Zayn
Sono appena uscito da scuola con un insufficienza in matematica, speriamo che Louis non si incazzi come suo solito. Mi fermo all'angolo con i miei amici e aspetto l'autobus per tornare a casa, ma quello che mi ritrovo davanti gli occhi mi fa stringere i denti dalla rabbia, giuro che lo uccido quel bastardo. Quel figlio di puttana di Hans Zimmer sta picchiando e prendendo in giro un ragazzino che avrà si e no 14 anni, quando il cappuccio gli ricade sul collo per un pugno sullo zigomo mi rendo conto che si tratta del fratellino di Marcus, un mio amico, è così piccolo e gracile, non so neanche perché sono così arrabbiato, non è la prima volta che Zimmer fa il bulletto, ma è come se lì ci vedessi i miei fratellini...non sopporterei mai di vedere Niall, Harry, Liam o Mia in quella situazione. Senza perdere altro tempo mi metto davanti al ragazzino che mi guarda terrorizzato, come se avesse paura che gli procurassi altro dolore"Levati Thomson!" Mi ringhia il moro davanti a me per speventarmi, ma mi fa solo pena
"Perché non te ne vai tu!" Rilancio il ringhio con amarezza in gola e assottigliando gli occhi in uno sguardo provocatorio, lui grigna i denti e io mi giro verso James, mi pare che si chiami così. Sta piangendo mentre si tiene lo stomaco, ne ha prese un po', ma mai quante ne ha prese suo fratello, lo prendo in braccio girandomi dal lato opposto di quel coglione, il biondino che ho nelle braccia non smette di piangere e di sussurrare che vuole Marcus, digito il numero del fratello sul telefono e appena risponde gli racconto tutto, dopo pochi minuti vedo la sua auto fermarsi frettolosamente sull'asfalto e un Marcus uscire da essa con il fiatone e prendendo dalle braccia Hans, il quale ero riuscito a far calmare leggermente. Marcus è più grande di me di tre anni, era il mio "esempio" quando ero una matricola. Dopo qualche minuto il piccolo si calma e vedo il mio amico girarsi verso di me per chiedermi qualcosa, ma non riesco ad ascoltare le sue parole che due braccia mi scaraventano contro il cancello in ferro della scuola facendomi squittire dal dolore
"Pensavi veramente che non avrei finito la mia opera d'arte?" Mi dice con un ghigno sul volto e aumentano la presa ferrea sulla mia maglietta
"Sai dove te la devi mettere l'opera d'arte?!" Il mio ringhio è deciso e il suo sguardo si indurisce facendo espandere il suo sorrisetto
"Oh, questo non dovevi dirlo!" E con questa frase mi tira un calcio all'Olanda facendomi accasciare sul cemento caldo, lo sento ridere, ma dura per poco visto che lo faccio cadere spostandogli i piedi facendolo inciampare, mi butto su di lui e inizia una vera e propria rissa con i fiocchi. Ad un tratto delle braccia ci accostano e una di queste è del preside, ma me ne frego e lo guardo con un sorriso; io ho un labbro rosso, dei graffi e uno zigomo sanguinante, ma lui è messo peggio, ha un occhio nero, dei lividi sul volto e del sangue che gli esce dalla bocca. A far togliere il mio sorrisetto è il preside che ci tiene per la maglia e ci poeta in presidenza
"ma cosa vi è saltato in mente a tutti e due ma no lo sapete che la violenza non risolve niente, che procura solo guai..."dice il preside per ben due ore, due ore di tortura e di una ramanzina che non finisce più.
"Stanno arrivando i vostri familiari " ci avverte, forse pensa di farmi paura ma non ci è riuscito, Louis non mi può fare niente.
~❤~
"andiamo!" mi dice Louis con tono fermo e con sguardo crudo, non lo avevo mai visto così
Arrivati a casa poso lo zaino nell'atrio e mi dirigo in bagno per disinfettarmi le ferite che mi fanno male solo a sfiorarle, faccio un respiro profondo chinando la schiena sul lavandino e lasciando cadere una lacrima sul mio viso, esco dal bagno e entro in camera per riposarmi, ma appena faccio cadere lo sguardo sul mio letto mi accorgo che c'è Louis che mi guarda con uno sguardo tra il deluso e l'arrabbiato
"sono molto delu-" non lo faccio finire che lo blocco con fare scocciato per non cercare di scoppiare a piangere
"senti, la ramanzina lo già presa, quindi non ti ci mettere anche tu, okay?" Dico cercando di uscire, ma la voce squillante di mio fratello maggiore mi blocca
"Zayn! Non ti azzardare a lasciare questa camera" sento le lacrime minacciare di scendere e il mio cuore tradirmi accelerando con le palpitazioni, ma non posso sembrare debole...non ora...non davanti a lui
"Perché? se no che fai? mi vieti di darti un abbraccio?" Nascondo i sighiozzi con difficoltà e metto la mia maschera
"ora basta, sei in castigo per un mese!" Il mio sguardo penetra nel suo con rabbia, che cosa dovevo fare? Farmi picchiare?
"Cosa ma non puoi!" Ribbatto io cercando di fargli cambiare idea, ma nonostante il mio tono è duro, io vorrei solo piangere e stringerlo forte, ma non posso...non devo
"Oh, si che posso!" Mi ringhia e sento i miei occhi inumidirsi
Ora basta, non c'è la faccio più! Gli do una spallata per passare, usco dalla stanza, scendo le scale e cerco di aprire la porta, ma vengo fermato da una presa salda sul mio polsk
"dove pensi di andare?!" Il suo tono è ancora alterato, ma si sente la preoccupazione
"Via, dimmi ti sei chiesto il perché della rissa?" Ho le lacrime che ricadono dolcemente sul mio viso
"Be io..." lo fermo subito ascugando le lacrime dal viso con la felpa
"quando lo capisci dimmelo" e con questa frase esco di casa senza una meta e con consapevolezza di aver fatto una cazzata enorme
~❤~
Sono passate due settimane e i ragazzi mi mancano terribilmente...non riesco ad elebarore una singola parola se non ho Niall che ride in sottofondo. Ho deciso, io ritorno. Sono davanti alla porta di casa con il cuore che batte a mille e con paura di aver deluso tutti come mio solito. Suono il campanello e mi ritrovo un Louis con gli occhi gonfi e due occhiaie da fare paura, appena mi vede mi abbraccia fortissimo baciandomi per paura che non sia veramente lì
" senti mi dispiace non dovevo arrabbiar-"non finisco la frase che incomincia a parlare lui
"no, è colpa mia, io ci ho pensato molto in questi ultimi giorni e mi dispiace di non avertelo chiesto sono orgoglioso di quello che ai fatto" mi stringe forte lasciandomi un bacio sulla testa
Lo sto per abbracciare, ms mi prende per il busto, mi fa girare e mi da una sculacciata fortissima che mi fa scendere delle lacrime
"se riprovi soltanto a scappare un' altra volta di casa ti ritroverai il culo rosso come un peperone, intesi!" mi minaccia con rossore in viso mentre mi strofino la mano sul punto colpito
"si" rispondo tringendolo a me e lui ricambia con lo stesso gesto e con un bacio tutto labbra
"Zayn!"mi sento chiamare, mi giro verso la voce che mi ha chiamato con tono sorpreso. Quanto mi è la voce della mia fragolina. Dopo di lei entrano in casa tutti i miei fratellini che non attendono un secondo in più per abbracciarmi e baciarmi ogni singola perate del mio viso, tutti tranne Liam, il quale mi ignora salendo le scale
"Liam!?" Lo richiamo con curiosità
" che cosa vuoi?! Se mi vuoi fissare prendi una foto strinzo"
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una famiglia scatenata
Short StoryPrimo libro della sagra "ti voglio bene, Louis" gli occhi del maggiore si illuminarono e con un dolce e cauto abbraccio, regalò alla sorella un sorriso timido