▶Chapter 10

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Mi trovavo ormai piazzata di fronte alla coppia in quel salotto, ma Liam non ancora. Zayn sembrava abbagliato da quel mazzo di fiori tanto maestoso, Jas invece, lo era un po' meno.

Era stranamente tesa. Preoccupata, sembrava si stesse preparando al peggio.

Si appoggiava sullo schienale del divano con le mani che stringevano così violentemente quella ruvida pelle tanto da avere le nocche bianche.

E di lì iniziai a dubitare, sospettare. Quella sua improvvisa reazione di panico ed imbarazzo mi turbarono quanto infastidirono.

Che davvero sarebbe successo il peggio?!

Finalmente entrò anche Liam nella camera e Jasmine si girò dando le spalle con le braccia incrociate sul suo petto. Potevo percepire il suo respiro irregolare e strozzato che andavano a ritmo con la sua spalla che balzava.

Zayn non notava niente di strano, mentre io osservavo con acuta malizia tutto quello che accadeva lì, dentro quel salotto.

Liam si avvicinò gioiosamente a Zayn porgendogli la mano, ma conservando nonostante tutto, quella sua punta di tensione. Presi tra le mani quel mazzo di rose e lo appoggiai sul tavolo, riempiendo un vaso per poterle inserire.

Arrivò il momento di Jasmine. Doveva presentarsi ma ancora non si girava.

Allungava le braccia verso terra, chiudendole ferocemente e formando come dei piccoli pugni che sfregavano contro la stoffa di quel divano. Abbassò la sua testa non appena sentii la mia voce che la richiamava all'attenzione ed io inconsciamente guardai Zayn in confusione.

Il suo ragazzo la osservava stranita, senza darsi una spiegazione valida a quel suo comportamento assurdo, cercando di studiare ogni minimo comportamento.

Intervenne Liam dolcemente rimanendo anche lui confuso da quell'atteggiamento. Le porse la mano nonostante lei gli rivolgesse le spalle, rompendo il silenzio in maniera ironica.

<< Beh, non pensavo di essere così brutto!>>

Il giovane ospite si grattava la nuca sentendosi fuori luogo, mentre Zayn la spronava a girarsi.

Incrociai le braccia arricciando maliziosamente e seriamente i miei occhi indirizzandoli verso la mia coinquilina.

<< Ma che stai facendo?!>> sibilò Zayn nell'orecchio della sua ragazza prendendola per il braccio.

E lì si girò.

Si girò con gli occhi rossi pieni di lacrime che rigavano il suo viso segnato dalla disperazione.

Liam sbiancò.

Dalle mani caddero le chiavi della sua Lamborghini, facendole echeggiare per terra.

La sua bocca semiaperta e tremante mi preoccupavano meno rispetto ai suoi occhi pieni di lacrime che cercava di nascondere.

<< T-tu... J-jas!>>

Sibilò. Jas?!

Non mi sembrava vero. Neanche Zayn la chiamava così.

Solo io avevo il suo consenso, Jas era un mio diritto. Era un modo speciale di chiamarla, diverso dal solito... e Liam lo sapeva.

Il mio cuore sembrava dovesse esplodere dinanzi a quella scena a cui stava assistendo. Schiarii la mia voce con qualche colpo di tosse volendo nascondere del tutto non solo la mia interminabile ira ma anche la mia sofferenza.

<< Allora?! Che sta succedendo qui?!>>

La mia voce suonava afflitta, ma vendicativa al tempo stesso.

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