Mia
Sono davanti al mio armadio cercando di vestirmi il più velocemente e di mettere la divisa nello zaino senza farla notare. Voi vi chiederete perché non voglia farla notare? Diciamo che Louis non ama molto il calcio, diamo che non puoi neanche pronunciare la singola parola, il perché? Non lo so. Mi lego i capelli in una coda alta e scendo le scale per poi avvicinarmi alla porta."ragazzi, io esco! " dico davanti alla porta, sto per uscire, ma Louis mi blocca il polso
"che c'è?"Chiedo un po' scocciata e portando le mani sui fianchi facendo combaciare i nostri occhi
"Sono scontato se ti chiedo dove vai?! Hai solo 12 anni!"il suo tono è calmo, ma so per certo che è leggermente alterato
"Ecco...emh...vado da Matteo, esattamente, da Matteo" faccio un respiro profondo maledicendomi per aver detto così malamente la bugia.Mi scruta dall'alto verso il basso con un sopracciglio alzato
"Ti accompagno io" sa per certo che sto mentendo e adesso mi sono sepolta la tomba da sola
Cerco di parlare per trovare una scusa decente, ma a mia grande fortuna arriva Harry che mi porta nelle sue braccia con un abbraccio da dietro la schiena e bacinadomi la testa con dolcezza
"Non ti scomodare Lou, devo andare da Marcus e posso accompagnare io Mia, tanto sono pochi metri di differenza tra casa di Marcus a quella di Matteo" fa un sorriso tutto fossette e gli occhi da cerbiatto, Louis lo guarda per qualche secondo indifferente, ma so per certo che non riesce a resistere a Harry, così per sicurezza mi unico a mio fratello facendo un sorriso con la mia fossetta e colmo di lacrime i miei occhi, che da blu scuro diventano di un grigio leggero e tiro su con il naso
"Se non v-vuoi io resto a casa" faccio finta di avere la lacrime agli occhi, neanche due secondi che mi ritrovo con Louis inginocchiato alla mia altezza mentre passa le dita sui mie occhi
"No, amore, certo che puoi andare! Harry mettiti le scarpe e portala a casa di Matteo" mi prende in braccio stringendomi con forza e coccolandomi con vari baci sul volto. Harry si mette le scarpe e usciamo di casa
"ringrazia che ci sono io, non sai dire neanche una bugia , sei proprio sorella di Liam"dice ridendo e lasciando un bacio sulla mia guancia mentre camminiamo
"senti genio, ti ricordo che ora mi devi accompagnare" gli faccio la linguaccia strizzando gli occhi con un sorriso
"Ah,giusto. Ma che ci trovi per il calcio,non si usano le mani e poi ci sono delle regole senza senso, si picchiano e basta" mette le mani nelle tasche dei pantaloni della tuta e soffia sul ciuffo di capelli ricci che gli ricade dolcemente sul viso
"Disse quello che si vede il Football" lo prendo in giro lasciandogli un pugnetto leggero sul braccio, lui mi prende per il polso circondando il mio corpo con le sue braccia
"Sei unica sorellina" mi lascia un bacio sulle labbra sorridendo.
~❤~
Arrivati in palestra saluto Harry con un bacio sulla guancia e mi avvio verso la panchina vestendomi con la divisa nel mio zaino. Vedo che il mio fratellone si gira per andarsene, ma corro da lui fermandolo per il braccio
"carotina dimmi" si gira verso di me con un sorriso dolce e io divento rossa per l'imbarazzo e abbasso la testa
"Mi chiedevo...ecco...se" mi fermo per il troppo imbarazzo, mi guardo i piedi e mi stuzzico il labbro provocando un piacevole dolore, sento due dita sotto il mio mento che mi fanno alzare la testa
"Amore, lo sai che mi puoi dire tutto" accenna un sorriso lasciando un bacio sulla mia fronte
"Ecco...mi chiedevo se ti andasse di vedere la mia partita oggi, ma se sei occ-" mi ferma con un bacio sulle labbra
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una famiglia scatenata
Short StoryPrimo libro della sagra "ti voglio bene, Louis" gli occhi del maggiore si illuminarono e con un dolce e cauto abbraccio, regalò alla sorella un sorriso timido