Liam
Lo so per certo che ci è rimasto male per le mie parole...e sa per certo che non dico parole per ogni occasione, ma non posso offuscare quello che è successo, quello che ho passato per due settimane. Può anche essere triste per la distanza o per il casino che ha fatto, ma io non posso smettere di provare rabbia...forse non è rabbia...non so per certo che cosa sia, so solo che provo una sensazione spiacevole nei suoi confronti, che ogni volta che provavo a chiamarlo piangevo, che mi mancavano le sue battutine su Louis, che mi mancavano le notti passate nel suo letto a stringersi forte per paura del temporale...mi manca...forse la parola giusta è dolore, dolore di perdere qualcuno caro a te...ma non posso di certo perdonarlo come fosse niente, no, deve capire quello che ho provato io, deve assaggiare le sue lacrime con amarazza, deve...deve...deve provare quello che provo io.Zayn
"Ma che cosa è successo?" Sposto lo sguardo su Louis cercando una risposta che disinfetti la ferita che ha preato quella frase nel mio cuore e che ha fatto iniziare a far inumidire i miei occhi cioccolato"Non lo so" il suo sguardo è ancora sulle scale cercando si elaborare il dolore che si sentiva nelle sue parole
"Ma davvero non ci arrivi?" A farmi distogliere lo sguardo dal mio fratellone è Mia che mi guarda con occhi lucidi e dice la frase con tono fragile e sottile. Ma che succede?"pensavi veramente che nessuno avrebbe sofferto per la tua mancanza? Che nessuno si sarebbe dato la colpa per la tua azione? Pensavi veramente che nessuno avrebbe pianto?" Il tono che usa è calmo con un velo di tristezza, il tono che non riesce a scastrarmi dai suoi occhi lucidi. Non riesco a reggere la conversione...so per certo che tra due secondi scoppierò a piangere e non voglio che qualcuno mi veda in queste condizioni, non penso oltre che sposto lo sguardo su Louis, il quale abbassa la testa e una lacrima gli riga il viso con amarezza.
~❤~
Erano passati 5 giorni e Liam ancora non mi parla, ho provato a parlargli ma non mi guarda neanche in faccia. Sto provando tutto quello che ha subito lui e i miei fratellini, non pensavo che avrei fatto piangere...non sono mai stato un fratello modello ed era da un po' che mi chiedevo "se me ne andassi, chi mi rimpiangerebbe?" Sento la porta cigolare e far vista di Liam con il cellulare sul muso e con il ciuffo di capelli nocciola che gli ricade con dolcezza su gli occhi, subito porto la schiena in modo eretto e lo guardo con un gli occhi lucidi, lui sposta la visuale su di me con indifferenza
"Smettila!" Mi ringhia contro con rabbia, i suoi occhi sono di un marrone scuro, quasi nero
"Di far cosa?" Chiedo non togliendo lo sguardo dal mio Lilli, anche se non sembrava lui...è più spento e stronzo, qui i ruoli si stanno girando; io sto diventando fragile e chiuso, facile da sottomettere, lui sta diventando freddo e stronzo...
"Di fissarmi, mi dai sui nervi!" E con questa frase si siede sul letto straiandosi e ricominciando a scrivere su Whatsapp, sul suo volto compare un ghigno che mi fa rabbrividire, si alza e si avvicina alla porta della camera non staccando lo sguardo dallo schermo scheggiato
"E adesso dove vai?" Gli chiedo con più forza nella voce, lui sbuffa rumorosamente e porta lo sguardo si me con sciocciatura
"Da Sarah, qualche problema?" Incrocia le braccia al petto e assottiglia gli occhi con fastidio
"Ma sei appena tornato" gli faccio notare e lo sento ridere, una risata fredda che mi fa lacrimare. Che fine ha fatto il mio fratellino dolce.
"Sai che cosa me ne frega?" Chiede giocando con voce provocatoria, mi alzo dal letto e mi metto davanti a lui
"A me frega" il mio tono è sicuro e forte, lui storce il naso e sul suo viso si espande il ghigno gia formato precedentemente
"Peccato che a me di te non mi freghi niente" quella farse mi spezza il cuore e delle lacrime rigano il mio viso, sento la sua risata come sottofondo delle mie lacrime
"Sei proprio patetico" mette la mano sulla maniglia della porta, ma non lo faccio avanzare che prendo la sua mano facendolo girare verso di me
"M-mi d-disp-dispiace" cerco di formulare, ma i singhiozzi si mischiano con le parole e le palpitazioni aumentano, lui si libera della mia presa e mi punta il dito sul petto con gli occhi lucidi
"Mi dispiace? Solo questo dici? Mi hai fatto stare in pena per due settimane, non t-ti sei de-degn-degnato di rispondermi, mi hai fatto p-piangere tutte le notti e o-or-ora te ne es-esci con "mi dispice?" Ma questa volta io n-non ci sto. Se-sei r-riuscito a f-fran-frantumare il m-mio c-cure con un solo gesto. I-io non voglio s-soffrire ancora" ha iniziato a piangere violentemente mentre urla e si dimena dalle mie mani che cercano di tranquillizzarlo, il suo respiro si affatica e vedo che si tiene il cuore. No, così non va bene! Lo porto nelle mie braccia stringendolo con forza
"Lasciami! Lasciami!" Mi continua a tirare pugni su pugni, ma non tolgo la presa da lui, sento cessare i pugni, le sue braccia cingere la mia schiena e i suoi singhiozzi diminuire, inizio a piangere lasciandogli dei baci sulla testa e sui capelli per poi passare alle mani e al collo
"Non voglio perderti ancora" sussurra contro il mio petto mentre delle lacrime rigano la mia felpa nera di Batman
"Non mi perderai, te lo giuro su tutto quello che ho" lui alza lo sguardo nella mia direzione facendo incrociare i suoi occhioni marroni, che si erano schiariti, nei miei
"Prometti?" Mi chiede come quando eravamo piccoli e ci dicevamo i segreti che nessuno sapeva
"Prometto" stringo il suo mignolo e gli lascio un bacio sulle sue labbra rosse che mi fanno scioglire. Amo il mio fratellino come fosse la mia aria, lui è metà del mio cuore e io non posso vivere senza di lui
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una famiglia scatenata
Short StoryPrimo libro della sagra "ti voglio bene, Louis" gli occhi del maggiore si illuminarono e con un dolce e cauto abbraccio, regalò alla sorella un sorriso timido