cap20-yoongi

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3093, il genere umano è alla fine riuscito a distruggere la terra, è ormai da 127 anni che la casa dell'umanità è diventata la luna. Non fu permesso a tutti lasciare la terra, la precedenza venne data a chi contribuì alla costruzione della nuova e grande base, alle persone che fecero generose offerte di denaro, i secondi ad essere presi furono gli adolescenti, che avevano il compito di ripopolare la loro nuova casa, gli anziani furono quelli lasciati a morire insieme al loro vecchio pianeta. Disumano. Direte voi, ma in realtà è solo la legge della sopravvivenza, del più forte e ricco. La base che venne costruita doveva  contenere moltissime persone e dare loro la sensazione di trovarsi ancora sul loro pianeta, per questo vennero create delle zone verdi in cui qualcuno aveva il compito di coltivare quello che sarebbero stati i loro viveri. Stava andando tutto bene, fino a quando, qualche mese, una popolazione aliena era stata rintracciata dalla torre di ricezione, la quale aveva il compito di tenersi in contatto con le diverse astronavi che pattugliavano la zona. Era già successo che, appena occupata la luna, alcune forme di vita si fossero messe in contatto con loro, in modo pacifico, quasi a dargli il benvenuto in quel nuovo mondo, ma questa volta tutti sapevano che non era la stessa cosa: infatti quello che era stato intercettato dalla torre erano svariati messaggi di minacce e avvertimenti nei confronti degli umani. 

"T/n, il comandante ti richiede." vieni bruscamente risvegliata dai tuoi pensieri, il tuo superiore ti sta guardando e tu non fai altro se non stare seduta a fissarlo, la testa che esplode e gli occhi rossi, la lettera che ti informa della morte di tuo fratello ancora stretta tra le mani. Avevi lottato con tutte le tue forze, per non farlo entrare in battaglia contro quegli esseri di cui sapevate ancora troppo poco, ma nonostante la tua posizione importante nell'esercito, nessuno ne ha voluto sapere nulla e ora eccoti li, con solo il suo ricordo e qualche foto. "Puoi dire al comandante di andarsene a 'fanculo." sbotti acida, guardando male l'uomo che ricambia quello sguardo di fuoco. "La sua perdita non le da il permesso di rivolgersi così ad un suo superiore." ti riprende e questo non fa altro che incrementare maggiormente la tua rabbia e la voglia di prenderlo a pugni. "Che cosa vuole?" domandi, ripiegando la lettera. "Devi andare in missione, dopo la sconfitta della flotta 112, dobbiamo mandare altri soldati a battersi contro quei cosi." mi spiega e un'amara risata lascia le mie labbra, ma nonostante questo mi alzo in piedi annuendo. "Non ho intenzione di presentarmi davanti al colonnello, ma accetto la missione. A quale flotta sono stata assegnata?" domandi e noti il tenente fare un profondo respiro. "Flotta 309, con a capo il generale Min."

Se c'è una cosa che odi, più di questo posto schifoso è proprio il generale Min. Yoongi Min. Hai avuto una relazione con lui per quattro anni, circa un anno fa, prima che il suo lavoro diventasse più importante di qualsiasi cosa. Il solito cliché, no? Nonostante la vostra relazione sia terminata così bruscamente, da così tanto tempo, e ci sia ancora molto rancore da parte tua, la chimica che c'è tra voi due si può ancora percepire da miglia di distanza. Avete sempre avuto un gran feeling anche nel lavoro, forse per questo che il colonnello Kim vi ha tenuti come ultima spiaggia e vi ha messo a disposizione così tanti soldati, sa che di voi  due si può fidare. 

Stai camminando verso la tua nuova stanza, sulla navicella della flotta 309. Questo posto ti piace ancor meno, le pareti sembrano tutte uguali e le luci psichedeliche che le decorano sono fastidiose, ti danno il voltastomaco. Osservi il soffitto, completamente in vetro e guardi come quei bellissimi colori, come risaltino sullo sfondo nero dello spazio infinito. "T/n" sento richiamarmi, quella voce la riconoscerei da qualsiasi parte. Min Yoongi. "Salve generale" fai il saluto militare, mentre i vostri occhi si incontrano: i suoi occhi sono gelidi come l'ultima volta che gli hai incrociati. "Riposo soldato, non sono qui per parlare di lavoro." ti dice, con quella sua voce roca, bassa e tagliente. "Beh strano, l'ultima volta che abbiamo parlato, non hai fatto altro che dire quando fosse importante." sbotti, forse leggermente acida e scontrosa. I  vostri sguardi stanno lottando, si sfidano per chi tra voi due ha ancora il controllo, ma senti come i vostri corpi, e i vostri cuori, si chiamino ancora. Restate in silenzio per quasi cinque minuti, fino a quando il tuo polso viene avvolto da una sua mano, gelide e leggermente callose come l'ultima volte che le hai sentite sul tuo corpo; ti trascina fino a una porta scorrevole, che si apre, non appena vi parate davanti ad essa. Una volta entrati nella stanza lui blocca l'entrata, grazie ad una tessera. La camera è divorata dal buio, nessuna finestra dalla quale possa filtrare quella tenue luce dello spazio e neanche qualche luce a muro, l'unica fonte luminosa che viene poi fornita, è la piccola torcia che accende Yoongi. Passate nuovamente qualche tempo in silenzio, mentre la tensione in quella stanza aumenta, fino a diventare insostenibile: le vostre bocche si incontrano in un bacio bisognoso, come se da questo potessero dipendere le vostre vite. Presto ti trovi con le spalle al muro e i polsi tenuti in alto da una sua mano, mentre l'altra è impegnata a esplorare il tuo corpo, che per troppo aveva desiderato di essere nuovamente accarezzato da queste mani rudi. Poi è come se entrambi vi risvegliaste, ti scosti dal bacio, bagnato e sbrigativo, mentre lui si allontana leggermente dal tuo corpo. "N-Non possiamo Yoongi, lo sai meglio di me." gli dici, mentre provi a  recuperare quel fiato che il ragazzo ti ha portato via."Si, si hai ragione, scusami." non fiatate, state sommersi da quel silenzio imbarazzante, mentre nessuno dei due ha il coraggio di fiatare. "Non avrei dovuto farlo. -inizia a parlare.- Non avrei dovuto lasciarti per il mio lavoro, ci ho sempre pensato, mi sono sempre chiesto come saremmo se io non avessi preso quella decisione. -Lo osservi con gli occhi leggermente lucidi, che brillano sotto quella debole luce.- Magari a quest'ora saremo sposati, o magari ci staremo contendendo il posto di sergente, ma penso che saremo comunque insieme, e sarebbe quello l'importante." mantiene gli occhi bassi, non li alza dalla punta dei suoi stivali. "Yoongi.. -Cerchi di richiamare la sua attenzione e, quando questo succede, gli rivolgi un dolce sorriso.- ..io non ho mai smesso di farlo, non ho mai smesso di amarti." parli piano, cercando di fargli assorbire tutte le tue parole. "Parli sul serio?" domanda, osservandoti attentamente, mentre annuisco piano. "Si, parlo seriamente..." lo osservi mentre si passa una mano sul viso, leggi l'indecisione nei suoi occhi. "Quando torneremo lì, quando torneremo alla base, vorresti riprovare?" fa un piccolo sorriso, leggermente timido e gengivale, un riso che contagia anche te. "Certo Yoongi, ma ora che ne dici se pensiamo a questa battaglia?" lo guardi dolcemente, accarezzandogli una guancia, dopo esserti avvicinata a lui.

Manca qualche minuto all'inizio della battaglia, ti stai preparando nella piccola stanza che ti è stata data, mentre pensi a quante vite verranno sacrificate oggi. Ogni volta che qualche battagliano ha provato a combattere questa forza aliena, ne è uscito completamente distrutto. Indossi la tua tuta da capitano, pronta a dare gli ordini per concludere questa maledetta guerra. Percorri lentamente il corridoio, mantenendo lo stesso il tuo passo deciso e spedito, facendo dei profondi respiri, tentando di calmarti. Quando entri nella grande sala, trovi già tutti alle proprie postazioni, in ansia di porre fine a questo casino e tornare alle loro vite. "Colonnello T/c, il generale Min ha detto che oggi ha deciso di non partecipare in prima linea alla battaglia, interverrà solo in caso di necessità" ti dice un primo tenente e tu annuisci, visibilmente confusa. Lui ha sempre voluto avere il controllo, di qualsiasi cosa, perché adesso ha deciso di farsi da parte e lasciare i comandi a me? "La ringrazio tenente Choi. -Ti rivolgi al ragazzo, per poi osservare le persone che hai davanti.- Siete tutti pronti?" domandi, accendendo il grande schermo che ti ritrovi davanti. Quando i soldati che hai davanti annuiscono,  inizia la battaglia finale.

Sono passati due mesi da quando avete distrutto l'intera popolazione aliena, che vi aveva attaccati; durante la battaglia ti eri accorta che i loro caccia proteggevano un'astronave più grande, come i cavalieri la regina, quindi è stato proprio a quella nave che avete mirato, frantumandola in mille pezzi. Subito dopo quest'azione, tutti i velivoli spaziali si sono fermati, niente più spari, regnava solo quel silenzio assordante che caratterizza lo spazio. Siete rientrati alla base una settimana dopo la vostra vittoria e in questo tempo sei stata promossa a tenente generale. Per quanto riguarda Yoongi, invece, dopo che siete tornati alla base, ha passato ogni suo momento libero in tua compagnia, riuscendo a ricreare quel rapporto che avevate prima che il suo lavoro diventasse più importante di te. Ora siete nel grande soggiorno del suo appartamento, seduti sul comodo divano grigio, mentre osservate le stelle dalla grande finestra, ammirate quel panorama spaziale, che in molti non riescono più ad apprezzare; la tua testa è appoggiata sul suo petto, mentre ti accarezza dolcemente i capelli. "Stavo pensando ad una cosa..." lascia la frase in sospeso, facendoti alzare il capo verso il suo viso, in modo che i vostri occhi si incontrino. "A che cosa?" domandi confusa, si scosta lentamente dalla tua presa ferrea sulla tua vita, rendendoti ancora più stranita. Non ha mai girato intorno alle cose in questo modo. Pensi, osservandolo mentre si alza dal divano e ti fissa dall'alto. "Mi sono comportato da stronzo, ho messo la mia carriera al primo posto, dimenticandomi completamente delle cose importanti, come la famiglia. Non avevo il diritto di trattarti in quel modo, accusarti di essere una distrazione per il mio lavoro. Ho passato questo anno a pensare a come sarebbe stata, cosa saremmo se io non avessi fatto l'idiota in quel modo. Siamo stati insieme per quattro anni e, accidenti, sono stati gli anni migliori della mia vita: quindi, io mi chiedevo se tu potessi perdonarmi e magari, tornare sui nostri vecchi passi, alla nostra vecchia vita. -Sorridi alla sua dolcezza, ma quando fai per parlare ti interrompe, mettendosi in ginocchio, facendoti mancare il fiato.- Volevo domandarti un'ultima cosa, volevo farlo in privato, solo io, te e la galassia: vuoi concedermi l'onore di sposarti?" finisce il suo monologo con un dolce sorriso gengivale, che ti fa sciogliere ogni volta. Le lacrime ti bagnano il collo, il tuo cuore batte all'impazzata, mentre le tue mani tremano dall'emozione, il nodo che hai alla gola ti impedisce quasi di respirare, ma un leggero <<Si>> lascia finalmente le tue labbra, che entrano velocemente in contatto con quelle delicate di Yoongi. Ed è proprio in quel modo che sigillate la vostra promessa: con un tenero bacio, dato davanti a quella distesa infinita di stelle e meteore. 



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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 09, 2020 ⏰

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