Buon Natale, Potter

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CAPITOLO 25 - BUON NATALE, POTTER


C'è un vecchio proverbio che dice che non puoi scegliere la tua famiglia, è il destino che decide per te e anche se non ti piace, se non la ami o se non la capisci tu ti arrangi. Poi c'è la scuola di pensiero che dice che la famiglia in cui si nasce è semplicemente un punto di partenza. La famiglia ti nutre, ti veste, si prende cura di te finché non sei pronto ad andare in giro per il mondo a cercare qualcosa di tuo.

Hogwarts, 24 Dicembre 1977

Questi giorni di vacanza con la Evans sono stati strani.

Ha delle abitudini bizzarre. Dorme un sacco e se si sveglia presto è per andare in Biblioteca. Chiaro sintomo di disturbo mentale.

Beve una quantità industriale di caffè, cosa che spiega il suo nervosismo, e mangia i cereali senza latte, come se fossero pop – corn.

Con gli altri abbiamo deciso di aspettarla per scendere in Sala Grande, sembrerebbe scortese lasciarla da sola.

In realtà a Sirius non interessa minimamente, dice che le persone devono mangiare quando gli pare e quando devono farlo non vogliono essere disturbate. Ma questo perché lui è a tutti gli effetti un cane e ha il cervello di una nocciolina.

E Remus dice che secondo lui io non lo faccio per cortesia ma perché la voglio scortare ovunque, per paura che qualsiasi essere umano di sesso maschile le si avvicini.

Baggianate, dico io.

L'ho osservata a lungo, silenziosamente. Ormai non sembra più così infastidita dalla mia presenza ma ogni tanto spero che si accorga di me, perché ho comunque bisogno di avere la sua attenzione. A tratti si incupisce, diventa triste, cerca di non farlo vedere – sicuramente ha paura di turbare Remus – ma io l'ho notato che aspetta con ansia delle lettere, scrive tantissimo e quando riceve le risposte la sua bocca si curva verso il basso.

Sarà per la sorella, forse vuole notizie dai genitori. Me l'ha raccontato Sirius. Un giorno magari sarà lei stessa a confidarmelo. Ma non è il caso di farsi troppe aspettative.

Ma l'evento più sensazionale che è accaduto in questi giorni riguarda la mia sfera emotiva. Ho capito una cosa importante, che ho faticato ad ammettere a me stesso ma che, vuoi o non vuoi, è emersa dai meandri della mia persona, chiara e cristallina nella mia mente.

Andiamo con ordine.

Prima che venissimo chiusi dentro il Castello a causa dell'Allerta Meteo, io uscivo tutte le mattine per una corsetta o un giro al Campo da Quidditch. Lo faccio quasi sempre e mi fa svegliare per bene, anche perché non posso più allenarmi in camera da quando Sirius mi tirato la sveglia in testa e Remus ha tentato di soffocarmi nel sonno.

Comunque, ero di ritorno, verso le 9 circa e, dopo aver chiacchierato con la Signora Grassa - che si ostinava a dire che Sir Nicholas flirta con lei ogni volta che le passa davanti – sono entrato nella Sala Comune. Lo spettacolo che mi si è parato di fronte è stato incantevole ed esilarante allo stesso tempo.

Lily, in un pigiama ridicolo, rigorosamente rosso, stava facendo svolazzare decorazioni e addobbi per tutta la Sala Comune, le note di Do They Know It's Christmas si diffondevano nell'aria, il fuoco scoppiettava nel camino – sul quale erano state appese delle calze colorate – nonostante fosse ancora mattina, e Peter stava incartando dei pacchetti mentre cantava a squarciagola.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 25, 2019 ⏰

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