Pretty visitor

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<<Ho bisogno di stendermi, credo di aver mangiato troppo.>>

Millie si lancia sul divano e chiude gli occhi.

<<Non sdraiarti dopo mangiato, avrai difficoltà nella digestione, potresti sentirmi male!>> la avverto
preoccupata.

Finn scoppia a ridere.

<<Potresti sentirti male!>> mi scimmiotta e mi da una spallata, rischiando di farmi inciampare.

<<Beh scusami se ci tengo alla salute degli altri!>>

<<Ma quanti anni hai? 5? Sei una di quelle che ha paura di fare il bagno dopo aver mangiato perché deve aspettare come minimo 3 ore?>>

Ridacchio imbarazzata e gli rispondo: <<Io? Ma per favore! No assolutamente!>>

<<Andiamo a farci un bagno allora?>>

<<Adesso?>> alzo il tono della voce preoccupata.

Guarda te se devo sentirmi male per colpa di questo qui.

<<Si, adesso.>>

<<Fa troppo freddo non se ne parla affatto.>> incrocio le braccia sotto il seno e lo guardo.

Finn fa per controbattere ma Millie sbuffa indispettita.

<<Se dovete litigare almeno fatelo di la, io qui starei cercando di dormire se non vi è chiaro.>>

Io e il corvino ci scambiamo un ultimo sguardo e poi ognuno va in stanze diverse.

Decido di disegnare un po'; mi rilassa molto farlo, ed è anche divertente.

Faccio partire anche la musica, sento troppo silenzio, e la prima canzone che parte è "the beach" dei the neighbourhood.

Le sensazioni che mi trasmette sono indescrivibili, ma in generale tutte le canzoni di questo gruppo mi fanno sentire così. Comincio a cantare e dopo qualche canzone decido di controllare l'orario dal telefono: sono già le 16:46.

Qualcuno bussa alla mia porta.

<<Ev, c'è una ragazza che ti cerca sotto.>>

È Natalia!

<<Arrivo!>> avverto Noah e stacco la musica, sistemando anche tutti i colori che avevo usato pcoo prima.

Arrivò davanti alla porta e la ragazza si butta sopra a me.

<<Natty mi sei mancata tantissimo!!>> dico con un filo di voce,dovuto alla forte stretta.

<<Anche tu Ev!>> si stacca, osservando in giro.

<<Peeerò, Joe ha saputo scegliere qualcosa nella sua vita>> allunga la "e" del però e scoppio a ridere con lei.

Ci sediamo sul divano e cominciamo a parlare un po' di tutto.

Mi racconta che sta procedendo i suoi studi al college e che è molto soddisfatta di come stiano andando. È sempre stata una ragazza modello, non a caso i miei genitori la adoravano e la trattavano come loro figlia.

𝐬𝐞𝐱 𝐧𝐨𝐭 𝐬𝐞𝐱 // 𝐟𝐢𝐧𝐧 𝐰𝐨𝐥𝐟𝐡𝐚𝐫𝐝Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora