finalmente liberi

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Louis
Sono nelle mie coperte rotolandomi cercando di chiudere gli occhi per la milionesima volta, non riesco a dormire, il mio stomaco si piega in due, ho un nodo alla gola e un mal di testa infernale, non riesco a respirare e le lacrime scendono sul mio viso. Ho paura, paura di fallire per l'ennesima volta e vedere la sofferenza sui volti dei miei fratelli, le mie gioie, le cause dei miei sorrisi...la ragione per cui non me ne sono andato da questo schifo che è la nostra vita. Ad un tratto sento un peso su di me che mi scuote e salta sul materasso

"sveglia fratellone, se non vuoi che Niall si mangi tutta la tua torta di compleanno" mi ero scordato di dirvi che ho deciso di prendere in custodia i miei fratellini. Mi ascugo le lacrime e faccio uno dei miei più grandi, mi giro a pancia in su con il mio ricciolino preferito, gli lascio un bacio a schiocco sulle labbra e lui ride

"Ma che bel risveglio" dico guardando con euforia i miei fratellini che sono seduti sul mio letto sdraiati ai miei fianchi o in mezzo alle gambe, lascio un bacio sulle labbra a tutti tranne Niall, so per certo che non gli piacciono certe cose...ma vedendo che non arrivo nella sua direzione si sporge verso di me mettendo le labbra a paperella, mi avvicino a lui e gli lascio uno dei baci a stampo più calorosi che abbia mai dato, lui sorride e si accocola sul mio fianco destro dove mi stringe possessivamente e portando il suo volto nascosto nella mia ascella

"Ma la torta ve la siete mangiata o c'è un pezzetto anche per me?" Chiedo giocando con i capelli cioccolato del mio Lilli, amo i suoi capelli, sono lisci e morbidi, mi piace giocarci, anche se lui non gradisce molto il mio gesto

"Dipende.." mi dice Zayn

"Dipende da cosa cioccolatino?" Lo prendo in giro lasciandogli un bacio sulla nasino

"Dipende se te la diamo" mi fa un piccolo sorriso trafottente che mi fa ghignare

"Ti ricordo che sei nel mio letto, nelle mie braccia e in mezzo alle mie gambe" lo minaccio

"Dovrei avere paura?" Dice alzando un sopracciglio, sul mio volto si forma un ghigno e guardo tutti negli occhi, non aspetto neanche una replica che inizio a fare il solletico a ognuno di loro

"Pietà!" Urla Zayn in preda alle lacrime mentre si dimena

"Allora, c'è un po' di torta per me?" Chiedo non smettendo di farli ridere come mai

"È in camera mia!" Urla Harry ormai sfinito e dolorante per il fegato, smetto subito la mia piccola tortura e loro si sdraiato stanchi su di me facendomi ridacchiare. Amo i miei fratellini.

Dopo due ore ci siamo siamo preparati per bene e siamo usciti di casa. Avendo fatto questa denuncia nostro padre è stato allontanato e ci hanno dato una casa alquanto piccolina, in caso vincemmo noi il comune ci darà una casa più grande che, in teoria pagherei dopo due anni, saliamo in macchina e partiamo verso il tribunale dove ci aspetta il giudice, l'avvocato e l'assistente sociale. A fermare i miei pensieri è il mio biondino preferito

"Louis ho paura, ho paura di papà, ci farà male ancora?" A quelle parole accosto la macchina, mi giro verso di lui e lo guardo nei suoi occhioni

"Non devi avere paura, non vi toccherà mai più. Ve lo prometto" dico guardando negli occhi ognuno di loro, ma il diretto interessato sa per certo che non era anche per loro. Ad un tratto sento delle braccia stringermi forte, ci metto tanto a capire che è Niall, non è mai stato molto appicicato a me, ma credo proprio che stia cambiando in meglio

Niall
Dire che la sensazione che ho provato nell'abracciarlo senza pensarci è stata unica sarei scontato, ma è così, mi è piaciuto molto sentire quel calore sulla mia pelle, udire il suo battito cardiaco e sentire il suo fiato sul mio collo. Mi sono sentito felice, vedere il lato positivo di questa merda in cui mi trovo....

Una volta arrivati in tribunale una signorina dai capelli cioccolato con dei filamenti d'oro mossi e legati in una coda alta, vestita con un completo rosso acceso consistente in una gonna a tubino che le arriva sotto le ginocchia, una giacca restò, delle calze nere e delle scarpe con il tacco di pochi centimetri del medesimo colore, ha affianco una ragazzina che non avrà più di Harry con i capelli rossi mossi, com gli occhi azzurri e delle lentiggini sia in volto che in viso, con un corpo snello ancora da crescere, le labbra rosse rubino socchiuse leggermente, è vestita con dei jeans neri stritti, una maglia bianca con la scritta Lavis  in rosso, con una camicia rossa a quadri aperta e gli anfibi neri, i capelli ricadono dolcemente sulle spalle e dietro le orecchie facendo intravedere gli orecchini argento a stella con cui scritto Mia. A far riprendere la mia attenzione è Jessie, una ragazza molto gentile e dolce che tratta il nostro caso con estrema cura ( l'assistente sociale)

"Niall Thomson venga a testimoniare" il battiti del mio cuore cessano e le gambe diventano gomma. Non c'è la faccio devo dire tutto mi sento male non riesco a respirare... Mia accomodo sulla sedia e giuro davanti a tutti..mi sto letteralmente cagando sotto

"dica come si sente con suo padre e con suo fratello?" Il mio respiro si blocca e le parole non vogliono uscire dalla mia gola

"Io..io.." scoppio a piangere sotto lo sguardo di tutti i presenti in quell'aula, Louis mi guarda mordendosi il labbro e cercando di non scoppiare a piangere anche lui

"Io..io penso che tutto questo sia inutile" un vociare nell'aula si diffonde insieme a sguardi confusi

"Che cosa intende Thomson?" Mi chiede l'avvocato di papà, il quale stava ridendo fi gusto nel vedere suo figlio impacciato

"È inutile pensare di farcela in questo mondo, si sa per certo che verremo affidati a nostro padre, il quale, per vendicarsi ci picchierà a sangue, se ci va bene..." cerco di continuare ma vengo interrotto

"Che ne sa che verrete affidati al signor Thomson?" Mi chiede come fosse niente, gli sguardi dei miei fratelli erano perplessi mentre sul mio viso nasceva un ghigno

"Ma pensa veramente che avremmo qualche possibilità di vincere? Lei che dice?"Mi giro verso il giudice che mi guardava stupito"andiamo! Il più grande di noi ha diciotto anni e sicuramente nessuno voterà a suo favore, giusto o mi sbaglio!?" Mi giro verso il consiglio comunale che mi guarda a bocca aperta, sul mio volto si formano delle lacrime, lacrime amare, mi alzo da dove sono seduto e guardo il giudice con consapevolezza"be..se lei crede che farci vivere con un ubriacone, cocainomane, manesco e pervertito, si, pervertito, mancava pico che mi togliesse la verginità per una semplice litigata a scuola" lo indico con le lacrime e i singhiozzi persi nelle parole" se pensa che vivere con lui sia la scelta migliore, lo faccia, sono stanco di pensare a una vita migliore" non so precisamente che cosa mi è successo e che cosa ho nella testa per sfogarmi in quel modo davanti a tutti

Louis
Inutile dire che durante il discorso del mio fratellino ho pianto dall'inizio, non sapevo che lui stava per fare quello..e giuro che mi sto sentendo male solo a pensarlo, mi alzo dalla sedia e corro da lui stringendolo forte e con me a ruota gli altri

"Ho visto abbastanza; Niall Thomson, Zayn Thomson, Liam Thomson e Harry Thomson sono affidati a Louis Thomson" stringo ancora di più a me i miei fratellini che sorridono felici

Niall
Vedo papà essere ammanettato da delle guardie e portato via con l'accusa di abbuso di minore, tutto va per il verso giusto, anche se sono curioso di sapere chi è quella ragazzina dai capelli rossi. La donna di prima si avvicina a noi con la carotina dietro di lei, subito Louis le sorride e la donna ricambia, si avvicina ancora a noi per poi fermarsi davanti a Louis

"Lei è Louis William Thomson?" Gli chiede la bruna e Lou annuisce solamente

"Come è ben scritto nelle carte per l'adozione, paragrafo 27, lei prende custodia di tutti i suoi fratelli a nome Thomson"

"Si, ma che centra?" Chiede Louis, non ci sto capendo neanche io

"Adesso lei deve prendersi cura anche di sua sorella" a quelle parole divento bianco come un lenzuolo

"Noi non abbiamo una sorella!"

una famiglia scatenata Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora