Ti porto via con me

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Pov Catherine

Mi svegliai improvvisamente a causa del tremolio del terreno creato da un treno in corsa che passò dopo pochi secondi accanto all'Impala.

Avevo accostato l'auto in periferia per la notte dato che non volevo perdere tempo in un Motel e dormire troppe ore.

Mi sedetti comodamente e mi stiracchiai cercando di sistemare i pensieri nella mia mente.

Sospirai posando il capo sul volante e aspettai qualche minuto per riprendermi completamente dalla sonnolenza.

"Ho assolutamente bisogno di caffè" pensai annuendo a me stessa.

Quando fui completamente in grado di guidare misi in moto l'Impala e partii verso la cittadina più vicina.

Ora mi ritrovavo nel Nebraska e grazie ad un cartello al lato della strada notai di essere giunta a Mullen.

Avevo guidato quasi tutta la notte e mi ero fermata solo per una sosta così da poter continuare la ricerca di Sam.

Mi guardai attorno osservando i vari negozi e supermercati fino a quando notai un bar sulla destra.

Parcheggiai e scesi dall'auto per poi assicurarmi che fosse visibile da dentro al locale.

Prima di entrare decisi di sistemarmi la coda ormai arruffata attraverso il riflesso della vetrata e quello che vidi mi rese la persona più fortunata del mondo.

Lasciai perdere i pensieri nella mia mente e mi introdussi nel bar speranzosa.

In un tavolino in fondo al locale vi era un ragazzo seduto, dai capelli castani e spalle molto larghe.

Sapevo perfettamente che si trattava di Sam, eppure mi sembrava tutto troppo facile.

Mi avvicinai alla sua postazione ma la presenza di una ragazza mi fece fermare improvvisamente.

Possedeva i capelli lunghi e biondi mentre il suo vestiario faceva presagire che non fosse completamente estranea alla nostra vita da cacciatori.

Lui stava parlando con lei e potei notare la leggere tensione che vi era tra i due.

Decisi di sedermi in un tavolo poco più in là così da poter sentire, almeno in parte, i loro discorsi.

Presi il menù tra le mani e lo usai per coprirmi il viso in caso si fosse accorto di me.

Le uniche parole che riuscii a udire furono "Ruby", "Lilith", "morte" e "destinato".

"Che cavolo vorranno dire? E se fosse riferito a quel gruppo di demoni scappato dall'inferno dopo l'incidente avvenuto la notte della temporanea morte di Sam? Dean non mi ha mai parlato di ciò...avevo sentito lui e suo fratello confabulare su questo ma credevo fosse solo una probabilità..." pensai cercando di trovare una spiegazione logica a ciò che le mie orecchie avevano ascoltato.

Improvvisamente la figura femminile si alzò in piedi sbattendo la mano sul tavolo e poi se ne andò lasciando Sam da solo.

In quell'istante decisi di fare la mia mossa e presi il posto di lei ritrovandomelo davanti al viso.

«Si può sapere che stai combinando?» domandai con tono serio e pacato.

Lui alzò gli occhi fissandomi quasi stupito, ma potei notare la sua sofferenza in essi.

«E tu invece perché sei qui? Non te la stavi spassando con Dean senza di me?» chiese a sua volta usando una piccola risata ironica.

Sospirai e decisi di essere completamente sincera nei suoi confronti, nonostante sapessi che non era ciò di cui al momento aveva bisogno.

Sam e Dean •I chose love•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora