Gote rosse

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"Dividiamoci e cerchiamolo" propose Rose, annuimmo anche se io poco convinta... anzi per niente convinta. Non mi andava di rivederlo dopo tutto quel silenzio, mi aveva ferita, non tanto perché  aveva una ragazza, ma per via del fatto che non mi avesse più rivolto parola... lo volevo accanto, anche solo come amico... in effetti forse avevo preteso un po' troppo ma dopo tutto quel tempo non mi sarei scusata... non aveva senso.

Mi addentrai nel piccolo boschetto situato sul retro della casa per cercarlo. -Andiamo Lisa non si può essere imbucato in un boschetto così buio- pensai è proprio quando feci per andarmene mi bloccai sentendo un colpo secco e poco dopo un gemito, di dolore supposi. Affrettai il passo, 'Fuori da quel posto?' vi starete chiedendo, ebbene no, mi addentrai ancora di più per capire chi fosse e se soprattutto stesse bene.
Iniziai a correre finché sentii i tonfi di prima ripetersi più volte, arrivai in un punto dove il suono si sentiva bene quasi quanto i lamenti di quel ragazzo, dalla voce avevo capito che era un uomo e che avevo ragione... erano lamenti di dolore.
Mi nascosi dietro lo spesso tronco di un albero e mi sporsi leggermente per vedere chi stesse facendo quei rumori, era Jungkook che prendeva a pugni un albero. -Allora è stupido..- pensai arrendendomi e cercando di allontanarmi senza fare rumore "Ecco ti sei fatto sanguinare le mani, sei proprio un masochista, poi stavolta non ho neanche le bende" disse una voce spiazzandomi, mi riavvicinai velocemente alla corteccia dell'albero -Tae?..- mi chiesi "È l'unico modo che ho per sfogarmi... e poi sto bene" disse il moro voltandosi verso il ragazzo che a quanto avevo capito era appoggiato al tronco del mio stesso albero ma dalla parte opposta, mi accucciai per stare più comoda. "Sfogati in qualunque altro modo, ne esistono tanti.."  "Ad esempio?" chiese il minore "Ad esempio...la caccia? Tirare calci ad un pallone? Non so" cercò alternative il maggiore "Tirare calci ad un pallone? Serio? A questo punto è meglio tirare pugni ad un albero, che differenza c'è?" chiese Kook quasi beffandosi dell'amico "Ma non so!" iniziò ad urlare Tae "Forse la differenza sta sui tagli che hai sulle nocche?" continuò "Shhh! Abbassa la voce!" lo intimò l'autolesionista. "Sai un sistema per sfogarsi qual'è? Parlarne con qualcuno, qualcuno che possa capirti, perchè evidentemente io non ne sono in grado Kook" disse Tae per poi alzarsi ed andarsene, fortunatamente senza girarsi. Spostai nuovamente la mia attenzione sul moro che per la rabbia aveva tirato un calcio allo stesso tronco di prima. Decisi di andarmene, o almeno così credevo, perché le mie gambe non sembrarono pensarla allo stesso modo dato che mi ritrovai a qualche metro da lui, fortunatamente era girato di spalle. -Ma sei scema Lisa ?!- mi maledii mentalmente per quel mio gesto involontario, ma ormai dovevo dire qualcosa, se me ne fossi andata se ne sarebbe accorto.
"Sai, questo è sabotaggio alla natura" dissi sussurrando, facendolo girare, nascose le mani dietro la schiena "Lisa ma..." iniziò un po' interdetto "Già, neanche io mi sarei mai aspettata che sarei stata io a rompere questo silenzio" lo interruppi "Le ho viste comunque" dissi avvicinandomi a lui e prendendogli dolcemente una mano per accarezzarla dolcemente non facendo caso al sangue secco. "Sto bene" disse voltandosi di lato -Dio, smettila di fare il duro- pensai un po' irritata "Ne vuoi parlare?" chiesi con voce flebile, "Hai ascoltato la conversazione?!" chiese lui con tono arrabbiato, strappando la sua mano dalla mia con fare poco delicato "Passavo di qui" dissi con tono pacato che fece contrasto con il suo piuttosto alterato invece. "Già come no" disse continuando a guardarmi con superficialità "La prossima volta fatti i fatti tuoi!" mi urlò in faccia. -Perché sei così calma?- mi domandai persino io -Ti ha urlato in faccia, la vecchia Lisa lo avrebbe preso per un orecchio e portato fino a casa in quel modo- continuai, invece ero stranamente calma, come se non riuscissero a scalfirmi le sue parole. Vedendo il mio silenzio fece per andarsene ma istintivamente lo bloccai, prendendogli nuovamente la mano, al mio tocco lui si irrigidì e si girò leggermente non capendo le mie intenzioni. Osservai ancora i suoi tagli e poi sempre tenendo la sua mano lo superai e mi misi a correre verso la villa lasciandolo interdetto.
"C'è un'entrata secondaria?" chiesi ricordandomi la situazione che avevamo lasciato in cucina. "Si c'è..." disse indicandola con la mano, entrammo dalla porta sul retro e sempre tenendoci per mano andammo al piano di sopra occhio a non fare casino, lo trascinai in bagno e chiusi la porta, per poi lasciargli la mano. "C-Che vuoi f-fare?" alla sua domanda mi avvicinai a lui molto lentamente fin quando non lo vidi accucciarsi con le mani sopra il capo ai miei piedi "Lisa ti prego non ti volevo urlare in faccia, è stato un riflesso ti prego non picchiarmi o peggio uccidermi" disse tutto molto velocemente... -Faccio così tanta paura?- mi chiesi mentalmente. Buttai la testa da un lato e chinandomi sulle ginocchia presi delicatamente una mano posata sulla testa mora del ragazzo "Non voglio ucciderti, solo medicarti le mani" dissi più gentilmente di quel che mi aspettassi. "M-Medicarmi..?" chiese, ridacchiai alla sua reazione sconvolta portandomi una ciocca rossa dietro l'orecchio "Si, anche tu lo hai fatto con me" dissi dolcemente prendendo il disinfettante "Cosa? Ti ho urlato in faccia... e non ti ho parlato per quasi due settimane, dovresti volermi uccidere.." disse ancora più sconvolto dalla mia calma "Mhh..." feci finta di pensarci "Forse dopo" dissi sorridendogli.

Gli disinfettai e fasciai le mani "Finito!" dissi soddisfatta del lavoro che avevo fatto "G-Grazie" "Allora idiota, perché prendevi a pugni un albero?" "Dov'è finita tutta la gentilezza di prima?" chiese ridacchiando "La cosa più importante era curarti prima, ora vorrei ucciderti, quale pazzo prenderebbe a pugni un albero?" chiesi seria "N-Non ne voglio parlare.."  sospirai, non che pensassi che me lo avrebbe detto, ma volevo solo riversarlo da qualche peso di troppo "Sfogarti ti farà bene" dissi solo "Non ho bisogno di sfogarmi..." disse abbassando il capo e a denti stretti "D'accordo, allora me ne vado e continueremo a non parlarci se questo ti farà 'stare bene', ma non ti sarai sfogato... e di conseguenza non starai bene" conclusi mettendo una mano sulla maniglia per poi aprire la porta, gesto che non feci dato che fui bloccata per un polso da Jungkook. "Aspetta.." disse a testa bassa... aveva paura ma di cosa? "Cosa c'è?" chiesi "Vieni con me .." disse solo per poi trascinarmi, come avevo fatto poco prima io, in una stanza con delle pareti blu, un armadio, una scrivania e un letto con delle lenzuola nere "Siediti" disse indicandolo, feci come ordinato per poi mettermi a guardare il ragazzo appoggiato alla parete difronte a me.
Rimasi molto sorpresa vedendo il ragazzo lasciarsi andare contro il muro, finendo accasciato a terra sempre con la testa rivolta verso il basso e emettendo qualche singhiozzo.... -Sta piangendo?- chiesi incredula, feci per alzarmi dal letto ma fui bloccata "No! Non ti avvicinare, non posso trascinare qualcun altro in questa storia" "Mi ci hai trascinato da quando ti sei lasciato curare, perciò dimmi che succede" dissi secca.
Lui mi guardò indeciso "Dirai che è un motivo stupido per piangere" "No, dirò che è un motivo stupido per prendere a pugni un albero" dissi provocandogli una, se pur leggera, risata.
"È p-per una r-ragazza.." disse alzando il viso "Wow..." risposi solo, non ero molto sorpresa "Ecco lo sapevo!" disse lui, allora mi avvicinai, e mi sedetti a gambe incrociate davanti a lui "Per la tua ragazza?" dissi dolcemente scostandogli le braccia con cui si stava nuovamente coprendo il viso "Si..." "Wow..." "Che c'è?" "Sei arrossito..."

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