«Dai, Kei sbrigati.» Dio, ma dove ho messo il telefono? Ero in ritardo e Vic mi stava urlando dal piano di sotto da dieci minuti. «Avanti, Ian sta aspettando in macchina.» Cavolo, stupido telefono. Ah, eccolo, finalmente. Lo ficcai in borsa e cominciai a correre «Eccomi, eccomi. Scusa.» «Su, fa niente, andiamo.» entrammo in macchina e Ian mi guardò storto, io gli feci un piccolo sorriso prima che lui partì. Stavamo andando a cercare l'abito da sposa, ero così agitata e di certo Ian non mi era d'aiuto, non capisco, perchè doveva esserci anche lui? Uffa, mi avrebbe messa a disagio, doppio uffa.
«Allora, hai idea di come vuoi l'abito?» ci pensai un attimo e poi feci segno di no. In realtà non c'avevo proprio pensato, avrei provato abiti fino a trovare quello giusto.
«Sei di molte parole, eh?» scherzò Victoria. La guardai e poi sorrisi «Scusami, sono in ansia.» ed era assolutamente vero, non so cosa avrei provato a vedermi in abito da sposa. «Beh, è normale. Ma non preoccuparti, sarai bellissima.» mi fece un gran sorriso e mi abbracciò, la strinsi forte a me. Oh, Vicky, cosa sto facendo?
Entrammo nell'Atelier e fummo accolti da una donna alta e robusta. «Salve, io sono Karen, chi è la sposa?» domandò con un sorriso cordiale. Mi feci subito avanti «Sono io, mi chiamo Keira» sorrisi
«Mentre loro sono i testimoni.» indicai i due dietro di me. «Perfetto, allora seguitemi, hai già in mente qualche modello che vuoi provare?» «Oh, nono, nessuna idea in particolare.» lei mi studiò un attimo e poi disse «Va bene, vieni con me, voi potete aspettare qui.» mi portò in una saletta e mi fece aspettare lì finché non arrivò con alcuni abiti. «Cominciamo con questi, poi in caso vado a cercarne altri.»
Provai il primo abito, era ampio, con lo scollo a cuore e la parte di sopra era ricoperta di swarovski. Era bellissimo, ma non mi convinceva, era.. Troppo. Decisi comunque di mostrarlo a Ian e Vicky, così uscì da quella saletta e andai da loro. Appena mi viderò rimasero a bocca aperta,
«Sei stupenda.» disse Victoria, «Ma è troppo.. Esagerato per te.» sorrisi, «Si, lo penso anche io.» così mi rivolsi a Karen «Vorrei qualcosa di più semplice» lei annuì e mi riportò nella saletta e mi fece provare un abito stretto fino ai fianchi, senza spalline, con alcuni diamanti che partivano da un lato e scendevano dall'altro. Bellissimo, come il primo, ma bocciato, da tutti. Provai altri abiti, ampi, stretti, a sirena, con fiocchi, fiori, diamanti, ma nessuno di quelli mi colpì, nessuno di quelli era il mio abito. Mi stavo demoralizzando, non lo avrei mai trovato. Karen arrivò con altri abiti, li osservai e scelsi di indossarne uno a sirena, senza spalline e con lo scollo a cuore, aveva alcuni ricami che lo facevano sembrare davvero delicato e dietro aveva una coda lunghissima, lo provai e mi guardai allo specchio, «Wow.» esclamai. Uscì subito da lì per mostrarlo agli altri, arrivai nella stranza dove stavano aspettando, ma c'era solo Ian, con le braccia poggiate sulle gambe e lo sguardo basso. «Dov'è Victoria?» lui alzò la testa di scatto accorgendosi di me solo in quel momento «È andata a fare un giro per il negozio.» si fermò a guardarmi solo in quel momento, mi guardò negli occhi e iniziò a parlare «Sei..» «Oddio, Kei, sei perfetta.» mi girai verso Vic che era appena tornata e mi guardava con gli occhi lucidi e un sorriso a trentadue denti, che ricambiai, «È lui.» lei iniziò a saltellare e venne ad abbracciarmi.
Entrammo in casa e andammo verso il salotto, ma Ian ci fermò parlando «Ascoltate ragazze, io stasera esco con alcuni amici e mi chiedevo se per caso voleste venire con noi,» si rivolse a me «così festeggiamo.» io e Victoria ci guardammo per qualche istante per poi voltarci verso Ian ed esclamare all'unisono «Certo che si.» «Va bene, allora usciamo alle 21. Non fate tardi.» detto questo ci lasciò lì e salì velocemente le scale per sparire di sopra.
Vic mi prese da un braccio e mi avvicinò a se per poi dirmi in un orecchio «Prima ti guardava come se fossi la cosa più bella che avesse mai visto.» fece un sorrisetto malizioso e si diresse in cucina, «Tu sei pazza.» urlai per farmi sentire. «E tu sei stupida.» disse ridendo.
Entrai nella vasca, avevo bisogno di un bagno rilassante, restai per un'ora dentro quella schiuma persa nei miei pensieri. Quando uscì dal bagno avvolta nell'asciugamano, trovai Ian davanti la porta di camera sua che mi guardava sorridendo «Dejà-vu» disse. Abbassai lo sguardo diventando tutta rossa e nascondendo un sorriso. Lui rise andando di sotto ed io entrai in camera mia ancora imbarazzata.
Ok, dovevo scegliere cosa indossare per quella sera, aprì l'armadio e iniziai a togliere fuori un sacco di vestiti scartandoli tutti. Andiamo Keira, un vestito vale l'altro, perchè ci tieni così tanto?
Stupida vocina. Stai zitta. Trovai un vestitino blu notte, corto e senza spalline, stretto in vita e più largo sotto, fino a sopra il ginocchio. Lo indossai e iniziai a truccarmi, misi un paio di scarpe con il tacco nere. Le indossai e scesi di sotto dopo aver preso la borsa.
Ciao a tutte/i. Scusatemi per il ritardo e per il capitolo cortissimo, mi vergogno tantissimo, ma ci tenevo comunque ad aggiornare e mi metto subito al lavoro per un altro capitolo, mi farò perdonare, giuro.
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Ricomincio da me
RomanceKeira, rimasta delusa dalla sua ultima relazione con Adam decide di non avere più delusioni, promette a se stessa di non innamorarsi, di cambiare vita e quindi di sposare Christopher, un uomo molto più vecchio di lei. Una relazione senza sentimenti...