Parte 9

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『Yoongi pov

Apro un occhio lottando contro la pesantezza delle mie palpebre, ma la luce potente della lampada al neon mi acceca,così porto una mano davanti agli occhi per abituarmi alla luce. Le voci preoccupate dei miei amici raggiungono le mie orecchie e rimbombano ovattate nel mio cervello. Quando sposto la mano noto le facce preoccupate di Namjoon e Jungkook che mi guardano dall'alto. Il mio corpo è ancora freddo,rigido e sento un pezzo di stoffa bagnato appoggiato sulla mia fronte.

Jungkook: «Yoongi hyung? Riesci a sentirmi? Ti sei ripreso? Eravamo in pensiero...»
Sorrido debolmente nel saperli preoccupati per la mia salute, però tutto di un tratto mi viene l'ansia.

Yoongi: «...e Taehyung? Sta bene? Gli sono caduto addosso ferendolo gravemente?» chiedo ai miei amici preoccupato. Namjoon bisbiglia qualcosa all'orecchio di Jungkook che si affaccia fuori dalla porta

Jungkook: «Taehyung! Yoongi si è risvegliato»

『Terza persona』

Rimase ancora fuori da quella porta in silenzio, seduto su uno di quelle sedie...disposte a modi sale d'attesa che si trovano in ospedale, finché non sentì un tonfo e la porta aprirsi, rivelando il ragazzo che il giorno scorso era tutto infradiciato, dirgli qualcosa. A quelle parole il nerd spalancò gli occhi.
«O-oh oddio menomale! P-posso e-entrare?»

Dalla sua comoda posizione sentì la risata di Jungkook, ancora affacciato alla porta

Jungkook: «Ma che domande sono? Ovvio che puoi entrare! Yoongi aspetta solo te!»
Fissa Namjoon stranito

Yoongi: «Con chi sta parlando?»

Si affaccia dalla porta contento di poter entrare, per poi notare il viso di quel bullo che già dal primo giorno lo fece spaventare, ma che ora ai suoi occhi sembrava così dolce e puro
«C-Come stai?» chiese ancora sulla porta

«Nonononononono. La vera domanda è: come stai tu? Ti ho per caso schiacciato sotto al mio peso? Sei rimasto traumatizzato?» delidera  come un pazzo mentre tenta di mettersi seduto. I ragazzi vicino a lui ridacchiano e dopo essersi scambiati uno sguardo di intesa si avviano verso la porta.
«Dove cavolo state andando?»

Nam: «Vi lasciamo il vostro spazio... avrete tante cose da dirvi e non vorremmo disturbarvi»
Neanche il tempo di sbattere le palpebre che i due ragazzi escono dalla stanza. Rimangono solo loro due, il maggiore con la sua febbre da cavallo e il minore.
«Ashhh. Quei due! Comunque Tae... potresti rispondere alla mie domande...?»

«O-oh no,non mi hai schiacciato, tranquillo» sorride «io sto bene,  g-grazie» si avvicina a lui «t-tu piuttosto?» passa delicatamente una mano sulla fronte del ragazzo e una sulla sua, per confrontare la temperatura «...m-ma, oddio Hyung, scotti!»

Fissa i suoi occhi e una parte del suo corpo reagisce quasi istintivamente data la vicinanza.
Dio... è stupendo
«Io scotterò, ma tu sei un vero e proprio biscottino sexy» posiziona una mano dietro la nuca castana, spingendolo pian piano verso il suo viso.

Spalanca gli occhi, non capendo «eh, cos?» Arrossisce di colpo a quelle parole mentre cerca di fare resistenza alla mano dietro la sua testa, invano.

『Yoongi pov

Lo spazio tra le nostre labbra si azzera e lo bacio con passione. Dopo vari istanti mi stacco da lui e lo guardo malizioso
«Sei veramente bravo a baciare Taehyung... dovremmo farlo più spesso»

«I-io cos...nn-no»  si stacca velocemente da me imbarazzato più che mai e rosso in viso scappando via da quella stanza, lasciandomi da solo

«Taehyung...» sprofondo nel letto privo di sensi per la seconda volta con un groppo al cuore che mi fa sentire pesante e sporco dentro.
Ecco come mai inizialmente ho deciso di diventare il bullo della scuola ...per tenere tutti alla larga ed evitare di ferire me e loro. La cosa è cambiata dopo un po' di tempo ma è iniziata così.

『Taehyung pov

Corsi via da quella stanza dall'edificio scolastico, senza dare troppa importanza alle persone che mi guardavano stranamente. Il cuore era sul punto di scoppiare. Una volta che presi il pullman ritornai a casa e senza salutare mia madre salii velocemente le scale per raggiungere la porta di camera, che aprii velocemente e sbattei, chiudendomici dentro. Stavo tremando. Avevo paura. Mille pensieri mi stavano passando per la testa. Una lacrima intanto cadde, incorniciandomi il viso. Mi accasciai a quella porta, rannicchiandomi di più in me stesso e piansi. Piansi anche quando mamma bussò alla porta, per chiedermi cosa fosse successo. Ma nulla...il vuoto, solo gocce calde e salate scendevano a fiotti, rigandomi le guance arrossate.
Io....non sono gay

Can't stop loving↜myg×kth↝Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora