Capitolo Sedici. Lay It All On Me.

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Avere Lily con noi all'inizio fu difficile. Mamma e Fernando mandarono tutte le sue cose via posta in Germania, e quando Lena cominciò a pronunciare delle sillabe, Lily condivideva la stanza con lei.

"Allora, ho un'idea" dissi a Tom una mattina mentre stava terminando la sua tazza di caffè prima di andare in Studio con i ragazzi. "Stavo pensavo di fondare una linea di abbigliamento da vendere online..." Tom fece spallucce ed annuì. "Tom!"

"Ci sta!" rispose posando la tazza ora vuota e prendendo Lena in braccio e sistemandole il cerchietto rosa. "Hai sentito qualcuno al riguardo? Magari parlane con Michael e Jessica...trova qualcuno con cui entrare in società..."

Annuii, certo che avevo chiesto consiglio al mio agente e lui l'aveva trovata una grande idea. Dopo aver eseguito quel servizio fotografico il mese scorso mi resi conto che era meglio che restassi lontana dall'obbiettivo poiché quanto tornai a casa e trovai Tom impazzito nel gestire Lily e Gunther, e Lena che aveva appena iniziato a camminare.

Michael pensò fosse una bella idea, avevo solo alcuni dubbi, ad esempio chi si sarebbe messo con me in società e come avrei ideato i capi d'abbigliamento.

"Beh, immagino che tu e Bill siate stati in prima linea quando si è trattato del merchandise della band..." Tom annuì stringendo lo sguardo su di me, "pensavo che forse avreste potuto darmi una mano con i materiali e...vorrei parlare con l'amica di Bill, Angie, per quanto riguarda il design. Forse potrebbe creare i motivi e potremmo disegnare insieme i vestiti".

Avevo davanti a me il mio computer ed il telefono accanto al dispositivo, sull'isola della cucina. Tom sembrò rifletterci.

"Hai bisogno di più di così, lo sai vero?" disse, ed annuii. "E non hai un socio per questa attività" aggiunse. Appoggiai il mento sulle mani issando i gomiti sul piano, poi sbattei le ciglia in direzione di mio marito. "Oh..." ridacchiò scuotendo il capo.

"Andiamo!" mi alzai e girai attorno al tavolo mentre lui continuava a ripetere "no, no, no".

Portai le mani sui suoi fianchi, e diedi un'occhiata a Lena la quale stava mordicchiando felicemente un biscotto con i suoi nuovi denti.

"Mi piacerebbe molto fare questa cosa cono te..."

"Non ne dubito, ma..." alla fine portò gli occhi nei miei. "Jo..." grugnì chiudendo gli occhi, poi riprese a parlare. "Pianifica tutto quanto e ne riparleremo, d'accordo?"

"Si!" esclamai saltando dall'emozione. "Grazie! Mi metterò al lavoro!" gli dissi, e gli diedi un breve bacio prima di fare il solletico sotto i piedi a Lena.

Afferrai il computer ed il telefonino per iniziare subito a telefonare, e mentre mi diressi verso il salotto vidi Gun venire rincorso da Lily, la quale era a propria volta seguita da Bora – Rize riprese invece fiato in un angolo.

-

Bill

Quando mi svegliai mi resi conto di non essere da solo a letto. Sospirai e mi voltai, trovando un i disordinati capelli biondi e mossi sul cuscino accanto al mio. Quando la ragazza si mosse e sfiorai la sua pelle, mi resi conto che si trattava di lei. Respirò profondamente un paio di volte, ed osservai la pelle dorata della sua schiena mentre si voltò e portò una gamba sulla mia.

Angie sussultò e si immobilizzò.

Si trattava di una sorpresa anche per lei?

Sapevo che non avrei dovuto, e non capivo il motivo del mio gesto, ma mi trovavo lì con lei e...e la notte scorsa era stata così bella...

I suoi occhi verdi furono nei miei, e fu come se provò sollievo quando mi sorrise. Le sorrisi a mia volta e ridacchiammo.

"Giorno..." dissi con voce roca ed assolutamente non sveglia. Lei rise e rispose con la sua voce mattiniera.

3. Can You Hear Me Calling? |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora