Capitolo 16

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«Christopher.. Possiamo parlare?»

«Ma certo, entra.» si mise a lato lasciandomi entrare.

Quella stanza l'avevo vista pochissime volte, per non dire mai. Era molto semplice, sui toni scuri e molto tradizionale. Vagai con lo sguardo e mi fermai su di lui.

Aprì la bocca per parlare ma lui mi bloccò.

«Keira, so perchè sei qui. E sono felice che tu abbia trovato il coraggio per venire da me.»

Lo guardai sbalordita, lui sapeva?

«Questo significa che ci tieni davvero. Non farti paranoie, non preoccuparti. Sii felice.»

Io non capivo. Lui sapeva tutto, davvero? Ma.. Come faceva a saperlo e soprattutto perchè non mi aveva detto nulla, se io non fossi andata da lui ora ci saremmo sposati senza problemi?

«Christopher io non capisco. Sai tutto? E mi avresti sposata comunque?»

Sorrise.

«Sarei stato uno stupido se non l'avessi notato. E no, non ti avrei sposata, insomma, sei innamorata di mio figlio.» ridacchiò.

«Ascoltami, sei una ragazza magnifica, che si merita di vivere, e di farlo al meglio. Non ho mai visto Ian stare così per qualcuno. Non vi farei mai una cosa del genere. E poi sono troppo vecchio per te.» rise.

«Grazie. Per tutto.» lo abbracciai.

«Domani andrò via, non voglio recare altro disturbo.» sorrisi e mi allontanai.

«Vuoi scappare? Perchè?»

«Non posso restare qui.»

aprì la porta e prima di uscire sentì Christopher dire «Non scappare dalla felicità.»

Chiusi la porta e restai con lo sguardo basso.

«Notte pre-nozze?»

Alzai subito lo sguardo verso la voce, rimasi a bocca aperta mentre lo guardavo salire le scale.

«Ian.» sussurrai.

«Quasi mamma.» rise. Una risata amara.

Scossi la testa. «No.» ormai era di fronte a me.

Il mio cuore batteva fortissimo.

«No, cosa?» mi chiese.

Feci un sospiro e parlai. «Non mi sposo.»

Mi sentivo più leggera dopo quell'affermazione.

Alzai lo sguardo per vedere la sua espressione.

Aveva gli occhi sgranati, mi prese per un braccio e mi portò in camera sua, chiuse la porta e iniziò a parlare nervosamente.

«Non.. Che vuol dire che non ti sposi?»

Abbassai lo sguardo e mi lasciai scappare un sorriso. «Ho parlato con tuo padre.»

«Quindi.. Non ti sposi.» ridacchiai.

«Non era quello che volevi?» Lo presi in giro.

Lui si avvivinò a me e prese tra le mani il mio viso. «Perchè?»

«Non potevo. Ho fatto troppi sbagli. E a questo non ci sarebbe stato rimedio. Quindi ho preso la mia decisione, domani me ne vado.» mi si spezzò il cuore a dire quelle parole. E notando l'espressione nel suo volto si spezzò anche il suo.

«No.. Non puoi.» le sue mani stavano tremando.

«Keira, non scappare da me proprio ora.» disse con voce rotta.

I miei occhi si riempirono di lacrime.

«Non ora che ti ho trovata, ti prego.» sussurrò.

Lo guardai negli occhi. Ma abbassai subito il mio sguardo non riuscendo a reggere il suo.

Mi prese per il mento, alzandomi il viso e poggiò le sue labbra sulle mie.

Sentì subito una fitta nello stomaco.

Misi una mano dietro la testa e lo baciai. Avevo dimenticato tutto, c'era solo lui, ora.

Dopo un po' si staccò da me e disse.

«Non andare via. Non ora.»

Mi baciò ancora e ancora. Era la sensazione più bella che avessi provato in tutta la mia vita.

Stavo rivivendo nella mia testa tutti i momenti passati da quando lo avevo conosciuto, fino ad ora e un sorriso apparì sulle mie labbra.

Mi poggiò sul suo letto e si tolse la maglietta facendo lo stesso con la mia, si impossessò del mio collo mentre le mie mani finirono sul bottone del suoi jeans, giocai un po' per poi toglierglielo.

«Non lasciarmi.» sussurrò.

Eravamo ormai nudi. Era la cosa più bella che avessi mai visto. Avrei voluto guardarlo per sempre. Non riuscivo a staccare lo sguardo dalle sue labbra, dai suoi occhi, dalle sue spalle alla quale mi attaccai mentre mi rendeva sua.

La notte più bella di tutta la mia vita.

Eravamo abbracciati, avvolti dal buio totale.

Non credo sarei riuscita a chiudere occhio.

Mi aveva chiesto di non andarmene. Ma come avrei potuto restare lí?

«Dormi?» chiesi.

«No.» rispose dopo qualche secondo.

Sospirai.

«Sei pentita?»

«Come potrei?»

Mi prese per i fianchi e mi trinse a sè.

«Sei convinta ad andare via?»

«Non lo so.» dissi sincera.

«Ti amo.» sussurrò.

Rimasi senza fiato. Ma non potei fare a meno di sorridere.

«Non ho mai amato nessuna donna in vita mia. Non mi sono mai sentito così. Credo di essere completo con te e credo che non potrei esserlo con nessun'altra. Se tu te ne andrai mi mancherà sempre quella parte che mi renderebbe vivo. Quindi te lo chiedo con tutto me stesso. Se mi ami anche tu, non scappare da me.»

Poggiai le dita sulle sue labbra sfiorandole. Successivamente tolsi le dita e lo baciai.

«Ti amo, Ian.»

Okok, non so cosa sia uscito fuori. Avevo un'idea in testa, come sempre, ma scrivendola ho cambiato un milione di volte. Non so se vi piaccia o no, ma questo è l'ultimo capitolo. (Io spero di si)
Beh, basta. Leggete e lasciatemi un commento.
Un bacio grandissimo.

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