Era passata un'altra settimana. Tra 3 giorni sarei diventata la moglie di Christopher. Mi veniva da piangere, ero una stupida. Stavo rovinando la mia vita, avrei voluto solo essere felice e invece mi ritrovo qui. Da sola in questa stanza a pensare allo sbaglio più grosso di tutta la mia vita, non pensavo ad Adam nè al fatto di essere scappata da casa mia, da sola. Pensavo al fatto che stavo per sposare un uomo mentre mi ero innamorata di un altro, suo figlio. Come era potuto succede? Da quando avevo perso il controllo? Non mi ero mai sentita così, forse perchè non mi ero mai trovata in una situazione del genere. Chi potrebbe trovarsi in una situazione del genere? Soltanto io.
Non so che fare, fra tre giorni mi sposo e non so cosa fare. Dovrei essere felice, invece sono qui, seduta sul letto con le lacrime agli occhi chiedendomi come sia potuto succedere tutto questo.
Perchè a me? Ripensando alla mia vita non vedo uno spiraglio di felicità da nessuna parte.
Non voglio sposarlo. Non posso sopportare di vedere Ian e di trattarlo come se niente fosse, come se non lo amassi, come se non pensassi sempre a lui, a quelle labbra che vorrei toccare con tutta me stessa. Non potevo farlo.
Una lacrima mi sfuggì. Allora qual era l'alternativa? Non c'era un'alternativa, era troppo tardi. Troppo tardi per i ripensamenti. Troppo tardi per piangermi addosso.
Ero stata io a creare tutto questo casino e sarei stata io a pagarne le conseguenze. Lui si sarebbe dimenticato di me trovando una brava ragazza e sicuramente meno stupida di me.
Mi asciugai le lacrime e mi misi sotto le coperte.
"Non voglio rovinare tutto." e alla fine l'ho fatto io.«Victoria, finalmente.»
Era appena arrivata, non avevo voluto che venisse nessuno, neanche i miei genitori. Solo lei.
Avevo bisogno di lei.
Il giorno successivo sarebbe stato il grande giorno. Era tutto pronto, tranne me.
Ma non lo sarei mai stata, quindi, andava bene così.
Ian mi ignorava, come se non mi conoscesse. Mi trattava come una quasi estranea, non avevamo più avuto contatti.
Credo avesse preso la decisione di lasciarmi andare, si era arreso e aveva fatto bene. Era la decisione migliore anche se mi sentivo bruciare dentro al pensiero.
Lui non era mio, non lo era mai stato e non lo sarebbe mai stato.
«KEIRA.» mi urlò Vic.
«Sono le 19. Vatti a cambiare stasera si esce.» la guardai sconvolta.
«E dove dovremmo andare.» chiesi.
«Domani ti sposi, no? Beh, tutti hanno diritto ad un po' di baldoria prima del proprio matrimonio.»
«Sei impazzita? Non se ne parla Vic.»
«Eddai, farlo per me. Voglio vederti sorridere, voglio che tu ti diverta. Da quand'è che non lo fai?» già, da quando?
«Troppo tempo, quindi muovi il culo che usciamo.» continuò ed io non mi opposi, andai in camera mia, presi un vestito bianco con le spalline sottili e dei ricami in pizzo neri, misi i tacchi e mi truccai, un po' di matita e di mascara. Scesci le scale dove trovai Victoria che abbracciava Ian, mentre lui le chiedeva come stava. Lo ammetto, in quel momento ebbi una fitta al cuore.
Appena mi videro si staccarono e Ian iniziò a fissarmi, mi faceva sentire a disagio.
«Oh, sei pronta? Bene allora andiamo.»
io annuì e mi avvicina alla porta seguita da lei.
«Ian, noi andiamo. Ci vediamo domani..» si girò verso di lui e aggiunse «al matrimonio.»
«Ciao.» disse lui a voce bassa.
«Sta uno schifo. Hai visto la faccia che ha fatto quando ho nominato il matrimonio?» non risposi e lei continuò «E come ti guardava appena ti ha visto?»
Non risposi ed entrai in macchina seguita da lei.
«È davvero innamorato.»
«Basta.» quasi urlai.
Victoria si giró verso di me e mi guardò spaventata.
Le lacrime volevano uscire, ed io ero stanca di trattenerle.
«Pensi che io non stia male? Pensi che non mi odi già abbastanza? Pensi che non sappia di essere una stupida? O che io non lo ami?» scoppiai a piangere.
«Sono stanca di me. Della mia stupidità, del mio essere.. me.» mi asciugai una lacrima mentre Victoria mi guardava senza dire niente, per lasciarmi sfogare, quindi continuai.
«Quando Adam mi ha tradito mi è caduto il mondo addosso. Ho accettato la proposta di Christopher, mi sono detta "perché no? cos'ho da perdere?" niente, non avevo niente da perdere, avrei potuto sperare di essere felice un giorno. Ma ora sto peggio di prima, non sono felice e so che non lo sarò mai. E ora alla domanda "Cos'ho da perdere?" non risponderei più "niente" ma "Ian".» Vic mi abbracciò ed io continuai a piangere.
«Kei. Non sposarti. Sei ancora in tempo.»
«Invece no, è ormai tutto pronto. Non posso fare questo a Christopher.»
«Però puoi fare questo a te stessa?» non risposi e lei sospirò.
«Vieni, andiamo a farci un girò.»
Eravamo in un locale calmo, non c'era quasi nessuno. Ci sedemmo in un tavolino e Vic iniziò a parlare.
«So quello che hai passato, nessuno ti conosce meglio di me. Non sei stupida, ti sei semplicemente trovata in una situazione grande il triplo di te. Ma non è tutto finito. Non buttarti giù così. Puoi cambiare idea, Christopher capirà, o forse ha già capito. Se ti sposassi cos'avresti da perdere? Ian e la speranza di essere davvero felice con un uomo che ti ama davvero e che non vede nient'altro che te. E se non ti sposassi invece, cos'avresti da perdere?»
Abbassai lo sguardo. Se non mi sposassi cos'avrei da perdere?
Bussai piano sperando che abbia sentito.
Sentì la chiave scattare e la porta aprirsi.
«Keira.» disse un po' dubbioso.
Sospirai.
«Christopher.. Possiamo parlare?»
Scusatemi tantissimo per il ritardo, ma siamo giunte ormai alla fine. Quindi non dovrete aspettare molto.
Spero vi piaccia, un bacio.
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Ricomincio da me
RomanceKeira, rimasta delusa dalla sua ultima relazione con Adam decide di non avere più delusioni, promette a se stessa di non innamorarsi, di cambiare vita e quindi di sposare Christopher, un uomo molto più vecchio di lei. Una relazione senza sentimenti...