Padre e figlia

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Pov Dean

«Dove dovremmo cercare esattamente questo spirito?» chiesi alzando lo sguardo verso lo specchietto così da potere incontrare gli occhi di Catherine.

Lei rimase in silenzio per qualche istante poi guardò fuori dal finestrino.

«Dobbiamo andare nel Texas» rispose semplicemente stringendo le sue pistole tra le mani.

In quell'istante guardai Sam e lui fece lo stesso, entrambi eravamo confusi da quella situazione.

"Perché lo spirito di quell'uomo è venuto proprio da lei?" pensai alzando un sopracciglio.

«Catherine come fai a conoscere quello spirito? Non siamo stupidi, se vanno da certe persone c'è un motivo» dissi stringendo le mani nel volante.

«Dean, forse è meglio non chiedere» Sam provò a dissuadermi ma la mia curiosità era troppa.

«No Sam, Dean ha ragione, è inutile dare la caccia ad uno spirito di cui non sapete nulla» ammise Catherine lasciandomi perplesso.

"Quindi lei lo conosce" pensai nuovamente sempre più convinto che ci fosse qualcosa sotto.

«Come vi ho detto, mio padre è un cacciatore di demoni, o meglio, lo era, è morto tempo fa nel Texas ma non sono mai riuscita a dargli degna sepoltura. Gli agenti della polizia continuano a tenere il suo caso aperto e non mi permettono di dire addio a mio padre. È stato trovato dilaniato da un lupo, ovviamente loro non immaginano minimamente che sia stato un lupo mannaro» appena Catherine parlò io spalancai gli occhi e per qualche istante non trovai le parole giuste da dire.

Solitamente ci stava sempre una battuta nelle mie frasi, ma ora sapevo che non era il momento adatto.

«Mi dispiace tanto Catherine...deve essere stato orribile, ma non ti preoccupare, riusciremo a prendere i resti di tuo padre per farlo riposare in pace» disse Sam sorridendole.

«Ma non capisco, se è tuo padre perché ti ha attaccato in quel modo prima?» chiesi cercando di schematizzare la situazione nella mia mente.

"Oddio, prima ho chiamato suo padre figlio di puttana"  in quell'istante mi sentii in colpa e cercai di non pensarci.

«Preferisco tenermelo per me...» Catherine concluse il dialogo e dallo specchietto notai che aveva gli occhi lucidi.

"Lei lo ha anche chiamato bastardo però, quindi deve essere sicuramente successo qualcosa tra loro" conclusi battendo l'indice sul mento prima di tornare a concentrarmi sulla strada.

In quell'istante io e Sam ci guardammo per poi rimanere in silenzio durante tutto il viaggio.

Appena fummo arrivati in Texas Catherine ci portò subito nel luogo in cui tenevano suo padre, ovvero l'obitorio di un ospedale.

«È pieno di agenti della polizia qui intorno» commentai grattandomi il capo.

«Chissá perché Dean» ironizzò Sam con tono ovvio.

«Eh dai, era per dire» risposi ridacchiando leggermente.

Senza che me ne rendessi conto Catherine aveva disattivato le telecamere esterne ed interne attraverso il suo computer, dovevo ammettere che la ragazza sapeva ciò che faceva.

«Venite» quella fu l'unica cosa che disse prima di introdursi all'interno dell'edificio.

Fortunatamente attraverso diversi imbrogli e sotterfugi riuscimmo a prendere i resti di suo padre per poi portarli in un luogo degno della sua sepoltura.

Io e Sam iniziammo a scavare la fossa mentre Catherine se ne stava immobile a guardare con sguardo vuoto e perso.

«Stai cercando di sbarazzarti di me?» la voce di un uomo attirò la mia attenzione e in quell'istante presi il fucile in mano lasciando la pala.

Era un signore molto alto, con i capelli color corvino come quelli della figlia, indossava una divisa da caccia e gli occhi trasmettevano puro odio.

«Fermi, ci penso io a lui, voi continuate» Catherine prese le sue pistole puntandole contro il padre.

«Non ti è bastato lasciarmi morire vero? Ora vuoi eliminarmi completamente» lo spirito si avvicinò e lei fece un passo indietro.

Sentire quelle parole mi fece rabbrividire.

"Forse lei aveva fatto qualcosa al padre e la storia del lupo mannaro era tutta una falsa?" pensai.

«Stai zitto! Non sono andate così le cose e tu lo sai» Catherine mentre parlava teneva lo sguardo fisso negli occhi del suo defunto padre.

«Ah davvero? Allora come sono andate? Eh??!!» lui gridò gettandosi addosso alla figlia e lei rimase ferma immobile ritrovandosi scaraventata a terra.

«Catherine!!» urlai istintivamente.

«Dean il sale, muoviti!» Sam mi diede una gomitata per farmi riprendere e una volta che i resti andarono a fuoco lo spirito iniziò a smaterializzarsi.

«Mi dispiace papà...» vidi Catherine scoppiare a piangere mentre il padre si dissolveva e lei piena di graffi sul viso.

Immediatamente le corsi incontro poi la aiutai ad alzarsi.

«Calmati è tutto finito, ora andrà tutto bene» le dissi cercando di sorridere anche se la situazione non lo permetteva.

"Capisco perché non si è difesa, colpire suo padre sarebbe stato come ucciderlo ripetutamente" pensai sospirando.

Catherine non mi rispose e si mise le mani sul viso con gli occhi ormai rossi a causa del pianto.

«Sam portala in auto, qui finisco io» feci per mettere una mano sulla spalla di lei ma poi la ritirai tornando vicino alla fossa.

Guardai Sam e Catherine allontanarsi da me mentre le fiamme anche se lontane scaldavano a tratti il mio viso.

"Come mai mi comporto in questo modo? Non è da me" pensai grattandomi il capo.

"Forse ho solo bisogno di una bella birra" conclusi sistemando il caos che a causa di quella situazione si era creato.


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Ecco il nuovo capitolo della storia. So di aver aggiornato ieri ma ultimamente ho molta voglia di scrivere quindi spero che questo vi faccia piacere. Ho deciso di far vedere il punto di vista di Dean per conoscere i diversi pareri dei personaggi e spero piaccia anche a voi. Se avete dei consigli, opinioni o anche critiche scriveteli nei commenti. Al prossimo capitolo 😊.

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