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Sono passate già due settimane da quando mi sono ricreduta su Dave. Devo dire che, a parte qualche piccolo momento imbarazzante, dove io sono l'imbranata e lui fa il figo, va bene siamo diventati amici.

Oggi è una bella giornata, sto rientrando a casa dalle lezioni e sono molto stanca. Quando arrivo vedo due ragazzine più piccole curiosare attorno alla porta di Dave. Chi cazzo sono? Mi nascondo dietro la macchina e ascolto. «Non credi che vivere da solo sia noioso?» dice una delle due. «Mamma mia spero ci faccia entrare..dobbiamo lavorare ad una scusa per entrare» dice la ragazzina bruna che intanto continua a curiosare dalla finestra, sperando di vedere chissà cosa.

Decido di avvicinarmi questo è troppo che vogliono fare entrare dalla finestra ?
«Ragazzine, state esagerando. Non sapete che è violazione della privacy curiosare nelle case altrui?» dico con un tono che sembra essere un tantino acido. Perché queste due mi turbano così tanto? «E tu .. chi sei ? Abiti qui?» mi dice la stupida bionda che faceva da palo alla bruna. Le tette non bastano, ci vuole cervello sapete ? «Non proprio ma il vostro atteggiamento non mi sembra opportuno..è violazione della privacy questa» dico.

Neanche un secondo mi ritrovo la mani della bionda stringermi la faccia. «Tu fatti i cazzi tuoi racchia» mi dice la bruna mentre la bionda se la ride. Ma cosa c’entro io?

Non mi faccio prendere dall’ansia e rispondo dicendo «Che ne dite di non rompere e tornare a casa?». Appena dico queste parole la brunetta mi corre incontro e cerca di spingermi a terra ma due mani salde attutiscono il mio schianto a terra. Mi giro a vedere chi ha impedito la mia caduta e vedo Dave sorridermi con uno sguardo furbo e vispo. «Che dite se vi togliete di mezzo voi invece ?» lo sento dire. Dopodiché rivolge uno sguardo serio alle due troie e continua «Andate via e non scocciate. Intesi?»

Sono palesemente spaventate. Dopo qualche secondo la brunetta si fa avanti e inizia a parlare.

«Scusaci ma l’abbiamo trovata a curiosare dalla finestra e volevamo darle una lez..»ma lui non la fa finire nemmeno di parlare «Adesso basta. Lei può fare ciò che vuole, VIA!» dopo questa affermazione, che getta noi tre nello stupore più completo, le due zoccole vanno via.

Ad un tratto sento le sue morbide labbra baciarmi una guancia. Dopo di ché senza dire una parola mi prende per un braccio, mi porta dentro e mi fa sedere in cucina e mi dice «aspetta qui» ed io rispondo «va bene..».

Dopo alcuni minuti lo vedo arrivare con una scatola del pronto soccorso. Aspetta perché ha detto quella cosa prima? Che vuol dire che posso fare ciò che voglio ?

«Ora di medico la ferita ti sanguina il braccio» dice in tono serio. Non mi guarda negli occhi. Io mi limito ad osservare i suoi movimenti. Che carino però..basta Lily.

Voglio sapere il perché di quella frase.. mi faccio coraggio e chiedo «Hey..» e lui «Cosa?». Dai Lily di che hai paura? «Perché prima hai detto.. » dico abbassando lo sguardo. «Non c’è nessuna spiegazione, non farci caso» mi dice zittendomi. Giusto non c’è nessun motivo. Forza Lily non ti illudere..

«Tuttavia..mi ha dato un po’ fastidio il modo in cui ti hanno trattato. Ho pensato che le racchie fossero loro. Comunque andare su tutte le furie è il tuo hobby eh?» mi dice tutto ad un tratto, forse perché mi ha visto un po’ abbattuta dal suo commento freddo. Senza che me ne accorgo mi ritrovo fra le sue braccia. Lily sveglia non gli interessi. Mi allontano da lui e mi dirigo verso la cucina, lasciandolo con un espressione stupida. Non riesce a capire che quel contatto fisico mi fa soffrire. Oddio sono cotta.

«Beh grazie per la medicazione, allora per sdebitarmi ti preparo la cena» dico accennandogli un sorriso per poi voltare subito lo sguardo.

Inizio a preparare. Ma cosa mi prende? Mi comporto in modo strano. Accendo il fornello. Mi sento improvvisamente triste. Eppure quando mi abbraccia mi sento così bene. Inizio a vagare con la fantasia dimenticandomi completamente del fornello, fino a quando la puzza di bruciato non mi risveglia.

Mi accorgo di avere bruciato la pentola e la tendina della finestra ha iniziato a prendere fuoco. In poco tempo le fiamme si propagate in tutta la tendina. Che cazzo..

«Ma cosa questa puz.. Lily levati da li» sento le mani salde di Dav spostarmi fuori dalla cucina mentre lui va a prendere dei secchi d’acqua per spegne le fiamme che ormai hanno rovinato tutto il piano cucina.

«Brava ti lascio un attimo da sola e mi combino danno. Sei contenta ora ? Adesso sarò costretto a mangiare a casa tua tutti i giorni» mi dice. Io sono mortificata ho combinato un guaio. La lacrime iniziano a scendere quando sento il campanello suonare.

Din don.

«Vado io. Tu aspetta qui e stai ferma.» mi dice in tono duro e severo. Io mi limito ad abbassare lo sguardo e rispondere «OK»

«Oh... sa-salve SIGNORA che ci fa qui? Il mese d’affitto glielo già pagato.» lo sento dire in tono allarma. Oddio è la proprietaria e adesso?

Ad un passo da noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora