Louis
Stavo tornando da scuola con i miei fratelli più piccoli:Liam, Zayn, Niall e il piccolo Harry. Io sono il più grande di tutti, anche se molte volte sembro il più piccolo, amo giocare con loro e dedicargli molte attenzioni; che potrebbero solo essere dei baci caldi e dolci sul collo o solo dei semplici grattini sui capelli, ci vuole molto poco per far spuntare un sorriso su quei dolci visini che amo tanto. A differenza di molti fratelli maggiori, io adoro stare con loro, anche per una semplice chiacchierata sulle ragazze, amo fare i pigiama party con loro, mangiare schifezze su schifezze quando la mamma esce di casa per fare il turno di notte all'ospedale dove lavora. Non siamo proprio come una famiglia normale...siamo cinque fratelli con pochissimi anni di differenza e con una madre che svolge tutti i ruoli possibili in famiglia: padre, zio, madre, nonna...voi vi chiederete che fine ha fatto nostro padre, be...nostro padre non è proprio una persona raccomandabile; è stato trovato molte volte con dell'erba nelle tasche, è stato coinvolto in un giro di furti vari, ma non è mai andato in carcere, "non abbiamo prove sufficienti" o "sono reati piccoli" o, questa è quella che mi fa sempre ridere "non è stato lui" non posso neanche credere di avere un padre così...così...così inutile, insensibile, coglione, stronzo e pure con la faccia tosta di uscirne sempre con un sorriso sul volto e sempre pronto a ricominciare e uscirne pulito per la milionesima volta, non so per certo come faccia, forse ha degli "amici" o roba simile, ma è tutto un enorme sbaglio che non crede di fare, prima o poi commetterà un errore, un errore le gli costerà la liberta o la vita in questo mondo e quando accadrà io sarò lì a ridere di gusto vedendo finalmente giustizia fatta per il mondo, per la gente e per noi...soprattutto per noi."Louis" a richiamare la mia attenzione è il mio fratellino dagli occhi azzurri che mi guarda con paura, paura che riesco ad intravedere a traverso il suo oceano che si si trova a posto degli occhi
"Che hai Ninni?" Chiedo iniziando a preoccuparmi, non si era mai rivolto con quel tono a nessuna cosa prima d'ora
"Guarda...Lou, che succede?" Mi indica il camion dei pompieri davanti casa nostra e la polizia affiancata ad essi, a quella domanda rimango zitto fermandomi sul marciapiede e guardando con la vista offuscata dalle lacrime che cercani di scendere, i miei fratelli si fermano con me e mi guardano anch'essi con le lacrime agli occhi, senza pensare oltre mi precipito correndo verso la macchina della polizia cercando di non pensare al peggio
"che succede?" Chiedo con tono insicuro, sto per crollare, lo sento; le gambe tremano, il fiato manca, la testa gira..mi sento svenire
"be...vede c'è stata una perdita di gas e una signora ha perso la vita, ma lei chi è?" Mi chiede il poliziotto accigliandosi con lo sguardo non capendo che cosa ci fa un ragazzino di appena diciotto anni davanti a lui con le lacrime che scorrono sul viso, con dei singhiozzi come amici stretti e con le pulsazioni così veloci da far paura
"Sono il figlio" Cerco di essere chiaro nel scandire le parole, anche se mi risulta alquanto complicato; non è affatto facile trattenere i singhiozzi e sicuramente la tentazione di scoppiare a piangere urlando e cadendo a terra non aiuta la situazione in cui mi trovo. Il poliziotto mi guarda con dispiacere, mentre mi porta da parte e mi spiega che la perdita di gas è causata da una serpentina del forno ormai consumata e avendo acceso il forno il tutto è andato a fuoco e così anche la persona a cui tengo più di tutto il mondo. Solo a pensarci le lacrime aumentano scorrendo velocemente sulle mie guance rosse e roventi
Vedo i ragazzi guardarmi con sguardo colmo di speranza, speranza nella sopravvivenza di nostra madre, ma quello che ora non sanno è che sarò io a distruggere la loro speranza
"Io.."cerco di continuare, ma i singhiozzi mangiano le parole e le lacrime tradiscono il pensiero di compiere quest'azione con più delicatezza possibile
"Non fare scherzi fratellone!" Mi rimprovera Zayn, il quale sta per rompersi come le palline di Natale nelle mani di Harry. Scuoto la testa scoppiando a piangere e con me tutti i miei fratellini, i quali mi stringono in un abbraccio cercando di calmarsi. Ad un tratto una voce femminile acuta e fastidiosa cattura l'attenzione di ognuno di noinziona un utente
"Chi è Louis Thomson?" Giro lo sguardo in direzione della signora dai capelli dorati sciogliendo l'abbraccio con Liam e avvicinandomi a lei con un mal di testa più unico che raro"Mi dica" cerco di smettere di piangere, cosa che mi riesce riducendomi solo a dei piccolibsinghiozzi
"Lei e i suoi fratelli siete minorenni, quindi verrete affidati a vostro padre, ma lei, quando compierà la maggior età potrà decidere di prendere in affido i suoi fratelli" annuisco semplicemente e mi giro verso i miei fratelli che sono seduti sul bordo del marciapiede strangendosi l'uno con l'altro, mi avvicino a loro portando Harry seduto sulle mie gambe coccolandolo un po', visto che è l'unico a piangere ancora come un pazzo, lui si appiccica a me come se fossi la sua ancora di salvezza
"Che ti ha detto la signora?" Mi chiede Zayn facendo portare gli sguardi di tutti su di me, mi mordo il labbro incapace di dare una spiegazione concreta
"Ha detto che essendo minorenni andremo da papà" cerco di essere il più veloce possibile, Niall inizia a singhiozzare pesantemente e avendo paura che potesse avere un suo attacco lo porto tra le mie braccia, di solito non lo faccio con lui, non che abbia dei preferiti, ma so per certo che è molto riservato in certe smancerie, quindi mi limito a farlo nei casi di bisogno. Chiudo leggermente le palpebre per sperare che tutto questo sia solo un incubo, ma non credo che un pizzicotto basti questa volta, sento delle braccia stringermi e capisco subito che Zayn e Liam si sono uniti, insieme ad Harry e Niall nelle mie braccia.
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una famiglia scatenata
Short StoryPrimo libro della sagra "ti voglio bene, Louis" gli occhi del maggiore si illuminarono e con un dolce e cauto abbraccio, regalò alla sorella un sorriso timido