|| capitolo 7

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Mi sveglio un quarto d'ora prima del solito. È un giorno da segnare sul calendario. Io che mi alzo in anticipo, un miracolo. Mi alzo dal letto e vado in bagno a sciacquare la faccia e pettinare i capelli. Mi metto il mascara come sempre e mi dirigo in cucina. È passata una settimana dal ritorno di Matthew, suo padre e sua sorella li hanno raggiunti nel fine settimana. La piccola Alice era contentissima di vedermi, è cresciuta rispetto agli ultimi anni, ma ha lo stesso carattere di sempre. A differenza di suo fratello. Io e Matthew non abbiamo parlato molto in questa settima, lui ha cercato di evitarmi in ogni modo ed anche io ho fatto lo stesso, ma è stato abbastanza difficile per noi perché lui è la sua famiglia vengono spesso a cena da noi e noi andiamo da loro. Menomale che i nostri genitori non hanno fatto domande. Sarebbe
stato assillante. Non so perché lui mi sta evitando, ma lo scoprirò.

<< Giorno da segnarsi oggi>> mi richiama mia madre dai miei pensieri metre ridacchia.

<<Ehi!>> esclamo offesa. <<Anche io posso svegliarmi la mattina presto quando voglio>>. Già, nei miei sogni.

<<Ovvero mai tesoro>> ride mia madre mentre si versa il latte nella ciotola.

Mi porto la tazza del latte sulle labbra ma il latte è diventato freddo perciò la ripongo nel lavandino.

<<Tesoro>> mi chiama mia madre.

Mi giro verso di lei. <<Sì?>>

<<Come è stato il ritorno di Matthew?>> chiede guardandomi in faccia.

Oh shit. <<Una merd.... meraviglia>> mi correggo subito sennò avrebbe continuato a fare domande.

Mi squadra in faccia con un espressone strana. Sta per parlare ma la precedo.

<<Devo andare mamma>> taglio corto e le sorrido. Sospiro quando sono nell'altra stanza ma vado a sbattere il gomito con la maniglia della porta.

<<Ma porca putt....>> ma non faccio in tempo a finire la frase che mi suona il telefono.

<<Che c'è?>> rispondo acida senza sapere che ci fosse.

<<Katherine l'educazione>> sghignazza una voce che ricordavo a malapena.

<<Matt....Matthew>> esclamo sorpresa.

<<Sì, esatto, è il mio nome. Preparati perché tra 10 dieci minuti vengo a prenderti.>> dice in tono serio.

<<C'è già Cole. E poi non puoi darmi ordini>> sbuffo. Ma come si permette. Prima di partire non era così. A Londra gli hanno fatto il lavaggio del cervello oppure lo fa apposta a essere stronzo?

<<Ho già avvisato Cole>> non mi lascia neanche il tempo di ribattere che chiude la chiamata.

<<Ma che palle!>> fino a ieri mi evitava in ogni modo e adesso gli importa di me. Non me la racconta giusta.

Salgo in camera con il gomito dolorante e mi vesto velocemente.

<<Matthew!>> esclama mia madre dal piano di sotto.

Ecco, che abbia inizio l'incubo.

<<Sono venuto a prendere Kate>>.

<<Vedo che siete tornati amici>> dice mia madre contenta.

<<Sì, una cosa del genere>> dico mentre entro in cucina.

<<Ben allora andate pure.>> Saluto mia mamma e esco di casa con Matthew.

Tutte le volte che ti ho detto addioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora