IX - 16 Dicembre, Giorno 14

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Farewell

My Chemical Romance - The Light Behind Your Eyes

LEVI

Camminiamo piano, lentamente, gustandoci il nostro gelato lungo il viale alberato che porta alla villetta a schiera di Farlan. Il sole caldo di fine aprile infonde un piacevole tepore nel nostro corpo e ci bacia dolcemente la pelle del viso.

I capelli biondi gli incorniciano la fronte e sembrano rifulgere luce propria ai raggi che li colpiscono, ricadendo morbidi sul suo volto dai lineamenti decisi che ormai da giorni mostra l'ombra di un sorriso che curva timido ma deciso le sue labbra sottili e illumina i suoi occhi cerulei di una luce di nuova serenità.

Fiero. Orgoglioso.

È così che mi sento, quando si toglie la sottile felpa azzurra e sfoggia una maglietta a maniche corte senza doversi preoccupare delle decine di ferite aperte che fino a qualche mese fa deturpavano le sue bracca. A testimoniare le sue battaglie e il passaggio del freddo metallo della lametta sulla sua pelle, ora ci sono soltanto sottili linee traslucide, decine di cicatrici che come un macabro promemoria gli ricordano la sua vittoria contro la sua malattia.

Rinascita.

A questo penso mentre alzo il mio sguardo sugli alberi che si stanno coprendo di fiori e gemme, non più spogli e resi deboli dal freddo del tedioso inverno. E proprio come quegli alberi o come una fenice che sorge valorosa dalle proprie ceneri, anche Farlan sta rinascendo, dando vita ad una persona nuova.

Un Farlan felice, pieno di voglia di vivere come lo era un tempo. Un Farlan vittorioso, coraggioso e fiero.

Isabel lo abbraccia da dietro, e lui le scompiglia amorevolmente i capelli rivolgendole un timido sorriso. Mi chiedo se si sia mai accorto dei sentimenti della rossa nei suoi confronti, a quella scena che mi scalda il petto.

Non passa molto prima che la facciata bianca e azzurra della sua casa si pari davanti a noi, e il sole ormai calante tinge l'atmosfera di un caldo colore aranciato.

"Grazie di tutto, ragazzi."

La sua voce è tranquilla e pacata e il suo tono colmo di gratitudine mi scalda il petto. La vista del mio migliore amico felice non ha prezzo. Sono così fiero di lui, orgoglioso di tutte le battaglie che ha vinto e di tutte le volte in cui la vita lo ha buttato giù e lui ha avuto la forza di rialzarsi.

"Ma che dici! E di cosa poi!"

Interviene Isabel, mettendo su un broncio e incrociando le braccia.

"Noi siamo sempre qui per te, e lo sai."

Il suo sguardo ceruleo incontra il nostro, e io mi trovo ad annuire nella sua direzione, rivolgendogli un sorriso rassicurante e concordando con il pensiero della rossa. Non lo lasceremo mai da solo, per nulla al mondo.

"No, grazie davvero per tutto quello che avete fatto per me, ragazzi. Volevo solo ringraziarvi, tutto qui."

Ci stringe in un abbraccio di gruppo che ricambio, sorpreso da quel gesto, le labbra leggermente spalancate in muta sorpresa e la fronte aggrottata. Rimaniamo così, per minuti o forse ore, prima di sciogliere quella stretta carica di sentimento.

"Sarà meglio andare ora, si sta facendo tardi. Ho detto ai miei che sarei rientrata presto; sono già in ritardo di mezz'ora."

Spezza il silenzio Isabel, e io cerco lo sguardo di Farlan. Ci scruta come se volesse imprimere a fuoco la nostra immagine nella sua mente e memorizzare alla perfezione ogni nostro lineamento, fissando il suo sguardo cristallino nel nostro.

BORDERLINE - Ereri/Riren -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora