capitolo 13

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Il tempo sembrò passare lentamente e, non so come, arrivò il giorno della festa che Drake aveva organizzato.
L'idea di questa festa mi terrorizzava, ci sarebbero state creature di ogni tipo (ormai mi ero abituata ai ghoul, folletti, goblin, licantropi e arpie della casa) ma ciò che mi preoccupava di più era di stare da sola con loro. Alina non poteva stare con me perché doveva svolgere il suo lavoro di cameriera e Drake non mi sarebbe stato accanto, ne avevo quasi la certezza.
È dalla sera del bacio che mi tiene le distanze e le rare volte che lo vedevo mi sembrava freddo. Non mi aiutò più con lo studio e ne rimasi ferita, che avevo fatto di male? Possibile che il bacio lo avesse sconvolto fino a quel punto?
Mi mancava averlo vicino.
Mi mancavano le nostre lezioni.
Mi mancava la sua voce e il modo in cui mi guardava.
Mi mancava tutto di lui.
Alina mi preparò per la festa, facendomi indossare un aderentissimo ed elegantissimo abito color oro che seguiva perfettamente le mie curve, aderendo come un guanto (come se volesse creare un contrasto con i miei capelli). Mi acconcio' i capelli in elaborate onde che scivolavarono lungo la schiena, e mi pose al collo un bellissimo girocollo in oro bianco filigranato. Ero veramente molto elegante e splendida. Per un momento sperai di piacere a Drake vestita così.
- Vedrai che andrà tutto bene - disse Alina cercando di incoraggiarmi - ti divertirai -
- Mah... per me sarà una noia..- mormorai senza entusiasmo. L'idea di starmene in un angolo mentre creature di ogni tipo mi studiavano non mi alletto'.
Alina non riuscì a trattenere una risata - anche la signorina Lucy odiava queste feste ma si sforzava per amore del Conte. Lui organizza queste serate per crearsi delle alleanze -
Osservai Alina incuriosita - delle alleanze? E per cosa? -
- In caso di guerre - mi spiegò lei -spesso si scatenano delle battaglie per il territorio oppure per delle offese subite... basta un niente per scatenare un conflitto-
- Capisco -
- Molte creature vengono da altri continenti - disse allegramente Alina - molti vengono da Oriente come Miyuki, sono così particolari e misteriosi. Poi le vedrai con i tuoi occhi! -
- Interessante - sboffonchiai per niente incuriosita. Speravo solo che finisse il prima possibile.
Quando fui pronta uscii dalla stanza e mi recai nel salone sottostante. I primi ospiti erano già arrivati, li sentivo vociferare in tono entusiasta.
Li osservai per capire che creature fossero; avevano delle vesti molto belle ed eleganti dai colori sgargianti, se non mi sbagliavo si chiamavano kimono. Alla prima occhiata, dedussi che dovevano essere di specie diverse: alcuni avevano capelli argentati e occhi rossi, altri i capelli corvini e occhi dorati e così via. L'unica cosa che li accumunava era la loro straordinaria e inumana bellezza.
Drake era a parlare con loro. Alla sua vista trasalii. Era davvero splendido, indossava un frac nero e teneva i lunghi capelli azzurri nella solita treccia appoggiata sulla spalla. Il mio cuore perse dei battiti mentre le guance andarono in fiamme. Era più bello del solito.
Appena scesi le scale, Drake si voltò verso di me e mi venne incontro sorridendo.
- Eccoti qui - disse porgendomi la mano - vieni, ti voglio presentare agli altri -
Ero sbalordita, era tornato il solito Drake. Fu come se quella settimana non mi avesse mai ignorato.
Presi la sua mano e lo seguii, ancora basita da questo suo voltafaccia.
- Signori - annunciò Drake - vi presento Luna, la mia nuova ospite -
Questi mi osservarono sbalorditi, quasi increduli mentre sbiancarono di colpo. Sembrava che avessero visto un fantasma.
Non capivo, perché ogni mostro che incontravo mi guarda sempre così? Non riuscivo a spiegarmelo.
- Vi ho parlato di lei per lettera- disse Drake con aria falsamente tranquilla - ricordate? -
- Ehm... si - disse una di questi - piacere di conoscerti Luna. Io sono Akiho, capo del clan delle kitsune-
- Piacere mio - risposi.
Akiho era veramente bella. Aveva lunghi capelli bianchi come la neve, il viso aveva una forma affilata e occhi dorati ravvicinati, sopracciglia sottili e zigomi alti. Indossava un kimono rosso dai fiori arancioni.
Il ragazzo e la ragazza,Yusuke e Hime, erano anche loro delle kitsune (anche se erano esemplari molto più giovani di Akiho). Entrambi avevano l'aspetto di due sedicenni.
La serata proseguì così, Drake mi accompagnò dai vari ospiti per presentarmi. Lì per lì mi osservavano tutti sbigottiti ma poi si presentarono calorosi. Oltre alle kitsune c'erano anche dei nekomata, sirene, goblin, leviatani, vampiri, licantropi, fate ed elfi.
Non capivo il motivo della loro sorpresa, forse era perché ero umana (ma non credo che dipendesse da questo visto chelo era anche la moglie di Drake) o forse erano i miei capelli.
Drake non mi lasciò per un secondo, mi tenne sempre vicino a sé, cingendomi teneramente il fianco con la mano. La cosa mi rese incredibilmente felice.
- Drake -sentiamo chiamare all'improvviso.
Ci voltiamo verso la voce. Una bellissima ragazza si stava avvicinando a noi.
Aveva lunghissimi capelli corvini raccolti in un'acconciatura elaborata, occhi blu come il mare ed un fisico seducente. Indossava un vestitino azzurro molto sexy tempestato di perline e camminava facendo ondeggiare i fianchi con movimenti seducenti. Era di una bellezza mozzafiato, di quelle che ti fanno abbassare l'autostima. Mi sentivo bruttissima di fronte a lei.
- Lorelei - disse Drake quasi allarmato - ci... ci sei anche tu a quanto pare -
Lorelei assunse un'espressione imbronciata che la rese ancora più adorabile - non sei felice di vedermi? Sono secoli che non ci vediamo -
- Sai come la penso - disse freddamente Drake.
Sudai freddo, possibile che aveva dei trascorsi con lei? La cosa mi parve molto probabile. Bastava notare il modo in cui lo guardava per capire che non gli era indifferente, anzi...
- Bah...sei noioso come sempre- sbuffò la giovane,notandomi solo in quel momento. Lorelei mi osservò sbigottita - non... non è possibile! Tu non dovresti essere qui, sei morta un secolo fà -
Nel salone calo' il gelo. Lo sguardo di Drake si fece di ghiaccio mentre tutti i presenti ci osservarono attoniti.
- Co... cosa? - le domandai perplessa.
- Lorelei, lei è Luna - sussurrò Drake con un filo di voce - non è chi pensi tu -
- Ma è impossibile! - insiste' Lorelei - è identica a lei! -
- Di cosa sta parlando, Drake? - domandai con un filo di voce al vampiro, sempre più pallido.
- Non lo sai? - mi domandò Lorelei - non te lo hanno mai detto? -
- Lorelei... - la supplicò Drake.
- Sei uguale identica a Lucy - disse Lorelei - a parte i capelli, i suoi erano castani... ma per il resto siete uguali!  - poi si rivolse a Drake - non è che ti sei servito dei poteri di Miyuki? -
Non prestai più attenzione alla conversazione, mi sembrava di stare in una bolla isolata da tutti. Mi sembrò di sentire la terra tremarmi da sotto i piedi.
Non riuscivo a credere alle parole di Lorelei eppure sentivo che era vero, le occhiate che ricevevo dai mostri quando mi vedevano per la prima volta ne erano una prova.
Mi allontanai da Drake mentre una sorta di rabbia stava prendendo possesso di me - lasciami -
- Luna, ti prego... non è come pensi... - disse Drake quasi implorante cercando di prendermi per mano.
La scansai subito con uno schiaffo, allontanandomi da tutti loro.
Salii le scale di corsa mentre le parole di Lorelei e Drake mi risuonavano nella mente.
darmi le risposte che cercavo.
"Non è che ti sei servito dei poteri di Miyuki?"
" Ha dei grandi poteri necromantici e sciamanici"
Solo una persona era in grado di darmi le risposte che cercavo.

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