Un anno e mezzo dopo.

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Pov Louis:

È passato esattamente un anno e mezzo da quando abbiamo adottato Niall.
Io e Harry non potremmo essere più felici, il nostro piccolo dimostra ogni giorno sempre di più di essere un bambino pieno di valori fondamentali.
Siamo molto orgogliosi di come sta crescendo, ma ovviamente come ogni bambino ha anche lui i suoi momenti in cui non si comporta bene, ma questo è normale, mi ricordo ancora quante volte finivo sulle ginocchia di mio nonno per il mio brutto comportamento.
Diciamo che nell'ultimo periodo io ed Harry ci siamo divisi i ruoli, lui odia punire il nostro bambino per cui io sono l'incaricato speciale per quanto riguarda la sua disciplina.
Ovviamente questo non mi rende il "papà cattivo" che lo punisce e basta, poiché anch'io non sopporto vederlo piangere, per questo alterno momenti in cui giochiamo e scherziamo ad altri in cui purtroppo lo devo disciplinare.
E penso proprio che oggi sia uno di questi giorni.

Pov Niall:

Sto giocando tranquillamente a calcio con papà Louis, quando per sbaglio calcio la palla con troppa forza facendola schiantare contro la finestra del vicino che si rompe in mille pezzi.

Velocemente guardo la faccia di papà che sembra piuttosto arrabbiata e preoccupata.

"Niall vieni qui." Mi richiama con un tono serio, non me lo faccio ripetere due volte e lo raggiungo in fretta.
"Papi non l'ho fatto apposta" sussurro abbassando il mio sguardo.
"So bene che non l'hai fatto apposta, ma in qualsiasi caso abbiamo rotto la finestra del vicino, per cui tu ora vieni con me che andiamo a chiedergli scusa."
Lo guardo per un po' pensando se sta dicendo sul serio.
"Te lo scordi, non andrò mai da quel vecchietto scorbutico a chiedergli scusa" lo guardo deciso.
"Niall niente discussioni, hai rotto la finestra e quindi ora vai a chiedergli scusa, veloce." Parla con un tono deciso che non ammette repliche, ma non per questo mi demoralizzo.
"Assolutamente no!" Rispondo guardandolo con aria di sfida.
"Bene" mi prende velocemente dal polso e mi trascina verso la casa del vicino.
"Vaffanculo!" Lo sento fermarsi di colpo, cambia velocemente strada e si dirige verso casa afferrando il mio polso in una stretta più forte.
Io sto in silenzio, in cuor mio so di aver sbagliato, ma non lo ammetterò mai, sono troppo orgoglioso.

Papà mi piega sulle sue ginocchia senza dire una parola, mentre mi toglie i pantaloni e le mutandine per poi afferrare la spazzola.
Proprio qui mi blocco, lui non ha mai usato la spazzola con me, farà male? Credo proprio di sì.
"Papà no la spazzola no!" Lo supplico agitando le gambe, lui senza dire una parola mi tiene ben fermo con la mano libera mentre con l'altra inizia a colpirmi ripetutamente.

Smack-Smack-Smack-Smack-Smack-Smack-Smack-Smack-Smack-Smack

Siamo solo a 10 e sento già le lacrime che stanno per scendere, Louis mi sta sculacciando con rabbia, si sente dalla forza che mette in questi colpi.

"P-papi" sussurro facendomi scappare qualche lacrima.
Ancora, solo il rumore dei colpi forti e decisi, niente parole.

Smack-Smack-Smack-Smack-Smack-Smack-Smack-Smack-Smack-Smack-Smack-Smack-Smack-Smack-Smack

"Papà basta!" Urlo iniziando a piangere seriamente.
"Le ultime 5 contale se sbagli rincomincio" parla con tono severo.

Smack
"U-uno" sussurro sentendo le lacrime che scivolano lungo il mio viso
Smack
"D-due"
Smack
"T-tre" faccio un grosso respiro
Smack
"Q-Quattro" cerco di darmi forza
Smack
"C-cinque" ultimo colpo dato con più forza rispetto agli altri.

Non dico niente, cerco solo di riprendere il controllo ancora piegato sulle ginocchia di Lou.
"Alzati." Perdo del tutto il controllo e rincomincio a piangere, non mi piace quando parla con quel tono così freddo, in più sembra molto distaccato da me.
"S-scusa" sussurro, papà sembra cogliere così mi prende in braccio e mi stringe tra le sue braccia, mentre io affondo il mio viso nel suo petto.
"Tutto ok" risponde semplicemente accarezzandomi i capelli dolcemente.

Stiamo per un po' in questa posizione finché non riesco ad impedire alle lacrime di scendere.
Papà mi riveste prendendomi in braccio e portandomi dal vicino, a cui pongo le mie scuse.

In fretta arriva sera, così come l'ora di andare a dormire.
Lou mi porta in braccio nella mia camera, dove mi mette il pigiamino per poi rimboccarmi le coperte.
"Buonanotte monello" sussurra baciandomi la testa.
"Scusa per oggi papi, buonanotte" sussurro cadendo poi nel mondo dei sogni.
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Wow ho aggiornato prestissimo.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto
Tornerò molto presto con un nuovo aggiornamento.
Ps: Niall nella foto sopra è o non è la patata più dolce al mondo?
-un bacio 💋

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