<<Finn!>> urlo stringendo il corpo del ragazzo.
Mi guarda per un paio di secondi e scoppia a ridere. Quando mi accorgo di essere attaccata a lui come una cozza mi allontano velocemente rimettendomi nella posizione di prima.
Stiamo guardando Annabelle e sono letteralmente terrorizzata, non dal film ma dai continui scherzi che il ragazzo al mio fianco non sembra smettere di fare.
<<La-la tua faccia!>> riprende a ridere e non posso fare a meno che unirmi a lui. Deve essere stata proprio una scena impagabile immagino.
<<Possiamo guardare in pace questo film per favore?>> dico spazientita ma con una punta di divertimento nella voce.
<<Certamente mia signora!>> esclama con fare principesco. Scuoto la testa e mi concentro sulle immagini che scorrono nello schermo infisso al muro.
<<Mi sono stufato, facciamo qualcosa di più divertente!>> spegne la televisione con il telecomando ma lascia ancora le luci spente.
<<E cosa vorresti fare sentiamo?>> domando guardandolo risedersi sul divano.
<<Avrei voglia di fare qualche giro sullo skateboard onestamente.>>
Lo guardo come per dire "ti sembro una che sa andare sullo skateboard? Tra poco neanche riesco a reggermi in piedi".
Capisce cosa voglio dire e mormora un "direi proprio di no."
<<Possiamo giocare a 20 domande!>> propone poi.
<<Va bene.>>
<<Comincio io! Mh, vediamo...Città
preferita?>><<Londra o Parigi>> rispondo senza neanche pensarci un attimo. <<La tua?>>
<<Barcellona. È una città meravigliosa anche se non me la cavo benissimo con il castigliano, anzi, faccio proprio schifo. Ci sei mai stata?>>
<<No purtroppo anche se adoro parlare lo spagnolo.>> Non che sia bravissima, ma mi diverte parecchio.
<<Wow, non me l'aspettavo.>>
<<Lo sé, me gusta dejar a la gente
sorprendida. >> ammicco.
<<Siguiente pregunta su!>><<Non ho idea di cosa tu abbia appena detto, ho solo capito gente sorpresa, ma so per certo che sentirti parlare in spagnolo mi farà cadere ai tuoi piedi prima del previsto.>>
Tiro fuori la lingua scherzosamente e proseguiamo il gioco con domande come il colore o il cibo preferito e anche con domande più personali che però cerchiamo di sviare entrambi.
<<Devo andare a prendere un bicchiere d'acqua, ne porto uno anche a te?>>
<<Si grazie e possibilmente non frizzante.>> preciso facendolo fermare.
<<Non ti piace l'acqua frizzante?>> mi chiede sconvolto.
Scuoto la testa in segno di negazione e lo fa anche lui, ma a differenza mia sembra rassegnato sbalordito.
<<È un modo per evitare il gonfiore allo stomaco o qualcosa simile? Se è per questo sappi che non ne hai bisogno.>>
<<Cosa? No assolutamente, non mi faccio problemi su quello dato che una delle mie bibite preferite è la Pepsi. Semplicemente non mi piace, tutto qui.>> rispondo ignorando palesemente l'ultima parte della sua frase.
<<Però ti piacciono le bibite gassate. Com'è possibile?>>
<<Perché non sono acqua forse?>>
<<Oh grazie, fin lì ci ero arrivato anche io.>> dice come se fosse una cosa ovvia mentre riempie i due bicchieri e non appena finisce viene verso di me porgendomene uno.
<<Per la principessa 'niente acqua frizzante'.>>
<<Non riesci proprio ad accettarlo eh? Allora sentiamo, perché l'acqua gassata sarebbe
migliore?>><<Beh, perché, cioè si dai, perché l'acqua frizzante è...frizzante?>>
<<Sono a tanto così - avvicino il pollice all'indice simulando una distanza - dal diventare la fan numero uno dell'acqua frizzante. E tutto per merito della tua risposta.>>
<<Ne sono lusingato. Comunque, mi è venuta un'idea, vieni con me.>> aspetta che mi alzi dal divano e comincia a farmi strada.
<<Prima lei.>> apre una porta e mi lascia lo spazio per passare.
<<Apprezzo la sua gentilezza, ma dove stiamo andando?>> dico aspettando che mi raggiunga. Cominciamo a scendere delle scale e arrivati alla fine rimango senza parole.
<<Che ci facciamo in piscina?>>
<<Mi è venuta voglia di fare una nuotata. Mio fratello faceva nuoto e per allenarsi veniva qui, la riteneva più comoda dato che è al chiuso.>>
Devo ricordarmi di ingrandire la vasca da bagno e farla diventare una piscina a questo punto.
Si spoglia rimanendo solo in boxer e, dopo aver poggiato i vestiti in un posto sicuro per evitare di ritrovarli zuppi, si butta in acqua.
<<Che fa, non vieni?>> mi chiede dopo essere riemerso. Mi siedo sul bordo, mettendo a mollo solo i piedi.
<<Non sono passate 3 ore dal pasto. E se dovessi sentirmi male?>> ammetto, mostrando il mio lato ansioso.
<<Oh non fare storie.>> mi prende le caviglie facendomi cadere dentro l'acqua.
<<Sappi che se mi sentirò male sarà colpa tua, prenditi le tue responsabilità.>> lo intimo puntandogli un dito contro non appena risalgo.
<<Vediamo se riesci a prendermi.>> comincia a nuotare e provo a seguirlo ma riuscendo a muovermi solo con lo stile rana ed avendo l'agilità di un bradipo non è una passeggiata.
Tocca il bordo della piscina e appena lo raggiungo anche io mi ci aggrappo, cercando di riacquistare fiato.
<<Ho vinto!>> esclama come un bambino, schizzando da tutte le parti. Quando si ferma ne approfitto per togliergli i capelli che si sono appicciati sulla sua fronte.
Con uno slancio esce dalla piscina, porgendomi la mano per fare la stessa cosa. La afferro ed esco anche io.
Comincio a strizzare per quanto sia possibile i miei vestiti ma mi arriva un asciugamano dritto nel viso e resto con le braccia tese in avanti per qualche secondo, per poi prenderlo e lanciare un'occhiataccia al ragazzo poco distante da me che se la sta ridendo sotto i baffi.
<<Voglio farti vedere una cosa, seguimi.>>
Pur non essendo tanto convinta annuisco e avvolgo attorno al mio corpo l'asciugamano, seguendolo.
Umh bene...hello everyone???
Dopo mesi, mesi, mesi e mesi sono tornata con un nuovo capitolo e spero di non metterci così tanto per pubblicarne un altro. Sono in un mezzo blocco dello scrittore e le idee per rendere questa storia un minimo decente scarseggiano ma non preoccupatevi, la continuerò fino alla fine anche a costo di metterci un po'; non mi piace lasciare le cose a metà quindi preparatevi.
So che mi odiate tantissimo per avervi lasciato senza continuo, e per questo motivo ho altri 2 capitoli pronti da fare uscire in questi giorni per farmi perdonare🥺.
Spero stiate tutt* bene, se avete bisogno potete scrivermi sempre don't worry!