[IN REVISIONE]
[Sequel Tied² & Twisted³]
Samantha Miller, la ragazza a cui rubarono più tempo di quanto pensasse, voleva solo una cosa: la libertà.
E mangiare del gelato, o ascoltare della musica, cose semplici insomma.
Proiettili, profezie sulla fi...
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𖡼.𖤣𖥧𖡼.𖤣𖥧
Gli spari stavano martellando il muro alle spalle di Allison, il rumore fin troppo forte per lasciarle il tempo di pensare. «Questi chi diavolo sono?! » Diego lanciò un coltello curvo in mezzo ai proiettili, provocando un verso dolorante nell'uomo con la maschera e cessando momentaneamente la pioggia di metallo. Il numero due si staccò dal muro, uscendo allo scoperto e lanciando un altro coltello nella gamba del mascherato, pronto a tagliuzzarlo come un'insalata, ma Allison gli prese il braccio per fermarlo.<<Samantha, al piano di sopra, vai a prenderla>>
«Chi diavolo è Samantha?! »
«È una storia lunga, ma è una bambina, di sopra, nella stanza di Ben, merda» Diego seguì lo sguardo di Allison fino a Luther, che stava combattendo contro la donna, ma lei aveva ragione, la ragazza aveva la priorità.«Me ne occupo io» Diego imboccò il corridoio opposto, salendo le scale laterali in quattro falcate sbrigative e cominciando ad aprire ogni singola porta, ma nessuna traccia della ragazzina.
Samantha avrebbe dovuto aspettare altri due lunghissimi minuti prima che Diego la trovasse, la camera di Ben era in fondo al corridoio ma aveva sentito comunque gli spari, che la svegliarono di soprassalto obbligandola a nascondersi sotto le coperte con le mani che le tappavano le orecchie.
Gli spari erano cessati per pochi secondi prima di riprendere, seguiti poi dalla coperta che veniva strappata via da sopra alla ragazza terrorizzata. Diego rimase due secondi a contemplare la scena, cercando di elaborare la presenza della sconosciuta in casa loro, ma tutto ciò che vedeva Samantha era uno sconosciuto con un coltello in mano che la stava fissando, quindi ovviamente l'istinto di sopravvivenza prese il controllo.
La rossa allungò la mano, e con un movimento veloce un filo uscì dal pavimento avvolgendosi intorno al polso dell'uomo, che lasciò cadere il coltello e si lasciò scappare un verso sorpreso di dolore, guardò il segno di bruciatura che si stava formando sulla pelle, poi il coltello e infine la ragazza. «No, no, tranquilla, sono dalla tua parte, mi chiamo Diego, numero due, sono il fratello di Allison» Diego provò tirò leggermente il braccio, e Samantha sentendo il nome di Allison fece sparire il filo, le sue guance diventarono rosse quasi istantaneamente.<<Scusa>>
«Tu sei Samantha immagino>> prima che potesse rispondere la porta si spalancò e l'uomo mascherato entrò nella stanza, puntando subito il mitra contro i due già presenti. Diego alzò le mani, spostandosi lentamente davanti a Samantha per nasconderla dalla traiettoria, e lei ne approfittò per fare lo stesso movimento. I fili fuori uscirono improvvisamente dal muro attaccandosi al braccio che teneva l'arma, bruciando la pelle dell'uomo e stringendocisi intorno, costringendolo a lasciar cadere il mitra per cercare di sfilare il filo cue continuava a stringersi tagliando attraverso la pelle.
Diego ne approfittò per premere con il piede sul coltello facendolo rimbalzare verso l'alto per poterlo rilanciare contro l'uomo già dolorante, colpendolo nella gamba, ma lui lo riprese e lo usò per tranciare i fili e scappare fuori dalla finestra. Samantha guardò incredula la scena, rimanendo bloccata sul posto da ciò che aveva appena visto, aveva davvero un fucile puntato contro fino a due secondi fa?
«Stai bene? » Diego si posizionò davanti agli occhi verdi della ragazza, la mano si appoggiò sulla sua spalla scuotendola leggermente.«Samantha, stai bene? »
«Nessun graffio» Diego annuì e la mano scese fino al braccio afferrandolo, e tirò fuori dal letto la ragazza. «Ok, scendiamo, ci sono gli altri di sotto» Samantha annuì zoppicando dietro a Diego, lasciandosi guidare fino al piano terra dove Allison stava aspettando insieme ad altre due facce sconosciute in mezzo al soggiorno distrutto, ogni singola cosa visibile aveva almeno una decina di buchi di proiettile, e i vetri intatti erano ormai solo un lontano ricordo. «Ciao...e tu chi sei? » la donna minuta, con i capelli lunghi tirati dietro le orecchie, sorrise timidamente facendo un passo verso Samantha, ma l'uomo le mise una mano sulla spalla fermandola e spegnendo la sua espressione lontanamente felice. «Io sono Samantha, Miller» Samantha le rispose con un mezzo sorriso, rimanendo al fianco di Diego.
«Io sono Luther, numero uno» L'uomo si presentò, la sua faccia rimase neutrale, quasi di pietra, e Samantha non potè fare a meno di sentirsi intimidita dalla sua stazza accompagnata dall'espressione invariabile. «Ed io sono Vanya, numero sette» Vanya alzò leggermente l'angolo della bocca, ma entrambi gli uomini presenti nella stanza le lanciarono uno sguardo indecifrabile.«Luther, ti spiacerebbe controllare la casa per vedere se c'è qualche altro intruso? E magari porta anche Samantha con te» Diego prese la mano di Samantha, porgendola verso l'altro omone che annuì e trascinò la ragazza lontano dai tre fratelli rimasti.
La rossa rimase in silenzio, e Luther pure, aumentando il senso di inquietudine che la ragazzina provava ogni volta che giravano un'angolo della casa, ma fortunatamente non c'era nessun altro e qualche minuto dopo tornarono nel soggiorno dove di tre ne rimasero due. «Dov'è Vanya? » Samantha guardò confusa Allison, che deglutì fingendo un sorriso. «Vanya è andata a casa, Sam, anche lei era sconvolta per ciò che è successo, tu invece stai bene? »
<<Si si>>
<<Diego mi ha detto cos'hai fatto>> Allison aveva un sorrisetto quasi soddisfatto mentre lo diceva, un senso di fierezza si propagò nel suo petto.<<Ah...si, mi dispiace>> Diego scosse la testa massaggiandosi il polso.<<Nessun problema, ma la prossima volta magari avvertitemi se abbiamo ospiti>>