You got a thing about you

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Classique - 15:00 PM

Calma apparente.
Ti aspetto sul letto a gambe incrociate, so che sono ancora le tre e che dovrò aspettare ancora un'ora, ma purtroppo o per fortuna, non ho avuto il classico dilemma 'cosa indosso?' o peggio il dramma 'non ho nulla da mettere!' quindi ti aspetto così, nella mia calma apparente, con un grosso paio di cuffie attorno alla testa, ad ascoltare Nocturnes op.9 no.2 di Chopin.
Chissà per quale motivo ti sento nella dolci canzoni al piano.
Ho chiuso gli occhi perché ho voglia cercare me stessa in un'altra dimensione: vedo una stanza bianca, diversa dal bianco triste e spento dei giorni vuoti, questo bianco è luminoso. Mi aggiro confusa in questa enorme stanza senza mobili e senza finestre, mi sembra di camminare sospesa in aria, o peggio, su di un filo sottilissimo e nascosto alla vista, con la costante paura di precipitare giù, dove? non lo so.
Dove sarà mai ciò che cerco?
Qualcosa in lontananza si muove, posso mai essere io quella sfocata figura scura?
Mi avvicino sempre di più, tanto da mettere a fuoco ciò che prima era una sagoma distante, tanto da finirci in mezzo. Ruoto la testa e la seguo a tempo, lento e delicato, e sento un formicolio che dalla punta delle dita si propaga in tutto il corpo. Un cerchietto blu, ecco cos'è, sono al centro di un leggero venticello blu che orbita attorno a me come il simbolo del caricamento che appare sul computer quando cerchi di mettere play ad un film.
Credo di essere io l'enorme stanza bianca, o meglio, credo che questo posto sia l'interno del mio cuore, ciò infatti ne giustifica la grandezza e la paura di precipitare da un momento all'altro.
E tu, Tu, Alycia, sei il mio venticello blu che mi scompiglia i capelli e mi sconvolge il cuore.
Posso toccarti?
Allungo il braccio sinistro verso di te, ma come potrei mai toccare il vento? Mi attraversi, lo vedo con i miei occhi, anche se non lo sento al tatto, e lo percepisco ovunque.
Avvicino la mia guancia alla tua scia blu, mi accarezzi, Alycia, proprio come accarezzi la mia intera vita.
D'improvviso interrompi il tuo giro e lentamente soffi dritto di fronte a me. Ti seguo, amore mio, proprio come farei nella vita reale. Oh, se soltanto tu mi amassi!
Ti cammino accanto, Alycia, ovunque tu vorrai, su qualunque strada sceglierai di marciare.

Apro gli occhi e sono già le 15:48.
Do una veloce occhiata al mio aspetto, chissà se sono abbastanza carina per te, e poi scendo le scale che scricchiolano ad ogni mio passo.

"Esci?" chiede mio padre dal salone, preso più dal suo giornale che dal resto.

"Sì, con un'amica nuova, poi insieme andiamo a studiare da Lea" mento, perché semplicemente alcune volte è più facile mentire e credere alla bugia, che dire la verità e accettarla.

I miei genitori non rispondono, mia mamma fissa la TV e mio padre il suo giornale, è da molto che non sento i loro 'sta attenta', 'non tornare tardi' o 'ti vogliamo bene, Cari'. Si fa l'abitudine.
Esco di casa ancora troppo presto e siedo sul dondolo in veranda. Ho ancora le cuffie sulla testa, non so più neanche quanti brani ho ascoltato, distratta come sono.
L'ho detto, è solo calma apparente, un po' come quelle canzoni al piano, un po' come Nocturnes, dolce per 3 minuti e 54 secondi e poi, di colpo, agitata.
Mancano 2 minuti e 10 alle quattro del pomeriggio: Nocturnes, stato di calma.

1 minuto e 16, ancora, stato di calma.

48 secondi, nulla è cambiato.

Un'auto sbuca dalla fine della strada, un'autoblu.

30 secondi ancora, entra in gioco l'agitazione.

Inchiodi la macchina in parallelo alla mia casa. Sei in anticipo di 4 secondi.

Sollevo via le cuffie e le abbandono sul dondolo per dirigermi alla tua auto, è così strano, da quando ci sei tu, ogni gelida giornata d'inverno in Ohio sembra più calda.

Sunshine Pop - 16:00 PM

Salgo in auto e tu mi accogli subito con un sonoro "Ehi!" al quale io rispondo con un silenzioso "Ehi..", che tu mi metta in imbarazzo, questo credo sia ovvio.

Invitami per un tèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora