//riproduci la canzone da adesso
Apro gli occhi delicatamente. Mi guardo attorno e non riconosco questa stanza. Non sono le pareti di camera mia. Presa dall'ansia mi alzo dal di scatto ma avverto un capogiro e quindi mi siedo. Mi accorgo che non indosso il mio pigiama o i vestiti di eri sera, ma una t-shirt nera il doppio della mia taglia normale e una tuta grigia da maschio. Mi guardo attorno e una foto attira la mia attenzione. Siamo io e Matthew il giorno del mio decimo compleanno. Sorridiamo come due stupidi. Ma questa foto è così bella perché ha un significato importante per noi. Riconosco le medaglie di football sulla mensola che ha vinto Matt. Cavolo, non entro in questa stanza da soli due anni e mi sembra di non averla mai vista. Appoggio la nostra foto al petto e chiudo gli occhi cercando di ricordare i ricordi più belli.
<<Anche a me manca la nostra vecchia amicizia>> dice una voce alle mie spalle.
Mi giro verso di lui e abbozzo un sorriso. Matt è appoggiato alla porta e indossa una camicia bianca con le maniche alzate e un paio di jeans scuri. Sta da Dio. Io ho sempre detto che Matt è bello. Ma non l'ho mai visto in quel senso.
<<È tua questa?>> chiedo divertita indicando la t-shirt che sto indossando.
<<Anche quella>> indica la tuta del pigiama.
<<Ovviamente visto che sono il doppio della mia taglia attuale>> ridacchio.
<<Non ti stanno male sai?>> dice squadrandomi dalla testa ai piedi mordendosi il labbro inferiore.
<<Come mai sono qui?>> chiedo ignorando il suo complimento se così si può definire.
<<Non ricordi proprio nulla eh? Alla fine abbiamo giocato a beer-pong e hai bevuto dei bicchieri di troppo>> cerca di trattenere le risate. <<Poi una ragazza per sbaglio ti ha rovesciato dell'alcool sul vestito, e tu per tutta risposta le hai strappato il bicchiere di mano e le hai rovesciato il bicchiere pieno di alcool addosso. Dovevi vedere la sua faccia da cane bastonato.>>
<<Ti prego dimmi che stai scherzando>> chiedo in tono quasi supplicante.
<<No sono serissimo>> ride.
Ma perché devo sempre trattare la gente male? <<Dovrei chiederle scusa>> rispondo ma lo dico per convincere me
stessa a farlo. Mi dispiace per quella ragazza, che non l'ha fatto neanche apposta ed è tornata a casa con i capelli sporchi di alcool.<<A proposito>> lo guardo seriamente. <<Sei stato tu a mettermi il pigiama?>> chiedo titubante.
<<Già. Tu non riuscivi neanche a stare in piedi.>> mi sorride.
Io arrossisco. Nessun ragazzo mi aveva visto più in intimo da quella sera. La sera in cui ha avuto inizio il mio trauma, i miei incubi. La sera che non dimenticherò mai.
<<Ti va di andare a fare colazione? Sto morendo di fame>> propone Matt capendo che qualcosa non va.
<<Emm.. si perché no>> rispondo. <<Ma aspetta devo venire così?>> chiedo indicando i vestiti che indosso.
<<Beh non stai così male>> mi deride.
<<Ma smettila>> rido.
<<Se vuoi allora mangiamo a casa e poi ti riporto a casa>> propone. <<I miei non ci sono quindi abbiamo casa tutta per noi>> sorride malizioso.
<<Per mangiare >> gli ricordo.
Dopo aver fatto colazione aiuto Matt a ripulire il tavolo e mettere i piatti nella lavastoviglie.
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Tutte le volte che ti ho detto addio
RomanceKatherine Parker, una ragazza sicura di sè, solare e divertente, come prenderebbe la notizia del ritorno del suo ex migliore amico dopo tre anni senza averlo visto o sentito a causa del suo trasferimento? Matthew è cambiato, e anche lei lo ha notat...