Capitolo 10

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Era un locale molto carino, a sinistra c'erano dei tavoli dove poca gente era seduta, mentre a destra c'erano un po' di persone che ballavano. Spostai lo sguardo verso i tavolini e vidi un ragazzo che sventolava la mano verso di noi.

«Eccoli, è Carter. Venite, ve li presento.»

Lo seguimmo fino al tavolivo dove c'erano tre ragazzi e due ragazze. «Oh, Ian finalmente, chi sono loro due?» disse con un sorriso quello che doveva essere Carter.

«Loro sono Keira e Victoria, emh..» si bloccò un attimo indeciso «Due mie amiche, sono Inglesi.»

«Ragazze, loro sono Carter, Derek e Josh.» indicò i tre ragazzi. «Mentre loro sono Megan e Jessica.» ci salutarono tutti sorridendoci. Era quasi un'ora che eravamo lì, erano davvero simpatici. Ci eravamo inserite nel gruppo e ora scherzavamo e ridevamo. «Qualcuno ha voglia di ballare?» chiese Megan, «Ma certo» esclamai. Ci alzammo tutti tranne Ian e vidi Victoria girarsi e tornare verso di lui quando notò che era rimasto lì, iniziarono a parlare, ma non erano fatti miei, andai sulla pista da ballo e iniziai a ballare con gli altri. Mi piacevano proprio.

Era la terza canzone che ballavo, mi stavo divertendo tantissimo, quando mi girai verso il nostro tavolo però vidi che Ian e Vic non c'erano più, mi guardai un po' intorno ma non li trovai, dov'erano andati?

Decisi di andare a cercarli, «Ehi, dove stai andando?» «Torno subito.» feci un sorriso e andai verso i bagni.

Niente, non erano lì. Andai verso una sala buia, che era divisa dall'altra da una tenda scura, mi avvicinai alla tenda e cercai di vedere qualcosa, eccoli.

Stavo per andare da loro quando sentì le loro voci, così rimasi dietro la tenda ad ascoltare.

«Deve saperlo.» disse Victoria, «Sei pazza? Rovinerei tutto.» Sapere cosa? Di che stavano parlando? E di chi?

«Ma non è giusto.» «Lo so, che non è giusto.» «Devi dirglielo.» continuò Victoria «Altrimenti lo faccio io.» insistette.

«Tu non farai proprio niente. Sapevo che non avrei dovuto dirtelo, cosa mi è saltato in mente? Potrà anche non essere giusto ma è meglio che non sappia niente di tutto questo, quindi per favore, non dirle niente.»

«È la mia migliore amica, come posso tenerle nascosta una cosa del genere?» La sua migliore amica. Cosa mi tenevano nascosto?

«Ti prego.» la supplicò Ian.

«Va bene. Ma prima o poi saprà la verità.»

lui sospirò «Andiamo, prima che si accorgano della nostra assenza.»

Iniziai a camminare verso il nostro tavolo, sperando di non essere vista. Cosa dovevano dirmi? Cos'era successo? Le lacrime arrivarono agli occhi e un nodo si formò in gola. Forse.. Erano andati a letto insieme? O no.. Forse lui si era innamorato di lei. Una lacrima scese lungo la mia guancia, anche se fosse non erano fatti miei. Vidi i ragazzi che ancora ballavano. Volevo andare a casa, andai verso il tavolo a prendere la borsa quando mi sentì chiamare. «Keira.» mi girai e trovai Ian guardarmi dubbioso, Victoria non era con lui. Appena mi guardò in faccia e vide le mie lacrime spalancò gli occhi. «Scusami, non mi sento molto bene, non voglio disturbare, torno a casa.» dissi con un sorriso tirato e poi scappai. Sentì Ian urlare «Cazzo. Keira.» per poi seguirmi. Ma io non gli diedi retta, presi il primo taxi gli dissi l'indirizzo e me ne tornai a casa.

Arrivai in camera mia e mi chiusi a chiave. Piansi senza sapere neanche il perchè.

Non ci posso credere, cosa mi nascondevano? Poteva essere una cosa così grave? Rovinerei tutto. Ma tutto cosa?

Mi buttai sul letto e cominciai a fissare il soffitto. Cosa stava succedendo?

Chiusi gli occhi e iniziai a respirare profondamente, per calmarmi, fino a quando senti qualcuno bussare alla mia porta. Bussare. Stava tirando dei pugni fortissimi. Quando poi sentì un lamento ovattato. «Keira, aprimi, ti prego.»

Ok, ho aggiornato prima.

Non dico nulla.

Capitolo triste, lo so.

Spero di continuare il più presto possibile.

Ricomincio da meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora