Breakfast at the Heartbreak Hotel

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"Che ci fai lì per terra? L'erba è sicuramente umida e fredda!" 

Non so se sussultare più per lo spavento o perché finalmente posso vederti di nuovo. 

"Ehi! Mi hai colto un sacco di sorpresa, a momenti prendevo un infarto!" dico.

Porgi la tua mano verso di me, la stringo mentre tu mi tiri verso di te per farmi alzare. Scrollo via dai jeans l'erbetta rimasta attaccata mentre sento i tuoi occhi addosso, quando mi guardi mi sento morire dall'imbarazzo.. 

"Vieni con me, andiamo dove possiamo stare un po' più comode"

"Dove andiamo?" ti chiedo mentre cerco di starti al passo.

"Prendiamo la mia auto e poi ti porto io a casa, ora seguimi e basta" sorridi in maniera tremendamente bella, Alycia, ho mille brividi ogni volta che lo fai e sono abbastanza sicura che non siano per niente dovuti al freddo.

Entriamo nella tua auto e, subito dopo aver messo in moto, azioni la radio. Parte un CD degli Arctic Monkeys.

"Suck it and see, l'hai mai ascoltato?" ti rispondo mimando un no con la testa.

"Questa è Piledriver Waltz, ti piacerà"

La canzone volge al termine proprio mentre tu spegni il motore: siamo arrivate, riconosco casa tua e vado leggermente nel pallone.

"Non vorrai mica salire a casa tua?!" chiedo quasi spaventata.

Tu ridi un po' e poi aggiungi "Sul retro ho una casetta sull'albero, scendiamo dai"

Sei sempre sorridente, anche oggi che hai avuto una pessima giornata, a proposito, dovrei chiederti cos'è successo o risulterei troppo invadente?

Siamo sul retro, proprio ai piedi dell'albero, tu mi inciti a salire mentre già hai le mani salde sulla scaletta, e io ti seguo.

Evito di guardare in alto perché ci sei tu, insomma.. potrei perdere la concentrazione e cadere! Tu sei in cima e scosti il telo che fa da tenda per farmi entrare. 

"Benvenuta nel mio piccolo rifugio segreto.. che poi, pensandoci, non è così segreto!" esclami.

Lo spazio è poco ma è tutto ben decorato: un soffice piumone blu scuro ricopre tutto il pavimento, al di sopra invece vi sono cuscini, davvero tanti, e un altro piumone più piccolo di colore bianco. sulle pareti di legno invece ci sono foto e un sacco di luci, sicuramente rubate dagli addobbi di Natale. L'unica cosa che riesco a dire è "Wow"

"Ti piace?" mi chiedi. 

Rispondo di sì "Guarda che non ci porto chiunque eh" non riesco a capire se sei ironica o meno, fatto sta che ridi, mi prendi in giro? Godi tanto nel vedermi in imbarazzo. 

Togli lo zaino dalle spalle e mi inviti a sistemarmi sotto la coperta accanto a te, lo faccio. Mi sento rigida, sono nervosa, vorrei tanto rilassarmi e non farti notare che hai così tanto potere su di me..

"Quasi dimenticavo" dici mentre svuoti il tuo zainetto. Tiri fuori un thermos e due tazze.

"Spero non sia troppo freddo" continui, versi il tè nelle due tazze e me ne dai una. 

"Com'è?" mi chiedi dopo aver fatto un sorso.

"Perfetto, davvero" rispondo, in tutta sincerità forse parlavo più del momento che del tè, quello era tiepido e con pochissimo zucchero infatti.

Sorseggiamo il nostro tè tiepido fianco a fianco, il mio cuore potrebbe uscire dal mio petto e tuffarsi in quella tazzina color turchese da un momento all'altro..

Invitami per un tèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora