Capitolo Quarantasei. Make It Up Again.

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Jo

Abbassai lo sguardo su Bora, stava dormendo sul tappeto e non si degnava nemmeno di alzarsi per bere acqua o mangiare. Erano così già da un paio di giorni, la dovevo forzare a bere acqua e i bambini le davano il cibo delle scatolette in modo da immettere qualcosa nel suo sistema. Ero preoccupata, ed anche Tom lo era, si abbassò e le mise una mano sulla testa.

"Che c'è, ragazza?" domandò al piccolo cane.

"Bora, sappiamo che odi il veterinario ma ti ci dovremo portare se non mangerai!" dissi.

Günther ci raggiunse, Lena lo seguì lentamente. Stava ridacchiando.

"Mammina, guarda!" Gün indicò alla sorella con emozione, quindi anche Tom si voltò. "Adesso può suonare, vero?" domandò, frapponendosi fra me e Tom.

"Lena, piccola!" Tom aprì le braccia, quindi la bimba si fece accogliere nel suo abbraccio. "D'accordo, forse puoi portarla dal veterinario dopo l'appuntamento".

"Immagino di sì..." dissi, guardando il cane che mi osservava pigramente. "Magari le manca Scotty?"

Tom diede un'alzata di spalle.

"Forse, forza Günther, scuola!" si alzò in piedi e prese Lena per mano in modo da dirigersi verso la porta.

"Le mie cose!" guardai il paio di scarpe Nike muoversi velocemente quando Günther corse di sopra a prendere lo zaino.

Andai in cucina e presi il portapranzo di Günther, poi mi spostai all'ingresso dove vidi Tom già pronto con Lena in braccio. La bimba gli strizzò le guance con le mani e Tom glielo concesse poiché era la sua bimba.

"Ehi!" lo sorpresi allontanando delicatamente le manine di Lena, facendola sorridere. "Non far sì che se lo dimentichi".

Tom prese il portapranzo ed attendemmo qualche secondo, quindi Günther ci raggiunse indossando la sua giacca grigia e la sciarpa in mano. M'inginocchiai e gli sistemai la sciarpa attorno al collo, baciandogli le guance prima di lasciarlo andare con Tom, il quale mi mise Lena in braccio.

La bimba indossava solamente una tutina rosa con la quale dormiva. La tenni in braccio e salutai i ragazzi con la mano prima di portare Lena al piano di sopra per farle un bagno.

Tom ritornò dopo aver portato Günther a scuola, quindi preparò la borsa per andare alla nostra prima ecografia. Ero emozionata ed agitata di vedere il nostro bambino sullo schermo per la prima volta.

La dottoressa mi aveva spiegato che avevo ottenuto un falso negativo in occasione del primo test di gravidanza, infatti gli esami del sangue e il test delle urine erano risultati positivi. Era stata un po' una sorpresa, ma io e Tom ne avevamo parlato, e nonostante non fossi certa della tempistica ero felice che l'avremmo fatto per un'ultima volta. Sapevo di non desiderare un altro figlio dopo quello che portavo in grembo, non avevo mai pensato a volere tre figli, ma ora non sembrava un'idea poi così pessima. Era giusto, e stranamente, Tom era emozionato.

Mi cambiai e mi affrettai per non arrivare in ritardo all'appuntamento. Tom giocava con Lena sul letto, quindi salimmo in auto ed andammo in ospedale.

Presto mi ritrovai coricata su un lettino coperto dalla strana carta blu rugosa sotto di me.

"Allora, come si sente ultimamente?" mi domandò la donna, aveva un paio di anni in più di me ed i suoi capelli erano appena bianchi ma complessivamente biondi.

"Molto bene, in realtà" risposi, e guardai Tom seduto sulla sedia con Lena sulle ginocchia.

"Niente nausee mattutine?" scossi il capo.

3. Can You Hear Me Calling? |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora