Capitolo 6

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Taylor Smith è davanti a me in persona.
Wow.

Dalla gioia, mi spunta un sorriso e gli salto addosso e inizio a piangere.

Tay è il nipote della direttrice Gridlon.

Veniva sempre a trovarmi e siamo sempre stati molto legati.

In pratica era l'unico amico che avevo.

E poterlo abbracciare ora è una delle cose belle che mi sono capitate negli ultimi tempi.

Tay è alto e biondo e porta sempre una bandana rossa in testa.

Abbiamo passato molto tempo insieme, infatti mi conosce più di chiunque altro.

Rimarrà sempre il mio migliore amico.

"Come hai fatto a trovarmi?"

Ho frugato tra i documenti di mia nonna e ho trovato l'indirizzo dei tuoi nuovi genitori"

"Oddio che bello cucciolo, mi sei mancato tantissimo" Dico sincera.

"Ho una news per te"

"Dicame"

"Sono in classe con te"

"Che bello adesso dalla felicità mi metterò di nuovo a piangere"

Lo prendo per mano e insieme ci dirigiamo verso i miei amici.

"Ragazzi, questo è Tay, un mio vecchio amico"

"Ahh io sono il vecchio e loro i nuovi?" Non fa che provocarmi continuamente delle risate.

È sempre stato un ragazzo solare, uno di quelli che ti devi tenere stretta perchè ne vale la pena.

Aron arriva con Nicole e deglutisce quando vede me e Tay mano nella mano.

"Tay che cazzo ci fai qui?"

"Aspetta, vi conosce già boi due?" Chiedo sbalordita.

"Sì è mio cugino sto bastardo" Mi risponde Tay.

"Rispondi alla mia domanda" Ripete Aron incazzato.

Non toglie gli occhi dai quelli del cugino.

"Ora sono in classe con te felice?"

Si prenenta agli altri e entriamo in classe.

"Cosa abbiamo alla prima ora?" Mi chiede il mio migliore amico.

"Matematica, la tua materia preferita" Rodo.

"Per me il linguaggio della matematica è arabo dei cristiani"

Con lui mi sento me stessa, la ragazza cresciuta in orfanotrofio con la voglia di vedere i propri genitori.

La prof ci riprende ma la classe risponde nella confusione totale.

"Dopo vieni a casa mia he ti devo raccontare un botto di cose" Gli dico prima di allontanarmi.

Mi siedo vicino a Aron e inizio a copiare la prima espressione che la prof ci dice di svolgere.

"Tutto bene?" Dico a Aron.

Oggi lo vedo così silenzioso.

Di solito non smette di parlare.

La sia conferma si limita ad appenaa un gesto del capo.

È geloso il ragazzo.

E questo non fa che migliorarmi l' umore.

"Stai con Tay?" Domanda ad un certo punto.

"No ma ti pare scemo" Gli do un piccolo pizzicottp nel braccio.

"Signor Piper e signorina Evans mi potete dire di cosa state discutendo?"

"Stavamo parlando di matematica" Balbetto.

"Sicura?"

Sto per sbuffare quando la voce roca di Aron mi viene in soccorso.

"È che volevo sapere quanto fa il mio cuore più quello di Joyce sotto radice quadrata"
Tutti ridiamo, persino la prof.

Le altre ore passano subito tra chiacchere e battute dei due cugini.

A casa ci sono solo io e mamma dato che Josh dormirà da Cristal e papà farà tardi a lavoro.

Siamo sul divano che guardiamo Città di carta.

"Come vi siete conosciuti tu e papà?" Domando curiosa.

"Ci siamo conosciuti all'università. Però nella nostra relazione c'è sempre stata di mezzo una certa Diane.

Non ha mai smesso di amare Robert però sono io quella che lui vuole.

Mi sono arrivati voci che Diane si è sposata e ha pure un figlio.

Sinceramente questo mi rallegra"
Suonano alla porta e io mi affretto ad aprire.

Taylor entra tutto sorridente.

Questo ragazzo gli verrà una paralisi facciale a forza di sorridere.

Lo faccio entrare e lo presento a mia mamma come un vecchio amico.

Lo porto in camera mia e non vedo l'ora di dirgli la notizia che lo farà rimanere a bocca aperta.

"Dai racconta, sono tutto tuo"

"Ho perso la verginità con tuo cugino"

La faccia di Taylor è un misto di shok e sorpresa.

"Aspetta, ripeti he forse ho sentito male"

"Non fare il coglione"

Passo ore a raccontargli tutto nei minimi dettagli.

La sera passa subito e io mi addormento tra le braccia di Tay.

Sogno mille modi per uccidere Nicole.

Freud forse aveva detto che i sogni avevano un significato?

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