Capitolo 18

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(Camila pov.)

Ho urlato contro Normani, sono stata cacciata dall'allenamento da mister Cowell e ho dato uno schiaffo a Lauren.

Non potrei sentirmi peggio di così.

Sono sempre stata una persona con tanto autocontrollo ma questa volta non sono riuscita a gestire le mie emozioni scatenando reazioni dettate unicamente dall'istinto e di cui ora mi pento.

Ho già inviato un lungo messaggio di scuse a Normani che mi ha tranquillizzata dicendomi di non essersela presa.

Fra poco, all'allenamento, parlerò con mister Cowell e proverò a farmi perdonare per l'orribile scenata anche se le conseguenze ci saranno e ne sono certa.

Per quanto riguarda lo schiaffo a Lauren invece sono pentita del gesto ma non di tutto quello che le ho detto. Dal momento in cui ho visto quella ragazza mezza nuda in casa sua è come se il mio cuore si fosse ferito. Una ferita che non sono sicura possa rimarginarsi velocemente e che in ogni caso lascerà un'evidente cicatrice. Lauren non è la mia ragazza e non lo è mai stata. Non posso dire che non sia stata fedele perché il nostro rapporto non ha mai avuto una sua definizione eppure mi sono sentita tradita ugualmente. Credevo che il non stare insieme fosse causato principalmente dal fatto che giochiamo per la stessa squadra e invece, a quanto pare, il problema è proprio che a Lauren non importa niente di me.

Da Normani: - Sto passando a prenderti per andare all'allenamento. Preparati –.

Normani mi avvisa del suo imminente arrivo, in anticipo rispetto all'orario stabilito. Per fortuna ho già tutto pronto.

🌚🌚🌚

- Ciao top model! Salta su – Normani mi accoglie con un gran sorriso regalandomi un po' di quella serenità che andavo cercando.

- Mani, ti chiedo scusa... -.

- Fermati – Normani mi zittisce sollevando una mano. – Mi hai già chiesto scusa ieri con mille messaggi. Ti ho già perdonata e ora voglio solo riavere indietro la mia migliore amica. Perché tu sei questo per me, ricordatelo – di slancio stringo forte Normani tra le mie braccia.

Sono così fortunata ad aver trovato una persona come lei. Non si meritava la mia sfuriata.

- Grazie Mani, ti voglio un bene immenso – Normani ricambia l'abbraccio riuscendo per un attimo a farmi dimenticare di tutto il resto.

È proprio vero che gli abbracci fanno bene al proprio umore.

- Anche io, scema. Ma voglio anche dirti che con me puoi parlare di qualsiasi cosa. Sentiti libera di dire tutto quello che vuoi e quando vuoi. Ok? – So che vorrebbe spiegazioni adesso ma il solo pensiero mi fa stare male e ora non me la sento di affrontare l'argomento.

- Possiamo rimandare questa conversazione? – le domando, pregando che capisca.

- Certo. Ma se scopro che Lauren ha fatto qualcosa di grave io... -.

- Aspetta, come fai a sapere che c'entra Lauren? –.

- Me l'ha detto ieri, quando sei andata via –.

- Cosa ti ha detto di preciso? – sicuramente non avrà detto una parola di noi due ma vorrei tanto capire cosa si è inventata questa volta.

- Niente. Ha solo detto che è colpa sua. È così? – la mia non risposta conferma i pensieri di Normani che decide comunque di non infierire per evitare di farmi stare peggio.

🌚🌚🌚

- Mister, posso parlarle un momento? – mister Cowell, con un cenno della mano, mi invita ad entrare nel suo studio chiedendomi poi di chiudere la porta.

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