Come una guardia dalla sua torretta di controllo (o un aquila che sorvolava un campo alla ricerca di una preda), quel giorno durante la pausa pranzo Haru si piantò davanti alle finestre della sua classe, setacciando con lo sguardo il cortile scolastico decine e decine di volte, alla ricerca quasi disperata di quelli che, ormai l'aveva deciso, sarebbero diventati la sua fonte di ispirazione, che lo volessero o meno.
- Ma cosa sta cercando? -
Chiese Kurai, osservando perplesso la mora, sedutasi a cavalcioni proprio sul suo banco, così da poter guardare fuori senza affaticarsi stando troppo tempo in piedi.
- Non ne ho idea. Quando fa così è meglio non chiedere e fare finta di nulla. -
Replicò Akira.
Ma il suo consiglio era arrivato troppo tardi perchè subito Haru, sentita quella domanda, senza distogliere lo sguardo dal cortile si rivolse al corvino.- Le mie muse. -
Rispose sibillina, lasciando i due ancora più confusi di quanto già non fossero.
Ma prima che potessero chiedere altro, la porta della loro classe si spalancò di colpo, sbattendo violentemente contro la parete, mostrando sulla soglia un'albina dalla chioma tutta scompigliata e il viso leggermente arrossato per la corsa appena fatta.
- Li ho trovati. Sono due studenti di scambio con l'Alaska. -
~
- Bryan Hickel. -
Si presentò l'interdetto sedicenne, osservando la ragazza che aveva di fronte come se si trattasse di una bizzarra creatura da fantasy, magari un fantasma, o meglio, forse più uno di quei buffi folletti irlandesi vestiti tutti di verde che ti attendono alla fine dell'arcobaleno con una pentola piena d'oro.
In poche parole, la guardava come se avesse davanti qualcosa di strano e divertente. Ma forse più strano che altro.Bryan Hickel era il più alto dei due, anche se di poco, i suoi capelli erano di un biondo così chiaro da sembrare quasi bianco e gli occhi erano di un azzurro molto intenso, con sfumature grigiastre.
Come il ragazzo che gli stava accanto, anche lui indossava la divisa estiva, quella a maniche corte. E quella bella pelle pallida, esposta con noncuranza al freddo e alle intemperie mentre tutti gli altri lì a scuola erano infagottati da capo a piedi e costretti a camminare come pinguini per non sprecare il minimo calore, sembrava quasi deriderli, insieme ovviamente al lieve sorrisetto interdetto e divertito nel quale erano piegate le sue labbra.Chissà poi cosa ci fosse di tanto divertente in ciò che stava vedendo.
Insomma, non era una cosa assolutamente comune venire aggrediti nel bel mezzo della ricreazione da una giapponese assatanata, con gli occhi così spalancati e febbricitanti da dare l'impressione che si fosse appena fatta di qualcosa di molto, ma davvero molto, pesante? (Che unicornina levati proprio).
Ah, e non bisogna poi dimenticare ovviamente il fatto che, pur non conoscendoli, si fosse chiaramente fiondata lì nella loro classe appositamente per parlare con loro, puntandoli con il dito indice non appena aveva messo piede nell'aula, come intimando loro di non muovere un solo passo da lì, quasi considerasse suo diritto importunarli adesso era riuscita a individuarli.
Ecco, non è questa una cosa perfettamente normale?
Per Shiro e Haru sì, senza ombra di dubbio.
Per Bryan e il suo sorrisino divertito evidentemente no.- Io sono Walter Bedard. -
Si presentò poi il minore, un sedicenne dai mossi capelli di un acceso biondo limone e gli occhi castani.
Osservandolo più da vicino e notando così la la forma leggermente allungata dei suoi occhi e i particolari tratti del viso, Shiro si accorse con stupore di quanto, seppur solo in parte, sembrassero quasi tratti orientali, probabilmente aveva parenti asiatici.
Haru invece era chiaramente troppo presa dall'emozione di essere riuscita a trovarli per fare caso a dettagli del genere.

STAI LEGGENDO
801 sfumature di bum bum time
Casuale//ottava storia della mia "saga" 'Per Sempre Arcobaleni e Contenti'// Due nuovi studenti arrivati dritti dall'Alaska. Un seme basso e altezzoso. Un uke timido e rancoroso. Una strana ragazza dalla chioma rosa fluo che passa le giornate tra la sala g...