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𖡼.𖤣𖥧𖡼.𖤣𖥧

Samantha strisciò fuori dai condotti pochi minuti dopo, incontrando l'aria fresca e assorbendola come una goccia d'acqua nel deserto, aveva un paio di graffi su avambracci e stinchi ma erano comunque meglio di altri buchi di pallottole.

Klaus uscì poco dopo di lei, tenendosi stretto al petto la valigetta che suscitò una certa confusione nella rossa, ma lui le prese la mano velocemente e la trascinò lontano dalla stradina malfamata del motel fermandosi solo quando salirono su un autobus, certi di allontanarsi più velocemente dalle pallottole.

Klaus appoggiò la valigetta sul proprio grembo, lasciandosi scappare un sospiro di sollievo mentre rivolgeva il volto verso l'alto, chiudendo le palpebre. Samantha fece lo stesso, sedendosi di fianco a lui e appoggiando la testa al finestrino, un lungo sospirò si fece strada dai suoi polmoni fino all'esterno catturando l'attenzione di Klaus.<<Stai bene carotin- cos'hai fatto>> Klaus corrucciò subito le sopracciglia, avvicinando il volto al segno famigliare sulla pelle della rossa.

Samantha sollevò pigramente la mano, usando l'indice per indicare il collo di Klaus con lo stesso identico segno, poi il proprio.<<Il legame, ti ho trovato perché ti sentivo>> Klaus sorrise stanco, il fiatone ancora gli scuoteva il petto, ma almeno l'adrenalina della fuga gli aveva pompato un po di sangue nelle vene.

Ben, seduto davanti a loro, guardò la scena con un sorriso malinconico, osservando attentamente lo scintillio presente negli occhi di sui fratello.

<<Sembra che abbiamo una prodigia davanti a noi, Klaus>>

<<Penso che tu abbia ragione, Benny>> Klaus sorrise brevemente al fratello prima di ritornare a Sam, passandole un braccio intorno alle spalle e stringendola a se.<<Hai la stoffa da eroina, brava la mia fiammetta>> Sam chiuse gli occhi istintivamente, lasciandosi cullare per quei pochi secondi dalla stretta di Klaus e appoggiando la testa sul suo petto, poi si staccò ricordandosi della valigia.<<Cos'è quella?>> Klaus le sorrise da orecchio a orecchio, sfregandosi le mani.<<Scopriamolo insieme, si? Fa che siano soldi buon signore>> la rossa si lasciò scappare un sorrisetto divertito mentre Klaus apriva la valigetta, che però si spense subito, eclissato dalla luce blu che li avvolse.

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<<Scimmietta, dobbiamo andare, ok? Prendi le cose necessarie e andiamo, il resto lo prenderemo dopo>> Jonathan Miller passò davanti alla porta della figlia, in una mano teneva lo zainetto di Hello Kitty, nell'altra il cappello marrone che era solito indossare a lavoro.

Samantha annuì velocemente, gattonando fino a sotto al letto, l'unico posto in cui non aveva ancora controllato.

Sembrava che Tini si stesse nascondendo, lo faceva sempre nei momenti meno opportuni, come in quel momento mentre i suoi genitori le intimavano di sbrigarsi.

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