Capitolo 22

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"Ciao ragazzi" disse Guè, aprendoci la porta.

"Guè" dissi, quasi per rimproverarlo, ma me ne pentii. Io non dovevo sapere niente?

"A cosa dobbiamo l'invito?" Chiese Emis

"Beh tra poco lo scoprirai" disse Francesca.

La casa di Guè era enorme. Non faceva ancora freddo, era l'inizio di ottobre, quindi andammo in giardino. Per più volte con il mio equilibrio, rischiai di cadere in piscina.

C'era la musica a palla, un sacco di amici di Guè è tantissimi litri di champagne. Beh, per un occasione come quella era giusto.

Ad un tratto la musica si fermò. Guè richiamò a sé l'attenzione. Sava abbracciato a Francesca in mezzo ad un gruppo di persone. Ci avvicinammo e lui iniziò a parlare.

"Siamo felici che siate qua con noi in questo momento particolare" disse con la sua solita aria da figo. "Io e Francesca.. Beh, abbiamo una notiziona. Amore dillo tu.." disse guardandola con gli occhi più innamorati che avessi mai visto.

"Sono incinta, cioè aspettiamo un bambino" disse, con le pomelle rosse per l'imbarazzo.

Partì un applauso. Tutti si congratularono con loro. Anche se stavano insieme da poco erano pazzi l'uni dell'altra. Si sollevarono un centinaio di bicchieri di Moet et Chandon. "Auguri" dicemmo all'unisono. Erano dei bravi ragazzi, degli amici formidabili.. Se lo meritavano! Quando mi avvicinai a Guè lo abbracciai. "Pronto per fare il papà?" chiesi

"Mi suona stranissimo. Non so come cazzo farò" disse ridendo.

"Tranquillo" gli dissi pizzicandogli le guance come se fosse un bambino. Fu li che notò l'anello che avevo al dito, quello che mi aveva regalato Emis.

"Ma vi sposate?" chiese gridandolo ai quattro venti.

"Zitto prima che ti senta qualcuno" dissi sorridendo

"Gliel'ho regalato solo così.. Non ci sposiamo cazzo!" Disse Emis duro.

Guè si sentì mortificato.

"Lascialo stare" gli dissi. "Ultimamente è irritabile"

"L'ho notato" disse Guè.

"Ma cosa ho? Spiegatemelo" chiese Emis

"Dovresti saperlo tu" dissi io.

Sottovoce dissi a Francesca "non fare l'amore gli fa male" e lei rise. Beh, era vero.

"Io me ne vado" disse Emis incazzato. Riusciva sempre a rovinare tutto!

"Lasciatelo stare" dissi a Guè e Francesca, mentre Emiliano andava verso la sua macchina. Lo seguii, ma lui partì prima che lo raggiungessi.

Mi sedetti sul marciapiede. Quanto lo odiavo quando faceva così! E poi dove stava andando? Al sol pensiero di ciò che avrebbe potuto fare con la rabbia addosso mi vennero i brividi. E piansi. Ma subito arrivo Ax. Senza perdere tempo chiesi

"Possiamo pedinarlo?"

"Corri in macchina" disse Ale.

Io adoravo quell'uomo!

Ce la farò a dimenticarti, ma per ora noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora