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Sono le 14.00 del pomeriggio. Oggi mi sono data una serie di esami e sono stressata. Mi scoppia la testa mi sembra di impazzire. Ieri sera Dave non mi ha parlato dopo quella scenata. Sono una cogliona, che ci posso fare. In teoria dovrei avere la testa sui libri perché domani ho un'altra sessione d’esami in pratica sto seduta in biblioteca a pensare a quel bellissimo Adone che probabilmente non mi parlerà mai più per come mi sono comportata con lui.

Odio il periodo degli esami, è un momento in cui ti capitano le peggiori situazioni. Sono assente, non ci sto proprio con la testa altro che studio, se continuo così posso darmi alla cartomanzia e potrei anche pensare di abbandonare Medicina.

«Lily c’è un tipo che ti fissa» il sussurro di una mia collega di corso mi risveglia. È l’idiota che sta sempre tra i miei pensieri: certo ora mancava solo Dave a fissarmi. «Ma no che dici è un tua impressioni non c’è nessuno che mi fissa» cercai di sviarla facendo attenzione a non parlare a voce alta.

«Chi è che ti fissa ?» la voce di Nicole mi scuote, letteralmente. «Proprio nessuno. È lei che ha le visioni..» dico io. Le colleghe impiccione vorrei strozzarle.

«Proprio lì c’è un ragazzo che la fissa guarda» non sa proprio farseli i cazzi suoi questa eh ?! Lo indica pure adesso, ma fortunatamente quando Nicole si gira Dave è già andato via.

«Peccato che sia andato via..» dice la ragazza impicciona.

«Sentite ragazze io adesso vado, a dire la verità non mi sento molto bene.. quindi a domani» dopo averle salutate corro nel parcheggio, salgo in macchina e filo a casa. Oggi Dave aveva detto che non ci sarebbe stato nel pomeriggio quindi ne approfitto per stare un po’ da sola a casa.

Appena arrivata mi faccio una doccia, mi misuro la febbre perché non mi sento molto bene e mi metto a letto. Quando finisco di misurarla capisco effettivamente di avere qualche linea di influenza, fortuna che sono al caldo domani starò meglio.

Circa un ora e mezza dopo sento distintamente la porta aprirsi, perché non sono riuscita a dormire. È Dave che torna a casa. «Ma perché è tutto buio, dov’è la mia Lily ?» parla anche da solo adesso, aspetta la mia Lily? Dopo averlo sentito pronunciare queste parole la porta della camera di apre, fortuna che la luce è spenta così lei ha il tempo di chiudere gli occhi quando lui la aprirà.

«Hey piccola, ma stai male? Sei sveglia ?» è vicino, sento la sua mano toccarmi la fronte. Fortunatamente non si accorge di nulla. Io rimango con gli occhi chiuso e fingo di dormire.

«Meglio lasciar dormire questo angelo..» detto questo chiude la porta ed esce.

Il pomeriggio del giorno dopo, mentre sto tornando aprendo la porta di casa, sento una voce familiare chiamarmi «Lily Aspettami, stiamo un po’ insieme devo parlarti di una cosa» è Nicole.

La porta è aperta e lei entra senza aspettare la mia conferma. « Oggi voglio vuotare il sacco con te. Io so che mi stai raccontando balle, tu e Dave vivete insieme. All’inizio avevo anche qualche sospetto poi ieri Dave mi ha solo dato la conferma. Non sono arrabbiata perché vivete insieme ma perché mi hai mentito..» sento la voce ferita di Nicole.

Le lacrime iniziano a scendere distintamente e singhiozzando le rispondo «scusami se ti ho ferita, non volevo darti modo di preoccuparti». Lei è seria. Mi abbraccia teneramente mi asciuga le lacrime e ribatte «Quando ti ho detto che volevo riprovarci era, anche, un modo per metterti alla prova. Lui ti piace molto eh ?»

«Cosa? No no e no» rispondo frenetica. «Puoi mentire a te stessa ma non a me, se non vuoi lasciarlo andare fai le cose come si deve » mi dice con un gran sorriso e poi prosegue dicendo «ci vediamo domani ti saluto e non preoccuparti sempre e solo per me. A volte devi pensare anche un po’ a te stessa».

Stavolta mi abbraccia più intensamente, sento chiaramente il calore del suo corpo. Mi stringe forte, è un’amica per me e io devo averla ferita.

Le lacrime si sono esaurite ma i singhiozzi rimangono «scusami, sappi che ti voglio bene Nicole» e lei non esitò a controbattere «anche io e tanto lo sai».

Dopo che Nicole era andata via Dave ritornò a casa e io ero un po’ arrabbiata con lui ma non gli feci una scenata ma, semplicemente mi limitai a dire, «Perché hai continuato con la recita se sapevi che Nicole ci aveva scoperti?»

«Non sopportavo l’idea che tu mi evitassi. E poi ammetto che mi sentivo un po’ arrabbiato con te per avermi messo da parte per non scontentare la tua amica..» lo senti dire.

Un attimo dopo le sue parole ero per l’ennesima volta fra le sue braccia e il cuore era per l’ennesima volta in subbuglio per colpa sua.

Ad un passo da noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora