-Hai capito? – mi chiede Zeref che accanto a me mi scruta sospettoso. Cercando di sembrare il più disinvolto possibile guardo l'edificio che per i prossimi mesi sarà la mia scuola, sempre ovviamente se non mi espellono prima.
–Hai capito Natsu? – ripete mio fratello maggiore sporgendosi verso di me con gli occhi socchiusi aspettando la mia risposta affermativa, non che possa dire di no alla sua domanda ma se sta seriamente cercando di incutermi paura sta fallendo miseramente.
A vederci la maggior parte delle persone non lo direbbe mai che siamo imparentati, figurarsi fratelli, e non solo per l'aspetto fisico.
Siamo veramente diversi in tutto e lo si capisce non appena uno dei due, o meglio entrambi, apriamo la bocca per dargli fiato.
Se dal canto suo Zeref è buio, cupo, solitario e silenzioso, io sono una granata con la sicura tolta: non sai mai quando sto per esplodere, ma sta pur certo che esplodo sicuro.
-Ho capito, mi faccio gli affari miei, e se per caso c'è n'è qualcuno in giro faccio finta che non esiste- rispondo sospirando riportando la concentrazione al discorso.
Lo so benissimo anche da solo che questa è la mia ultima possibilità, non mi serve un promemoria alto un metro e ottanta tutto vestito di nero che mi ripete in continuazione le cose, se mi buttano fuori anche da questa scuola io e Zeref saremo costretti a cambiare città, se non peggio a essere separati di nuovo, e l'idea non ci entusiasma per niente.
Cosa invece che non entusiasma per niente me è il fatto che se va male sarà tutta colpa mia.
Soddisfatto dalla mia risposta fa un passo indietro facendomi finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Riportando il mio sguardo all'istituto varco i cancelli in ferro battuto iniziando ad incamminarmi verso l'edificio, pregando mentalmente dio che non ci sia morto nessuno dentro.
Per tutto il tragitto dai cancelli alla scuola tutti gli occhi di tutti i presenti nel cortile non si staccano da me nemmeno per un secondo, dando a mio fratello invece, solo un'occhiata di sfuggita.
Sinceramente non so se mi stanno fissando perché sono nuovo e non mi hanno mai visto prima, perché ho i capelli rosa o perché invece indosso una sciarpa in cotone con tutto questo caldo afoso.
Anche se siamo agli inizi di settembre c'è un'afa che fa sembrare di essere ancora in pieno agosto facendo venir voglia di gelato, spiaggia, mare e di abbracciare il più vicino condizionatore per non morire liquefatto, non che a me il caldo dia fastidio, comunque.
Varcando la soglia di Fairy Tail High School mi ritrovo in un atrio molto spazioso e accogliente, anche se ormai è una scuola secolare, medito guardandomi attorno, l'edificio è tenuto alla perfezione e non riesco veramente a scorgere il minimo strato di polvere o sporco, figurarsi crepe sulle pareti.
Il che mi stupisce perché la reputazione di questo liceo è la peggiore in tutta Magnolia, non che io sia esattamente un santo, ma forse i professori e il preside avranno delle larghe vedute non facendomi espellere al primo casino che so già combinerò.
Incamminandomi verso la segreteria situata in fondo al corridoio vicino alle scale che portano ai due piani superiori, sento suonare la campanella che decreta l'inizio della lezione e di questo fatidico nuovo anno scolastico.
Fiumi di studenti, dalle matricole ai ragazzi degli ultimi anni, si riversano nell'edificio tutti apparentemente allegri e in vena di scherzi.
Ognuno ha il proprio gruppo e tutti sanno esattamente dove andare.

STAI LEGGENDO
Un increscioso incidente
Romance[CONCLUSA] Questo è in assoluto l'ultima occasione per Natsu, se verrà espulso anche questa volta saranno guai, dei guai veramente grossi, ma il problema è proprio questo per il ragazzo, lui e i guai sono letteralmente una cosa sola. Suo fratello l...