L' infinito siamo io e te

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Una settimana dopo.....
Pov' s Martina
Finalmente stiamo ritornando a New York,non che mi sia dispiaciuto tutti questi viaggi!
Però adesso ci vorrebbe un po' di normalità.
Voglio rivedere i miei e in più rivedere Jenny e Ana,per non parlare delle altre.
Adesso che stiamo proprio scendendo ho capito che non sono più tornata come una semplice donna che ha delle cliniche e deve viaggiare ma adesso sono una moglie.
Signora Carter,mi chiamano.
Ryan è accanto a me mentre Alvin sta aiutando a mettere tutto in limousine.
Guardo Ryan,come mi ha incanta,come mi ha trattato in questi periodi,per me è il mio tutto il mio infinito,si l' infinito siamo io e lui.
Non ci siamo separati mai,ma adesso si ritorna alla monotonia dei nostri giorni e ne dubito.
Ryan <<Martina sali io sto arrivando >>.
Io<<va bene >>.
Salgo mentre Alvin rimane fuori.
Qui la temperatura è molto più fredda,non vedo l' ora di ritornare nella casa vista oceano.
Ryan rientra spedito e indica a Alvin di partire.
Io<<che succede?>>.
Ryan<<un intoppo la mia segretaria guarda un po' è in malattia>>.
Io<<come farai ?>>.
Ryan<<devo trovare una segretaria al più presto>>.
Idea,ideuccia potrei farla io non avrebbe problemi tanti io ho la mia e ne ho più di una visto le varie cliniche ognuna di telefona per una clinica sono assegnate così.
Io<<potrei farla io>>.
Ryan mi guarda accigliato poi schiarisce quelle sue iridi azzurre <<ma tu non sei un medico?>>.
Io<<beh ! Si ma posso fare anche la segretaria! Così sono sicura che nessuna donna è così vicino a te >>.
Ryan mi da un bacio sulla guancia.
Ryan<<ma guarda un po' quando si da da fare la mia mogliettina,medico di varie cliniche,direttrice dell' ospedale di New York,segretaria della Carter corporazioni non che del grande Ryan Carter e in più......neomadre>>.
Le capacità non mancano,farò di tutto al bambino che crescerà nel mio grembo,non gli mancherà niente sarà la mia seconda debolezza.
Lui è il padre lo sono.
Io<<sono ricca di capacità io!>>ci scherzo su.
Ryan mi abbraccia e mi fa sedere sulle sue gambe.
Ryan<<non vedo l' ora di sapere il sesso del nostro fagiolino >>.
Io<<io non vedo l' ora che nasca>>.
Si avvicina al mio labbro e lo spicchia stuzzicandolo un po'.
Metto le mie mani dietro alla sua nuca e respiro il suo intenso profumo.
Iniziamo a baciarci,un bacio possessivo ricco di noi,i nostri ansimi.

Rimbomba la voce di Alvin<<siamo arrivati a destinazione>>.
Ryan abbassa il vinestrino <<Alvin ci lasci e puoi andare,prendo la macchina>>.
Alvin<<sicuro,signore ?>>.
Ryan<<si >>.
Mi prende la mano mentre Alvin ci apre la portiera.
Siamo in un gran villetta contornata da fiori a pini.
Al centro del viale fatto in pietra lavorata,si trova una bellissima fontana dove galleggiano fiori di loto, danno sfondo alla prominente villa.
È moderna,il colore bianco è dappertutto anche se ha delle piccole sfumature rosee.
Ha più di due piani è semplicemente splendida.
Ryan mi scruta attenta,cercando di capire cosa ho in mente ormai è difficile nascondergli le cose!
Ryan<<ti piace,vero?>>.
Io<<è bellissima>>.
Ryan<<sapevo che ti sarebbe piaciuta>>.
Io<<ma non siamo a New York>>.
Ryan<<siamo in uno dei quartieri di New York dove si trovano solo ed esclusivamente villette,questi viali sono i più celibri di tutta New York....ho pensato che questa casa sua adatta ad ospitare la nostra futura famiglia >>.
Mi guardo attorno per poi abbracciarlo,rimanendo così secondi che diventano minuti beandovi dei nostri respriri.


———————-
Jenny<<ahhhhh! Non vedo l' ora che nasca !!!!>>.
Io<<Jenny ancora c' è ne tempo >>.
Celeste<<siamo troppo felici >>.
È da più di mezz' ora che siamo sedute allo strurbucks a cercare di mangiare dei muffin.
Jenny e Celeste non riescono a fermarsi sono troppo euforiche.
Sofia la vedrò pomeriggio,spero che non faccia come loro ma ne dubito.
Fra un po' devo ritornare in ufficio a controllare varie scartoffie e poi andare nella clinica di Los Angeles.
Con Sofia ci vedremo già la,ha un meeting e deve andare lì.
Tra un paio di risate e grida finiamo per salutarci e partire verso Los Angeles.

Chiamo Ryan per informarlo che sto andando a Los Angeles.
Risponde velocemente dicendo.
Ryan<<Martina io non posso venire, ho una riunione aspetta che Jake sta venendo con te insieme a Isamov uno della sicurezza>>.
Ecco il solito protettivo,adesso che ha scoperto la dolce sorpresa è ancora più protettivo.



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Ho appena finito di ospitare un' altro dei miei pazienti,adoro salvare vite perché non posso farne a meno.
Quando ero piccola è morto mio nonno(parte di madre),in quel momento io volevo fare qualcosa per aiutarlo era un padre per me.
Le grida di mia nonna i pianti e le urla mi hanno segnato.
È stato in quel momento che ho voluto con tutta me stessa essere un medico e aiutare le persone per non far accadere tutto quello che è successo a me.

Il cellulare si illumina rivelando il volto di Sofia.
Io<<hey>>.
Sofia<<dove sei?>>.
Io<<sto arrivando>>.
La saluto e stacco la chiamata,avvicinandomi a Jake,mentre Isamov continua a seguirmi.
Io<<Isamov,possiamo parlare sai odio quando le persone mi seguono come delle statue >>.
Isamov<<Signora Carter cosa posso fare per lei?>>.
Miii odio quando fanno così mi manca il vecchio Samir,con lui si parlava sempre e anche se parlava portava sempre rispetto,pultroppo è dovuto trasferirsi per sua moglie.

Arriviamo da Jake che come al solito mi sorride dolcemente e mi apre la portiera.
Jake<<dove devo portarla?>>.
Mi giro di scatto verso di lui e con il sorriso fra le labbra ma altrettanto broncio dico.
Io<<Jake ! Uno è da tanto che ormai ci conosciamo e due te lo detto già dal primo momento dammi del tu >>.
Jake <<beh ! Ci penserò su,adesso mi dica dove devo portarla>>.
È chiaro lo sta facendo per farmi innervosire!
Io<<mi porti allo studio legale Sofia' s Colleman>>lo dico facendogli una smorfia,entro in macchina mentre loro entrano e Jake parte.
Ho organizzato domani una cena.....diremo della nascita ma nessuno tranne Ana,Jenny,Celeste,Alexia,Nora e Daiana.
A Sofia preferisco dirlo in famiglia.
Jake<<Martina siamo arrivati>>.
Ohhhh! Finalmente mi chiama così!
Isamov mi apre la portiera e io scendo e vado dritta verso Sofia che mi aspetta con le braccia aperte.
Sofia<<sorellona !!>>.
Corre e viene verso di me,certe volte dovrei capire quanto siamo piccine insieme.
Sofia mi prende il braccio e lentamente mi posta.
Io<<che c' è?>>è impercettibile ma lei lo sento perfettamente.
Sofia<<c' è un uomo che ti sta fissando >>.
Ci riabbracciamo.
Sofia<<è alto,biondo occhi azzurri e una barba incolta>>.
Io non so chi sia!
Non ho problemi,con me c' è Isamov e Jake.
Io<<non preoccupiamoci,abbiamo Jake e Isamov >>.
Sofia si gira verso il nuovo arrivato, e lo guarda bene.
Sofia<<piacere Sofia Colleman non che la sorella rompipalle di Martina>>lo dice sorridendo,Isamov sorride e successivamente ride.
Io<<ha ragione>>.
Entriamo nella caffetteria e ordiniamo sperando che domani alla cena tutto sia già pronto.
Però una cosa gira nella mia testa,un pensiero così forte da farmi preoccupare,gira e rigira fino a quando non diventa un punto fisso,una preoccupazione,una premodizione di un qualcosa,di qualcuno che sta per arrivare e disturbare le nostre vite,meglio mettere una spada è uno scudo perché non credo che sia un solo uomo.
Chi povera essere?
Mi riflulla in testa.



Spazio autrice
È con questo abbiamo finito il capitolo,spero che vi sia piaciuto è una preparazione a quello che accadrà.
Chi è quell' uomo con la barba incolta che osservava Martina?
Sarà un problema o l' inizio di un pericolo.
Lo scoprirete continuando a leggere questo libro.
😘😘

All' improvviso mi innamoro di te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora