Immagina Erick Brian Colòn🖤

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Immagina per noemirabello

PRIMA DI LEGGERE VOGLIO AVVERTIRVI CHE QUESTO IMMAGINA E' BASATO SULLA TEMATICA DELL'AUTOLESIONISMO E DEL SUICIDIO QUINDI PER TUTTE LE PERSONE CHE SONO SENSIBILI A QUESTI CONTENUTI VI CONSIGLIO DI NON LEGGERE,GRAZIE.

POV'S NOEMI
Sono nella vasca da bagno,tra poco la mia inutile vita finirà e con essa tutte le mie sofferenze.Ho appena preso in mano una lametta,ne sto osservando il riflesso e mi ritrovo a pensare.
A pensare come una cosa tanto piccola e che a tratti sembra innocua,come possa rivelarsi la nostra rovina.Mentre sono persa nei miei pensieri non mi accorgo del campanello che continua a suonare insistentemente.
A distrarmi dal mio piccolo stato di trance è la serratura della porta d'ingresso di casa che scatta  e in seguito sento la voce di Erick.Il mio piccolo Erick,il mio migliore amico o almeno questo era quello che tutti pensano perchè nessuno poteva immaginare che mi ero innamorata di lui.
Senza essermene conto la lametta è a pochi millimetri dal mio braccio così faccio una leggera prerssione e il sangue inizia a colare dal mio braccio nella vasca e vedo l'acqua colorarsi di un leggerissimo rosa.
Inizio a ripensare a tutta la mia vita e in particolare a come è iniziato il mio calvario:le medie.
A quel ricordo la lametta affonda di più nel mio braccio sinistro,quando mi ricordo di una cosa che mi dissero: 'se fai i tagli in orizzontale prendi tutta la vena e ti dissangui'.
Decisi di seguire quel consiglio e iniziai a tracciare delle linee orizzontali con la lametta,il sangue aumentava sempre più così come il dolore che stavo provando ma non era minimamente paragonabile al dolore che avevo provato in passato.
Erick stava salendo su,sentivo i suoi passi farei sempre più vicini.
Mi stava anche chiamando ma io ero talmente debole che non riuscivo a rispondergli e dalla mia bocca uscivano solo dei flebili suoni.
"Noemi dove sei?Ti giuro che se è uno scherzo ti farò il solletico fino alla morte."
'La morte?Alla mia manca poco Erick' pensai.
C'era però una parte del mio cervello che voleva urlare a Erick dov'ero,c'era una parte di me che voleva essere salvata e capita ma in quel momento la parte irrazionale del mio cervello parlava e ragionava al mio posto.
La porta del bagno si spalancò e vidi la faccia di Erick mutare dalla felicità di avermi trovata ad un'espressione che non sapevo decifrare.
Non capivo se era deluso,se era triste o se stava provando altro;so solo che Mi strappò la lametta dalla mani e mi guardò con quei suoi due smeraldi da cui ora uscivano copiose lacrime.
Non mi disse niente ma estrasse il telefono dalla tasca e chiamò il 911 più in fretta che potè.
Mentre aspettava l'ambulanza cercò invano il sangue che fuoriusciva dal mio braccio,io avevo la vista appannata e più i minuti passavano più le mie palpebre diventavano pesanti.
Dieci minuti dopo avevo davanti a me circa quindici uomini,suppongo medici,che parlavano tra di loro poi il buio.
17 ore dopo
Mi sono appena svegliata e noto subito di non essere in camera mia e non sono nemmeno morta.
Mentre cercavo di capire dove mi trovassi sentii una porta aprirsi rivelando Erick in tutta la sua bellezza.
Aveva i capelli scompigliati,e gli occhi gonfi e rossi dal pianto ma per me era perfetto anche conciato così.
Dopo questa piccola riflessione noto che sta parlando con un dottore così realizzo di essere in ospedale,dopo poco il dottore si congeda ed è allora che Erick mi guarda.
I nostri occhi si incontrano e si incatenano,è una sensazione bellissima e potrei rimanere così per anni e anni senza mai stancarmi di guardarlo come se fosse la cosa più bella e preziosa di questo mondo,perché per me lo era veramente.
In quelle circostanze mi sarei aspettata tutt'altra reazione infatti pensavo che appena avremmmo interrotto il nostro contatto visivo mi aspettavo che Erick mi urlasse contro.
Invece si sedette sul mio letto in modo da stare uno di fronte l'altro emi abbracciò.
Quel gesto però aveva significato molto per me.
Era come se quegli occhi mi volessero dire 'ti sto aspettando e sei tornata' e questa sensazione meravigliosa si fa sempre più spazio dentro me fino a quando non mi ricordo di uno dei motivi per cui ho tentato il suicidio.
Mi ricordo di quella sera,quella maledettissima sera.

Inizio Flashback
Sono al parco da sola,come al solito.
Sto leggendo un libro mentre ascolto la mia solita playlist.
Sento dei passi e la cosa mi insospettisce dato che quel parco lo conoscevamo solo io e Erick.
Erick già,parlando del diavolo ecco che spuntano le corna,lo vedo camminare mano nella mano con una ragazza e ci metto poco a riconoscere la mia migliore amica.
Lei sapeva della mia cotta per Erick ma da quello che vedo non si è fatta scrupoli ad averlo per sé.
Ora che li guardo meglio Erick ha un braccio intorno alle sue spalle e il viso sporco di rossetto mentre lei lo guarda con occhi sognanti mentre pende dalle sue labbra.
Lui sta dicendo una delle sue solite battutine idiote e lei fingendo di capirle ride a crepapelle ad ognuna di questo.
Senza farmi vedere mi sposto da dove ero seduta per mettermi dietro la quercia su cui stavo leggendo in modo da guardarli meglio.
Mi bastano due minuti di baci per mandarmi il cuore in frantumi così decido di andarmene.
Nel tragitto per casa non faccio che piangere cosa che farò anche nei giorni a seguire.
Fine Flashback

Mi serve questo piccolo ricordo per tenere a mente il male che mi ha fatto Erick anche inconsapevolmente.
Noto che ora mi sta studiando nei minimi particolari e questa cosa mi piace ma allo stesso tempo mi infastidisce sapere che ha guardato così anche la mia migliore amica.
Per distrarmi,vado su Wattpad ed Erick continua a guardarmi così decido di prendere parola.
"Perché mi stai guardando?" Non uso il mio solito tono bensì uno più autoritario e freddo infatti lui lo nota ed è visibilmente intimorito.
"B-beh io e-ecco..."
"La sai concludere una frase o devi chiedere l'aiuto da casa?"
"So parlare,tranquilla.Posso farti una domanda?"
"Se ce la fai."
"Perché stavi per..."
Lo interrompo,ho già capito dove vuole andare a parare così gli racconto tutto incluso quel momento al parco.
Quando ho finito lui mi guarda stupito ma ha uno sguardo molto comprensivo.
"Perché ti ha dato fastidio di me e Alice?"
"CAZZO ERICK NON LO CAPISCI CHE SONO FOTTUTAMENTE INNAMORATA DI TE?
DOPO QUELLO CHE TI HO DETTO PENSAVO CHE LO AVRESTI CAPITO!"
"I-io scu-usami."
"Vabbè ho capito adesso dirai le solite stronzate che si dicono in questi casi 'non sei tu,sono io' 'non capisco cosa provo' ma sai che c'è?
Io mi sono stancata di aspettare quindi se mi devi far perdere tempo in questo modo la porta è li,aprila ed esci."
Lui si alzò ma fece una cosa che non mi sarei mai aspettata:mi prese il mento con due dita e si avvicinò lentamente a me per dare vita al mio primo bacio.
Lo avevo aspettato tanto e finalmente era con lui.
In quel momento c'eravamo solo noi,io e lui in un mondo perfetto.
Quando ci staccammo mi parlò.
"Noemi ti amo.
E non scherzo quando lo dico,perché Alice sì era tutto quello che vuoi ma in fondo era solo una puttana.
E prima lo ammetto,avevo le bende sugli occhi e non capivo che l'unica persona che avessi mai amato era al mio fianco da sempre.
Non ti chiedo di perdonarmi e di metterci insieme perché ti serve il tuo tempo ma quando vuoi sai che ci sono."
"E se io ti avessi già perdonato?"
Si girò verso di me e i suoi occhi verdi si illuminarono così come il suo sorriso.
"Ti prego dimmi che sei seria."
"Sono serissima Erick e so solo una cosa:che voglio stare con te."
"Ti amo."
"Ti amo."

My Space
Hey guape!
Come state?Spero bene
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-Danielle🖤🔥

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