Capitolo 26

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Mi svegliai alle 8. Cazzo dovevo già essere a scuola. Mi vestii velocemente e uscii dalla casa di Emiliano, che negli ultimi tempi era diventata anche casa mia, anche se nel pomeriggio l'avrei lasciata. Avevo dimenticato di studiare latino e probabilmente mi avrebbe interrogata. Insomma la giornata era iniziata nel migliore dei modi!

Arrivai a scuola a 8:30, quindi per entrare in classe dovevo aspettare l'ora dopo. Avevo lasciato Emiliano che ancora dormiva, ma in quell'istante mi arrivò un suo messaggio.

"Dove cazzo sei?"

"A scuola e sono anche in ritardo.. Comunque buongiorno eh"

"Si ok.. A dopo"

"Ma che cazzo hai? Hai la luna storta?"

"No obliqua"

"Simpatico.."

Odiavo quando faceva così. Voleva dire che non gli andava bene che non l'avessi svegliato. Me ne sarei fatta una ragione.

Alle 9 entrai in classe.

"Buongiorno" dissi, porgendo la giustifica alla prof di latino

"Alla buonora" disse scazzata.

Stavo per urlarle contro, ma non volevo beccarmi una nota. Andai al mio posto e mi sedetti.

Carlo: "Marta tutto ok?"

"Si" risposi secca.

Ero incazzata, di nuovo. Possibile che Emiliano avesse questo potere su di me?

Ce la farò a dimenticarti, ma per ora noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora