Capitolo 1

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(Lauren)

- Ehi tu, portami un altro di questi – mi rivolgo alla barista con un tono non troppo cortese indicando il bicchiere ormai vuoto davanti a me.

Le vacanze estive sono ufficialmente terminate e domani dovrò tornare alla vita di sempre.

Staccare la spina mi ha fatto bene ma mi ha anche reso più consapevole di quanto già non fossi dei traguardi che ho intenzione di raggiungere nella mia vita. Dopotutto, giocare a calcio è l'unica cosa che riesco a fare discretamente bene. Anzi, più che bene.

L'umiltà non è una delle mie qualità come tutti sanno ma trovo che sia proprio questo il mio punto di forza: sicura di me sul campo e fuori.

La ragazza dietro al bancone, nonostante i miei modi sgarbati, continua insistentemente a farmi gli occhi dolci. Non che mi dispiaccia, sia chiaro.

- Ecco a te – La rossa mi porge il terzo bicchiere di tequila liscia della serata che butto giù come se fosse acqua minerale. Reggo bene l'alcol. Ne servirebbero almeno altri sei perché possa riuscire a sentirne l'effetto.

Il mio telefono continua a vibrare ininterrottamente. È Shawn e credo già di sapere perché mi sta inondando di chiamate. A mezzanotte Brad darà una festa ma non sono dell'umore adatto per un party quindi decido di ignorarlo. Ho davvero troppe cose per la testa.

Domani inizierà la preparazione per il nuovo campionato. L'anno scorso siamo riuscite a raggiungere l'obiettivo salvezza in largo anticipo ma quest'anno presidente e dirigenti hanno in mente ben altro. Ambiscono al titolo e io non potrei esserne più felice.

È l'anno dei mondiali e nonostante io sia già una titolare fissa della nazionale americana non voglio certo rischiare di farmi fregare il posto da una ragazzina mediocre esplosa per miracolo divino.

- Te ne porto un altro? – domanda la barista dai capelli rosso fuoco agitando la sua folta chioma per attirare la mia attenzione. Devo ammettere che è davvero sexy ma troppo insistente per i miei gusti.

- Sì. Poi vedi di toglierti dai piedi – non si aspettava una risposta del genere quindi un po' sorpresa ma per lo più delusa torna a servire gli altri clienti seduti al bancone. A quanto pare non è abituata ad essere rifiutata.

- Ciao, un Frozen Apple per me, grazie mille – una ragazza con forte accento latino prende posto sullo sgabello di fianco al mio e ordina un cocktail analcolico, una stranezza insolita visto l'orario.

Quando mi volto a guardarla capisco immediatamente il perché di questa scelta: si tratta di una ragazzina che probabilmente non ha ancora raggiunto l'età per bere. Ne scorgo solamente il profilo angelico del viso e i capelli lunghi e scuri che le ricadono morbidi sulle spalle mentre la nuca è coperta dal cappuccio grigio della felpa.

Tiene gli occhi bassi anche quando la barista le domanda se preferisce tanto o poco ghiaccio.

- Non è importante, fai tu -.

- Bene. Arrivo subito –.

A questo punto incrocia le braccia sul bancone poggiandoci la fronte sopra come se potesse addormentarsi lì da un momento all'altro.

Il suo profumo mi arriva forte quando si rialza bruscamente nel momento in cui la barista porta l'analcolico che la bruna aveva ordinato poco prima.

Mi rivolgo a lei quasi senza volerlo spinta solamente dall'istinto.

- Brutta giornata? –.

Lentamente si volta verso di me sorseggiando il suo drink dalla cannuccia.

Soccer Love (Camren Version) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora