AMORE.

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"Mi dispiace tanto ma cosa c'entra con me?" chiese Rachel dolcemente.
"Beh...Max è uscito di galera."
"Allora?"
"Allora devo raccontarti un'altra cosa."
"Va bene."
"No. Non qui...vieni a casa mia?"
"D'accordo." disse Rachel.
I due si alzarono, e si diressero verso la parte opposta si notre dame. Camminarono per una buona mezz'ora, guardarono i negozi, scattorno foro di ogni cosa, risero insieme a si tennero per mano.
Rachel dimenticò tutto il male che gli aveva fatto Max, dimenticò Rob, Lilly, dimenticò la relazione appena nata e già finita con San.
Max su dimenticò di Adam, di Katy, del poliziotto che era e di tutto il resto.
Entrambi sapevano che non sarebbe durato, ma quella passeggiata volevano godersela fino in fondo.
Arrivarono a casa di Max.
Rachel accarezzò il cane e si sedette sul divano, Max la guardò e sorrise.
"Allora?"
"È difficile..."
Rachel lo interruppe, si alzò e lo baciò. Lui la tenne tra le braccia e respirò il suo profumo.
Rachel stava bene e non aveva più voglia di sentire quello che Max aveva da dirle. Lei iniziò a slacciargli i pantaloni. Lui si tirò indietro e lei lo seguì. Lui rise e le sfilò il telefono dalla tasca poi si alzò e andò nella camera da letto, lei lo seguì e provò a riprendersi il telefono, lui lo tirava sempre un po' più indietro finché lei si stese sopra di lui, Max le accarezzò i capelli
" hai visto che mi sei corsa dietro?" lei disse ridendo sventolandole il telefono davanti.
"Stavo correndo dietro al telefono" disse lei sorridendo.
Lui si tirò ancora un po' indietro e lei lo baciò. Poi all'improvviso lui le prese la mano e la fermò.
"No, devo parlarti per favore."
Rachel non l'aveva mai visto così preoccupato. Si tirò indietro.
"Dimmi." gli disse dolcemente, intuiva che c'era qualcosa di brutto e non voleva più interromperlo. Lui iniziò a raccontare.

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