MAX.

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Rachel era una ragazza di 20 anni. Aveva i capelli lunghi, castani. Gli occhi color ambra, sembrava che avesse delle pagliuzze dorate dentro gli occhi e quando guardava qualcosa che le piaceva davvero gli occhi le brillavano come la neve al sole, che assomiglia a tanti piccoli diamanti. Quando Rachel guardava Max gli occhi le brillavano.
Max era un ragazzo di 23 anni, era alto, aveva i capelli neri e gli occhi verde scuro, a volte sembravano quasi neri. Rachel l'aveva conosciuto al liceo, quando era uno che pensava solo al calcio, all'alcol e a portarsi a letto più ragazze possibili. Rachel sapeva che era un ragazzo difficile, ma si era innamorata e voleva provare a cambiarlo. Si era illusa. Max sicuramente le voleva bene, ma la tradiva e Rachel lo sapeva. Stavano insieme da tre anni, lei gli aveva dato una casa, l'aveva aiutato a trovare un piccolo lavoro in un bar, gli aveva dato tutto l'amore che poteva. Era stanca di essere continuamente tradita, voleva cercare di avere pazienza, ma era sempre più difficile.
Era una mattina di inverno. Un lunedì. Fuori stava iniziando a nevicare forte.
"Vado a lavorare un po' prima oggi, c'è molta meno gente a causa della neve e c'è bisogno che vada lì subito" disse Max.
"Va bene, ricordati il pranzo, te l'ho già preparato, è nel frigo" disse dolcemente Rachel.
"Grazie tesoro" disse Max baciandola.
Rachel lo guardò uscire e lo salutò dalla finestra con la mano. Poi si preparò per andare all'università.
Percorse la solita strada. Lei e Max vivevano in un paese piccolo, a lei piaceva, ma sperava di poter andare a vivere in una grande città un giorno e scrivere per un giornale importante. Passò davanti al tabaccaio ancora chiuso, al negozio di giocattoli che era lì da quando Rachel era piccola, il bar con le finestre in vetro e le pareti color rosa antico. Arrivò all'università alle 7.30 precise.
"Ehi Rachel" le disse Rob andandole incontro. Rob era il suo migliore amico, anzi era di più, era quasi come un fratello per lei. Si conoscevano da una vita. Aveva gli occhi azzurri e i capelli biondissimi, quasi bianchi.
Rachel lo abbracciò.
"Come va con Max?" Gli chiese.
"Come al solito" disse lei, cercando di sorridere.
"Non so come fai a stare con uno come lui, meriti di meglio" le disse lui.
Lei abbassò gli occhi, lui sorrise e la prese per mano.
"Dai andiamo" le disse lui.
Rachel e Rob entrarono insieme.
L'università era stato un ospedale, poi dopo la seconda guerra mondiale era diventata un'università. I corridoi erano larghi, sui soffitti c'erano dei dipinti, alcuni erano ancora interi altri erano mezzo scrostati. Le pareti erano piene di scritte fatte con il pennarello indelebile, per lo più erano scritte come "ti amo" o "non ci lasceremo mai". Rachel entrò nell'aula di lettere. Voleva diventare una giornalista. Quando uscì dopo la lezione si trovò un messaggio di Max.
<< stasera non torno a casa >>
Lei gli rispose subito
<< perché? Come non torni? Quando vuoi tornare? >>
Lui visualizzò e non rispose.

L'amore scappa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora