capitolo 12

6K 301 1
                                    

Alla fine non riuscii ad addormentarmi. Passai l'intera notte in bianco a ripensare al bacio che c'era stato tra me e Drake.
Mi sentivo in estasi per quel bacio che stava per diventare qualcosa di più se lui non si fosse tirato indietro. Da un lato lo capivo ma dall'altra ne ero ferita e delusa, significava che era ancora innamorato della moglie e che non avevo molte chance con lui.
Nonostante fosse la prima volta che lo baciavo, ebbi come la sensazione di averlo baciato da sempre e che i suoi baci mi fossero mancati. Forse era una mia fantasia causata dalla mancanza di sonno, anche se non era la prima volta ad avevo sensazioni del genere.
Da quando l'ho conosciuto ho avuto subito familiarità con lui, come se lo conoscessi da sempre e, nonostante fosse un vampiro non mi ha mai spaventato stare accanto a lui da sola. Una persona normale dovrebbe avere paura di stare in una casa piena di mostri eppure mi ci trovo a mio agio, come se fosse normale per me stare con loro.
Anche Alina, Claus, perfino Miyuki... mi sembrava di conoscerli da sempre.
Non riuscivo a capire. Che mi fossi legata a loro fino ad avere quell'impressione?
Quando arrivo' Alina come ogni mattina per prepararmi, si stupì nel trovarmi davanti allo specchio a pettinarmi.
- Buongiorno, come siamo mattinieri - esclamò stupita, poi mi guardò meglio - mamma mia che occhi! Ma hai dormito?!? -
- Non avevo sonno... - biascicai lentamente.
- Non va bene - fece Alina - hai bisogno di dormire! Ora dovrò fare una faticaccia per renderti presentabile! - poi guardò il letto, osservando con approvazione il vestito azzurro che avevo tirato fuori - almeno hai preparato il vestito -
Mi aiutò a infilare il bellissimo abito azzurro che avevo preparato e cercò di porre rimedio alle mie occhiaie.
- Senti, Alina - dissi esitante - ci sono delle cose che volevo chiederti -
- Dimmi pure - disse lei mentre picchiettava con una spugnetta il correttore per sistemarmi le occhiaie.
- C'è un posto dove i muri non hanno le orecchie? - domandai - è una cosa seria e non voglio che ci possano origliare -
Alina si interruppe e mi osservò sospettosa - di cosa si tratta? -
- Esiste o no un posto del genere? -
Alina sospirò - il giardino. Molte creature della casa non possono esporsi al sole -
- Perfetto -
Una volta pronta ci recammo in giardino e ci sedemmo sotto un salice.
- Qui non possono ascoltare - disse Alina - di che si tratta? -
- Prima che comincio - dissi subito - promettimi che risponderai sinceramente a ogni mia domanda -
Alina divenne titubante - io non... -
- Resterà tra me e te - insistei - ti prego Alina, ho bisogno di sapere. Non posso continuare a vivere all'oscuro di molte cose... -
Alla fine, Alina fece un respiro profondo - ok, te lo prometto -
Le sorrisi caldamente- ti ringrazio -
Mi guardò seria - di cosa si tratta? Di Miyuki? Papà mi ha detto che l'hai conosciuta... -
- Anche - dissi cercando di mostrarmi sicura - in realtà volevo... volevo che mi parlassi della moglie di Drake -
Vidi gli occhi di Alina spalancarsi dalla sorpresa - e tu come sai di lei? -
- A Castelvania conosciamo la storia di come è nato il giorno del Sacrificio di Sangue, che l'avevano uccisa- le spiegai timidamente.
- Maledetti barbari... - sussurrò Alina con rabbia, chiudendo la mani in pugni - con la loro cattiveria hanno assassinato una donna innocente! E tutto perché era dalla nostra parte senza reputarci dei mostri... -
Presi le mani di Alina, incoraggiandola - raccontami di lei -
Lei sospirò - si chiamava Lucy ed era la persona più dolce e gentile che potessi incontrare. Quando il Conte ci trovo' era già sposato con lei e la cosa ci lasciò molto perplessi. Un vampiro che era sposato con un'umana - aggiunse vedendo il mio sguardo interrogativo - mai sentita una cosa del genere -
- Questa Lucy era umana? - chiesi sorpresa.
- Si - annuì Alina - tra l'altro non aveva la minima paura della natura di Drake né della nostra... un po' come te. Noi tutti adottammo maschere umane per non turbarla ed eravamo molto legati a lei. Era una persona d'animo gentile, sempre pronta ad aiutare il prossimo. E loro sfruttarono la sua indole altruista  per adescarla - il suo sguardo s'incupi' mentre il tono di voce divenne minaccioso - si servirono di un bambino per attirarla fuori dalla proprietà. Le fecero credere che fosse in pericolo, facendolo urlare e chiedere aiuto, e una volta che era lontana dalla casa la catturarono e la portarono con la forza in piazza dove la legarono a un palo e le diedero fuoco. Noi arrivammo troppo tardi. Non ci eravamo accorti in tempo di quello che stava succedendo -
Mi portai una mano alla bocca, sconcertata da tanto orrore. Ora capivo perché erano così fissati nel farmi avere qualcuno accanto mentre ero in giardino.
- Il  Conte perse la testa - continuò Alina - era profondamente legato alla moglie e, quando la vide al rogo, perse ogni tipo di lucidità, assumendo il suo aspetto reale e buttandosi fra le fiamme con la speranza di salvarla... le propose addirittura di trasformarla in una vampira pur di salvarle la vita, ma lei rifiutò e morì tra le sue braccia. Noi tutti eravamo pronti a radere al suolo il villaggio ma lui ci stupì tutti.
"Lucy non avrebbe mai voluto" furono le sue parole "e poi sarebbe troppo rapido e indolore" -
- Caspita... - sussurrai - e Miyuki? -
- Miyuki ne fu' sconvolta. Ancora adesso continua a restare in camera di Lucy rifiutandosi di uscire-
- Quella stanza chiusa a chiave era la camera di Lucy? - domandai sbigottita - ma non dormiva con Drake? In fondo erano sposati, no? -
Alina ridacchiò - a volte si... serviva più che altro come precauzione. È vero che Drake è un vampiro di almeno seicento anni, ma Lucy temeva che lui soffrisse nel mantenere il controllo e cercava di alleggerirgli il compito-
- Ed era così? -
- No, anzi - disse subito Alina - era veramente innamorato di lei e non aveva nessun problema di autocontrollo! Dalla sua morte non è più stato lo stesso, solo ora sta ricominciando a vivere. Tutto per merito tuo -
Aggrottai le sopracciglia -merito mio? -
- Quando ti scopri' nel bosco era come se qualcosa si fosse riacceso in lui. Era da un secolo che non vedevo il suo sguardo così vivo. Lo stesso vale per noi, ci stai aiutando ad affrontate il nostro lutto. Sei come una botta di vita per noi, una luce che ci sta tirando fuori dal buio che abbiamo vissuto fino ad ora-
- Non sapevo di essere tanto importante... - sussurrai commossa. Non immaginavo che mi fossero così legati.
- ora andiamo - disse Alina alzandosi mentre mi scoccò uno sguardo carico d'affetto - hai lezione con papà, sai quant'è pignolo sulla puntualità. E per quanto riguarda il discorso con prima, non farne parola con nessuno. Il Conte non vuole che ne parliamo-
-Te lo prometto- la rassicurai, lieta che si fosse aperta in quel modo con me.

La sposa del Vampiro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora