cap5-Jin

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Porca vacca sono in ritardo per lezione!!

Arrivo nel cortile della scuola, faccio la rampa di scale ed entro iniziando a correre verso la mia aula.

"Signorina T/c ancora in ritardo??", mi dice il professore di latino.

"Mi scusi", dico io cercando di prendere fiato.

"Si sieda!", dice e l'unico posto rimasto è quello vicino al secchione della classe. Prendo svogliatamente posto e il prof inizia a parlare.

"Bene ragazzi ho i test della scorsa settimana. E vi devo fare i complimenti...ancora una volta siete la classe con la media di voti più bassa", dice inizando a consegnare i fogli. Accidenti se prendo un'altra insufficienza è la volta buona che i miei mi buttano fuori.

"Signorina T/c le devo fare i complimenti, dopo il signorino Kim, è quella con il voto più alto", dice e mi consegna. Per poco non svengo, ho preso 3,5. E questo sarebbe un voto alto!?!?! Sbircio il foglio del mio compagno di banco e noto con piacere che lui ha preso 8,5. Ma come fa?! La lezione continua e a me viene un'idea geniale. Al suono della campanella tutti gli studenti raccolgono la loro roba e si affrettano ad uscire dalla classe.

"Ehi emh...Seokjin...giusto?", chiedo al ragazzo che sta riposando il suo quaderno nella cartella.

"Oh...emh si", abbassa lo sguardo imbarazzato.

"Senti ho notato che tu hai preso il voto più alto della classe e mi chiedevo se mi potresti dare qualche ripetizione", domando in imbarazzo.

"Si...certo", dice diventando rosso e quella visione mi fa sorridere.

"Bene, allora oggi dopo scuola al bar qui difronte", gli do appuntamento uscendo dalla classe.

                          *Dopo scuola*

"Non ci credo che preferisci passare il pomeriggio sui libri con quello che uscire con noi!", mi dice la mia amica.

"Invece si, se prendo un'altra insufficienza e mi bocciano, i miei mi uccidono!", esclamo tragica.

"Va bene, facci sapere se poi il disagiato ha allungato le mani", dice maliziosa per andare dal resto del gruppo. Quando arrivo al bar noto che Jin è seduto ad un tavolo nell'angolo del locale, solo, con una tazza di thè davanti e intento a leggere un libro.

"Ehi Jin", dico arrivandogli davanti e facendoli fare un piccolo salto dalla sedia.

"Oh ciao T/n", dice lui imbarazzato.

"Allora iniziamo??", chiedo sedendomi vicino a lui.

"Certo", mi sorride dolce. Così passiamo il poriggio, tra risate, studio e thè.

"Grazie Jin per il bellissimo pomeriggio e per l'aiuto in latino", ringrazio il ragazzo quando arriviamo davanti alla porta di casa mia.

"Non c'è di che T/n, quando vuoi ci sono", mi sorride gli stampo un bacino sulla guancia per poi entrare in casa. Richiudo la porta alle spalle e mi ci appoggio contro sorridendo come un'ebete. Non vedo l'ora che sia domani per rivedere il ragazzo.

Quando arriva sera vado subito a letto addormentandomi subito.

"Allora come è stato il pomeriggio in compagnia del secchione??", mi chiede la mia amica e sento il nervoso salirmi alla testa.

"Non chiamarlo così, non è perché una persona è più intelligente di te deve essere etichettato come secchione e strano. Non è colpa sua se il tuo quoziente intellettivo è pari a quello di un sasso", le dico per poi andarmene.

"T/n non ti sarai mica innamorata?!", mi urla da dietro ma non mi giro. Però se avesse ragione quella testa da gallina? Se mi fossi innamorata di Jin? I miei pensieri vengono interrotti dalle urla di una folla davanti al cancello di scuola. Mi avvicino e con orrore vedo Jin sdraiato a terra con Jackson a cavalcioni che lo picchia ripetutamente sul viso.

"Jackson fermati! Basta!", inizio ad urlare e qualcuno finalmente decide di intervenire. Tae e Kookie prendono il ragazzo dalle e lo sollevano dal corpo dell'altro, corro verso Jin.

"Stai bene?", gli chiedo vedendo con dispiacere che si ritrova con il setto nasale rotto.

"Si...", dice in un sussurro.

"Jackson mi dici che cosa ti salta in mente!? Ma quali problemi hai?!", urlo spintonando il ragazzo.

"Cosa salta in mente a me?! Sei tu quella che ieri ha deciso di fare la puttanella con lo strano!", mi urla, ma decido di non perdere più tempo con lui e torno da Jin.

"Jin vieni andiamo in infermeria", dico prendendo la mano al ragazzo che nel frattempo si era alzato. Quando arriviamo l'infermiera ci chiede cosa sia successo e ci dice che si prenderanno provvedimenti nei confronti di Jackson.

"Mi dispiace", gli dico anche se non so il motivo per il quale mi stia scusando.

"E di cosa?? Non è colpa tua", mi dice il ragazzo.

"Posso chiedere il motivo per il quale vi stavate picchiando??", domando curiosa.

"Jackson pensava che io e te avessimo fatto tutt'altro che studiare ieri ed è arrivato lì iniziando ad urlare che io una come te non me la merito, sei troppo bella per un ragazzo brutto come il sottoscritto. E devo dire che ha perfettamente ragione", spiega abbassando il capo.

"Beh Jin sarà anche come dite voi, però mi dispiace dirti che tu a me piaci. E anche tanto. So che può sembrare strano perché alla fine non ci siamo mai parlati e ci siamo visti fuori da scuola solo ieri, ma in quelle ore che abbiamo passato insieme mi hai conquistata. Mi hanno conquistato le tue buone maniere, le tue guance che diventano rosse, e come balbetti quando sei in imbarazzo, mi piaciono i tuoi capelli che sembrano così morbidi, come gli occhiali ti contornano gli occhi e mi piacciono le tue labbra. Dio, le tue labbra sembrano così buone e tanto belle da baciare", finisco il discorso e non mi capacito del fatto che l'ho detto ad alta voce.

"Davvero ti piaccio??", mi chiede stupito alzando il viso.

"Non sai quanto Jin-oppa", dico.

"Posso baciarti?", domanda timido.

"Devi.", parlo per poi trascinarlo in un bacio timido ma fuocoso allo stesso tempo. Un bacio che ci rappresenta. Un bacio che in pochi possono dire di aver provato.

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