<<Katherine svegliati, farai tardi a scuola!>> furono le prime parole che Kate, che desiderava solo restare a letto a dormire, udì quella mattina. Ci mise un po' a comprendere che a pronunciarle era stata sua madre e non uno dei tanti personaggi che affollavano i suoi strani sogni, nei quali diventava famosa e saliva sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles per ritirare il suo Oscar, ringraziando commossa tutti i suoi fan con un discorso strappalacrime. Si rigirò nel letto, pensando fosse decisamente ora di ritornare alla vita reale, nella quale era solo una ragazzina che sognava in grande, facendo provini su provini e venendo puntualmente rifiutata da tutti. Kate, tuttavia, dall'alto del suo metro e sessantadue di altezza, vedeva in se stessa molto più di quello che il resto del mondo vedeva in lei. Non era presuntuosa o piena di sé, semplicemente credeva nelle proprie potenzialità, oltre ad essere una sognatrice, con la testa sulle nuvole ed innamorata dell' Amore. Si alzò a sedere sul materasso sbadigliando, stiracchiandosi e dando uno sguardo all'orologio sistemato sul suo comodino, rendendosi conto di essere in ritardo. Si catapultò giù dal letto, fiondandosi in bagno ed entrando nella doccia, girando la manopola dell'acqua calda. Per poco non lanciò un urlo quando fu colpita da un getto ghiacciato, che le fece gelare il sangue nelle vene, e si affrettò a regolarla, rendendola tiepida. 'Quando faranno aggiustare questa maledetta doccia?' pensò tra sé e sé insaponando le sue braccia sottili e pallide, riferendosi ai suoi genitori, sempre troppo occupati per trovare il tempo di fare qualsiasi cosa. Uscì dalla doccia, avvolgendo il suo corpo dal fisico magro ed asciutto in un asciugamano e recandosi di fronte alle ante del suo armadio di legno rosa, spalancandole. Passò velocemente in rassegna con lo sguardo tutte le sue felpe, finchè non optò per una a righe bianche e nere orizzontali, insieme ad un paio di jeans neri, leggermente strappati all'altezza del ginocchio. Si osservò riflessa nello specchio attaccato alla parete, struccata e con i capelli rosso fuoco arruffati dal cuscino. Senza perdere tempo afferrò una spazzola larga, passandola sui suoi ricci ribelli per cercare di domarli, riuscendoci con fatica solo dopo diverse spazzolate, legandoli poi stretti in una coda alta con un elelastico trasparente. Applicò sul viso un po' di correttore ed un filo di mascara sulle ciglia, mantenendo comunque un aspetto molto naturale. Scese di corsa le scale che conducevano al piano inferiore, passando dalla cucina e prendendo al volo un toast al prosciutto, per poi infilare le sue amate vans nere ed uscire di casa con lo zaino in spalla, pronunciando uno sbrigativo 'Ciao mamma, ciao papà!'.
Salì sull'autobus che l'avrebbe condotta a scuola, prendendo le sue cuffiette rosa dalla tasca dei pantaloni ed infilandosele nelle orecchie, facendo partire la sua playlist a tutto volume. Si lasciò cullare dalle note di "Not About Angels" di Birdy, appoggiando la testa al finestrino dell'autovettura e cercando di rilassarsi. Arrivata a destinazione, scese dal veicolo e si posizionò davanti all'ingresso dell' istituto, aspettando la sua migliore amica, in ritardo come al solito. Roteò gli occhi al cielo quando la vide arrivare a passo svelto verso di lei, con i capelli scompigliati dal vento e dalla corsa ed il fiatone per lo sforzo. Quando si fermò per riprendere fiato la osservò meglio: i lunghi capelli neri erano arricciati in morbidi boccoli che le ricadevano lungo le spalle, il viso era truccato più o meno come il suo, se non per il rossetto nude che le contornava le labbra carnose, portava grossi orecchini a cerchio ed indossava un maglioncino azzurro tenue, con le maniche arrotolate.
<<Ellie, sei sempre la solita!>> commentò Kate ridendo sarcastica, <<Per colpa tua rischiamo di fare tardi alla lezione di
biologia!>>
<<Ma non dire sciocchezze,>> la zittì lei, <<sarai qui da non più di cinque minuti.>>
Le due entrarono nel grande edificio di mattoni, insieme al fiume di alunni di tutti gli anni e di tutti i corsi, che si riversarono nelle rispettive classi, pronti, o quasi, ad affrontare le lezioni della giornata.
<<Johnson?>> chiese il professore della prima ora, facendo l'appello e guardandosi intorno, cercando un volto in particolare in mezzo a tutti gli altri.
<<Presente.>> rispose Kate svogliatamente, già con la testa altrove, nel suo personale mondo immaginario. Le ore trascorsero velocemente e, finiti i corsi, le ragazze si incamminarono verso la fermata dell'autobus, dirette a casa.
Attraverso il finestrino videro le strade affollate della Old Toronto, ricche di grattacieli e di monumenti importanti, lasciare il posto alle basse abitazioni delle zone residenziali, tra le quali spiccava il verde della fitta vegetazione.
Scesero dal veicolo in Wellington Street e continuarono a piedi, dirette alle loro case in Tecumset Street. Mentre camminavano, un volantino catturò l'attenzione di Ellie, che, incredula, chiamò la sua amica per mostrarle la sua scoperta.
<<Kate!>> esclamò eccitata e sorpresa, <<Leggi cosa c'è scritto qui!>>
Katherine si piazzò davanti all'amica per osservare meglio, rimanendo incredula davanti a quello che le sembrava uno dei suoi sogni.
Il manifesto informava che l'indomani si sarebbe tenuta un'audizione per un ruolo da protagonista in un nuovo film Netflix: "True Artist".
Cercavano una ragazza tra i tredici ed i sedici anni, disposta a tagliarsi i capelli ed, eventualmente, a tingerli.
<<Kate tu hai quindici anni, saresti perfetta per questa parte!>> urlò Ellie emozionata ed elettrizzata, <<Che bello, la mia migliore amica sarà presa come protagonista in un film Netflix!>>
<<Calmati, non so neanche se ci andrò. Lo sai che i miei genitori non vogliono che io faccia l'attrice, e poi, considerando i precedenti, probabilmente non mi prenderanno. D'altro canto non ho intenzione di arrendermi, perciò, se convinco i miei, ci proverò.>>
Sentendo quelle parole Ellie si calmò un po', sicura che la sua amica ce l'avrebbe fatta.
<<Stai tranquilla Kate, troveremo un modo per convincerli.>>*
Ecco qui il primo capitolo!
Fatemi sapere cosa ne pensate e se vi piace e vi va votatelo.💞
Ci vediamo domenica per il prossimo aggiornamento!
-Vi💙
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SERENDIPITY
RomanceSerendipity: "an unplanned, fortunate discovery" Lui irruento, solitario, razionale. Lei testarda, romantica, sognatrice. Due sogni diversi, due passioni diverse, che li porteranno a prendere strade diverse, ma collegate. Ad accomunarli la determina...