Ce la farò a dimenticarti, ma per ora no

Capitolo 2

La rimanente ore prima della ricreazione trascorse tranquillamente. Chiacchierai un po' con il mio vicino di banco, Carlo, un ragazzo simpatico e timido. Ultimamente preferivo strarmene zitta e seguire le lezioni. Non era cosa da me, ma magari il mio voto in condotta sarebbe migliorato. Il momento peggiore della mattinata arrivò a ricreazione. Stavo andando al bar con Alessia, l'unica vera amica che avevo a scuola, quando una ragazza della 3^B che conoscevo solo di vista mi fermò.

"Scusa Marta posso chiederti una cosa?". Già la domando sembrava strana, fatta da una persona che conoscevo appena

"Ehm.. Si, dimmi"

"Sai io sono una Killer e vorrei tanto conoscere Emiliano. Lo so che non siete più ..Beh ecco, non state più insieme quindi vorrei.."

"Quindi vorresti provarci tu? Stai dicendo questo?"

Quanto mi dava sui nervi quella ragazzina. Scommetto che non sapeva niente di Emiliano e lo voleva solo per la sua fama. E poi veniva a chiederlo a me? Ok che non lo amavo più però.. lo amava fottutamente tanto.

"Sai gioia fossi in te starei alla larga da lui"

"Perché?" chiese spaventata dal mio tono di voce minaccioso

"Perché Emiliano di troie con cui scopare ne ha già tante" dissi furibonda.

"Ma io lo amo davvero" rispose la ragazza

"Come fai ad amare una persona che non conosci? Puoi ammirarla, ma amarla no. Tu non moriresti mai per lui, io si anche se so che stronzo è"

"Io lo amo, tu no se te lo sei lasciata andare" disse la bambina viziata.

"Se non sai la storia taci". Ormai eravamo un guerra. Facevamo a gara per avere ragione. Quasi urlavamo e si era creata una folla attorno a noi. Cazzo gliene fregava a loro?

"Io la storia la so. Ti ha lasciata perché l'hai tradito"

"È questo che dicono i giornali? Beh allora non sanno proprio un cazzo" dissi. Fremevo dalla voglia di tirarle i capelli, ma mi contenni.

"Invece secondo me non vuoi ammettere di essere stata lasciata"

"Smettila" le dissi, con tono di minaccia. Lei non poteva sapere niente di noi, di ciò che rimaneva di noi.

"Scommetto che Emiliano si era stancato di troppa abbondanza" disse guardandomi. Questa me la pagava. Non ero magra come lei, non avevo la 38 e soprattutto non avevo gambe scheletriche. Portavo la 42 e ne andavo orgogliosa. Avevo sudato per arrivare li e non mi sarei lasciata umiliare.

"Allora dovresti sapere che al tuo idolo o come lo vuoi chiamare piacciono le donne vere, non le tavole da surf". Ero incazzata nera, ma non volevo farlo a vedere

Alla mia risposta tutti risero e mi godetti quel momento. 'Ti sta bene stronza' pensai.

"Ma di sicuro lui preferisce me a te"

"Senti carina vai pure da lui, imploralo di uscire con te e se accetta ben per te. Ma non sarò di certo io a darti il suo numero, conquistatelo da te ma sappi che non è il ragazzo che immagini. Lui è un fottuto stronzo che sa come farti innamorare. Tu cadi in trappola e poi lui ti mangia". Detto ciò me ne andai, inseguita da Alessia.

"Ale lasciami stare" dissi con le lacrime agli occhi. Uscii in cortile e me ne andai in un angolo isolato. La ricreazione sembrava non finire più; la solita mezz'ora mi sembrava composta da attimi interminabili.

"Non ascoltarla". Sentii una voce familiare accanto a me, era Federico, ma cosa ci faceva qui?

"Tu cosa ci fai qui?"

"Sono venuto a dare una lezione di musica all'indirizzo musicale. Te l'avevo detto". Ah già, doveva parlare di loop a quelli del conservatorio

"Scusa me ne sono dimenticata"

"Fa niente" disse sorridendo. Mi asciugai le lacrime e lo guardai.

"Vorrei che tutto fosse facile come lo è con te" gli dissi sincera.

"Lascia stare il passato, dimenticalo"

"..disse quello che ogni notte tira fuori dal comodino la foto di Giulia e le da un bacio". L'avevo visto farlo una notte che avevo dormito da lui. Pensava che io dormissi, ma non riuscivo a prendere sonno.

"Tu come fai a saperlo?"

"Io non dormo mai" dissi facendogli l'occhiolino.

Quando suonò la campanella lo abbracciai e lui mi sussurrò "a stasera". Non avevo voglia di uscire, ma andare da Fede mi faceva sempre bene.