capitolo 1

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Non posso dire di essere un ragazzo normale e posso scommettere che nessuno pensa il contrario.
Ho cominciato a combattere quando avevo sei anni.
Ero un bambino che invece di mangiare il gelato lo buttava a terra per farsi abbracciare da sua madre.
Ero un bambino pieno di sogni nel cassetto, volevo diventare un medico, mi è sempre piaciuto avere un contatto con le persone insomma...avete capito.
Quando avevo sei anni mia madre è andata via lasciando me e quel cretino di mio padre da soli.
È il mio peggior incubo, lo rivedo tutte le volte che chiudo gli occhi.

"THERESA COSA STAI FACENDO!" Urlò mio padre "me ne vado Nick, sono un problema in questa famiglia" disse mia madre mentre metteva la roba in valigia "TU NON..." "Mamma..." entrai e loro si girarono verso di me, mia madre si asciugò le lacrime e venne davanti a me "perchè non vai a dormire amore della mamma?" Disse girandosi verso mio padre "si Ometto perchè non vai a nanna che adesso papà arriva?" Io annuii e poi guardai la valigia sul letto "di chi è quella? È tua mamma? Perché Ci sono le tue cose dentro?" Lei abbassò lo sguardo "tesoro la mamma deve partire per un po' di giorni perchè ha del lavoro da sbrigare" io annuii "dai su vai a dormire" io la abbraccia e andai a sedermi sulle scale "NON PUOI FARE COSÌ THERESA! STAI LASCIANDO ME E IL BAMBINO!" "NON POSSO STARE QUI OK? SONO STANCA DI STARE CON TE! OCCUPATI DEL BAMBINO IO ME NE VADO" "THERESA NO TI PREGO" sentii la porta di casa aprirsi "Di ad Archer che gli voglio è gli vorrò sempre bene" per poi chiudersi, le lacrime cominciarono a scendere e io sentii i passi di mio padre che venivano verso le scale, corsi in camera mia e mi misi sotto le coperte.
La porta si aprì e mio padre si sdraiò vicino a me abbracciandomi "saremo solo noi due da adesso ometto...solo noi due" .

Da quel giorno non l'ho più vista ne sentita, mio padre non ha mai voluto dirmi il motivo della sua partenza e io non ho mai preteso niente da lui.
So come si sente, ha lasciato anche me , ma non posso mettermi nei suoi panni.
La donna per cui ha lottato con tutte le sue forze è andata via.

Dopo che mio padre è tornato dall'esercito la prima cosa che ha visto è stato il pancione di mia madre, era l'uomo più felice della terra.
Questa era la storia che mi raccontava tutte le sere e sentire la malinconia nella sua voce mi faceva venire in mente troppi ricordi, volevo dirgli che se voleva poteva raccontarmi un'altra storia, ma poi sorrideva, e vedere l'uomo che mi ha fatto da padre ma anche da madre sorridere faceva sparire il senso di vuoto che sentivo dentro di me.

Quella donna ha lasciato un vuoto dentro di me.
Un vuoto che nessuno riuscirà a riempire

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