Harry's pov
Erano passate due settimane da quando Louis aveva avuto quel crollo sul palco. Alla fine, aveva semplicemente scritto un tweet di scuse, senza ovviamente spiegare cosa stesse accadendo. Ai concerti, che dovevamo continuare a fare nonostante tutto, continuava a far finta di sorridere, ma ormai era evidente a chiunque che non stesse bene.
Gli avevo promesso che l'avrei aiutato, ma, nonostante si aprisse spesso con me, era comunque difficile. Continuavo a dirgli ciò che per me era la verità, ma lui continuava a non credermi. Almeno, però, aveva capito che per me era davvero perfetto e che non lo dicevo solo perché mi faceva pena. Questa almeno la consideravo una piccola vittoria.
E poi, c'era il problema del peso. Quella era la cosa che mi preoccupava di più. Continuava a rifiutare cibo e continuava a dimagrire. Era ovvio che non potesse andare avanti così a lungo. Non sapevo proprio come convincerlo. Avevo anche provato a farlo mangiare in camera solo con me, magari si sentiva a disagio a farsi vedere anche dagli altri. Aveva inizialmente funzionato, ma poco dopo l'ho trovato in bagno con le dita in gola a vomitare. Avevo iniziato ad informarmi e a cercare di calcolare le calorie che ingeriva al giorno e spesso non arrivava neanche alle 500, contro le 2000 che avrebbe dovuto normalmente assimilare. In più, spesso vomitava. Sapevo che avrei dovuto fare qualcosa, fermarlo, ma ogni volta mi pietrificavo. Mi sentivo così inutile. A causa del suo evidente problema di peso, aveva sempre freddo, aveva un colorito decisamente malsano, era sempre stanco e aveva difficoltà a concentrarsi. Avevo poi notato che il suo cuscino era sempre pieno di capelli che perdeva. Feci una ricerca sul perché di questo e lessi che accadeva alle persone che soffrivano di anoressia. Quando lo lessi mi sentii seriamente male. Era ovvio che ne soffrisse, ma leggere il nome di una malattia collegata a lui mi fece seriamente male. Ci pensai per lunghi minuti, rifiutandomi inizialmente di accettare questa cosa, ma dovetti fare i conti con la realtà. Il mio Louis, che aveva sempre avuto il sorriso più facile al mondo, adesso era anoressico e depresso.
Louis' pov
Erano passate due settimane da quando avevo avuto quel crollo sul palco ed ero sempre più stanco e insofferente.
Ormai trovavo conforto solo in Harry, che era sempre un tesoro con me. Inizialmente pensavo che le cose che mi diceva non le pensasse neanche lui, ma da come mi guardava avevo capito che mi amava davvero più di ogni altra cosa e che mi trovava perfetto. Avrei tanto voluto pensare di me le cose che mi diceva lui, ma proprio non ce la facevo. Continuavo a sentirmi brutto, inutile, grasso.
La parte peggiore, poi, era dovermi esibire. Ero sempre stanco, non avevo alcuna voglia di stare su quel palco a fingere di stare bene, quando mi sentivo morire dentro ogni giorno sempre di più. Odiavo dover sentire la mia voce, che per me era orribile, per poi sentire quella degli altri. Era una vera e propria tortura.
Gli altri cercavano sempre di tirarmi su il morale in ogni modo, ma ormai neanche mi sforzavo più di fingere che funzionasse. Probabilmente ero diventato insopportabile. Niall, poi, non mi parlava più da prima di quel fatidico concerto e non riuscivo a spiegarmi il perché. Probabilmente era stanco di fingere di provare simpatia per me.
E poi, Harry mi stava ossessionando col discorso cibo. Sapevo che ciò che stavo facendo non andava bene e non era salutare, ma non riuscivo a smettere. Pensavo che solo andando avanti così mi sarei accettato. Un giorno, fui chiamato dal managment proprio per parlare di questo. In poche parole, se ne fregarono della causa e sostanzialmente mi ordinarono di prendere peso per far calmare le nostre fans che, a quanto pare, in quel periodo su Twitter si stavano dando alle speculazioni sul perché del mio presunto dimagrimento, che io non vedevo.
Ero disperato. Non volevo recuperare peso e, pur volendo, ormai la mia diventata un'ossessione che non sapevo come frenare. Finita la conversazione con il managment, fui raggiunto dagli altri, che, a giudicare dallo sguardo, avevano intuito il tema della conversazione.
"Allora? Com'è andata?" Mi chiese Liam, con tono gentile.
Quasi non mi accorsi di crollare a terra in lacrime. Un'altra volta. "Io... Ci sto provando a migliorare, lo giuro" singhiozzai, disperato.
"Lo sappiamo, amico, lo sappiamo" cercò di consolarmi Zayn, posando una mano sulla mia spalla e sedendosi vicino a me.
"Mi dispiace tanto" dissi fra le lacrime "so che vi faccio schifo per come sono diventato".
"Non è vero, Louis" rispose Niall, parlandomi per la prima volta dopo due settimane.
In quel momento, mi sentivo arrabbiato da morire con lui per avermi ignorato, soprattutto in un momento di bisogno.
"Oh, davvero? Ma se non mi parli da giorni!" Sbottai con rabbia e lui abbassò lo sguardo.
"Mi... Mi dispiace" rispose lui "so che è da egoista, ma... Mi faceva... Mi fa star male vederti così e avevo paura di piangere anche solo parlandoti normalmente. E' stupido, lo so, non ho giustificazioni per averti fatto sentire ignorato".
"Almeno te ne rendi conto che è stupido" risposi acidamente e mi alzai dirigendomi da Harry, che era rimasto in silenzio per tutto il tempo. "Andiamo in stanza?" Quasi lo supplicai e lui prima guardò gli altri per poi annuire ed accompagnarmi.
Mi stesi sul letto, ancora in lacrime, e lui si mese vicino a me per stringermi. Notai che era da un po' che lo faceva con meno forza.
"Tu non fai schifo a nessuno, Lou" mi disse, mentre mi accarezza lentamente la schiena per farmi calmare.
"A me sì, faccio schifo" ribattei io.
"E mai capirò perché" rispose lui, con tono sincero.
"Ho trattato terribilmente Niall, vero?" Chiesi, sospirando. Non era un motivo stupido, il suo. Era sempre molto emotivo e questo significava che era davvero preoccupato e dispiaciuto per me. E gli avevo urlato contro. Un po' come avevo fatto con Harry quando ero ubriaco.
"Un po'" rispose lui "adesso riposa un po', poi ti scuserai, okay?"
Io annuii e mi addormentai quasi subito. Da un po' ci mettevo sempre pochissimo ad addormentarmi, visto che ero sempre stanco. Non solo fisicamente, però.
Angolo autrice:Ciao, gente! Ho notato che le visite stanno aumentando, ma i voti e i commenti no. Mi farebbe davvero piacere che ne pensate, quindi vi invito a commentare.
Detto ciò, alla prossima!
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Nothing's fine
Fanfic"Ti... Ho mentito prima, dicendoti di stare bene. Beh, ora è ovvio".