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Afferro il mio cellulare e premo il pulsante verde.
"BRO" urlo marcando e trascinando la "r".
"YO" ricambia lui dall'altra parte.
Oggi indossa un enorme cappello marrone stile contadino del sud America.
Ha una maglietta scura con qualche scritta che non riesco a leggere.
"Raccontami qualcosa, ti prego, la mia prigionia procede lenta e dolorosa"
Ride "Credevo ti piacesse stare a casa da sola"
Annuisco e afferro il bicchiere poggiato sul mio comodino.
"È vero, infatti, solo che adesso ho finalmente una vita fuori da queste mura e mia madre me la sta negando" bevo qualche sorso prima di sistemarlo nuovamente sulla superficie in legno.
Harry ridacchia di nuovo e indossa i suoi vecchi RayBan, non il modello Wayfarer che io amo.
"Mi dispiace per te, ieri i ragazzi hanno avuto una serata ma non è stato poi così divertente" fa spallucce e chiude la porta dietro di se.
Chissà dove sta andando, glielo chiederò dopo.
"Perché?"
"C'era un tizio, uno importante ma non ricordo nemmeno il suo nome, continuava a commentare tutto di tutti" vedo il sole dietro di lui e inizia a camminare lontano dalla sua casa.
"Come suona il basso Calum, cosa dovrebbero trattare i testi di Ed, chi frequenta Niall, chi frequenta Ashton, le bacchette di Ashton e cazzate del genere"
Aggrotto le sopracciglia immediatamente.
"Che?"
"Sì lo so, che idiota, aveva da ridire persino sui miei vestiti. Io ho uno stile sensazionale!" Alza il tono di voce e allarga un braccio. Ridacchio e alzo le sopracciglia.
"Cosa diceva in particolare?"
"Corie."
"No, voglio saperlo"
Sbuffa "intendi dire «cosa diceva di chi frequenta Niall»?"
Annuisco ridendo. Cambio posizione e mi metto seduta a gambe incrociate.
"Beh, non so come dirlo in modo delicato"
"Spara e basta"
Ci pensa su per qualche momento e poi schiocca le dita.
"Sai, no, la canzone dei The 1975?"
Oh.
"«non può essere quello di cui hai bisogno se ha solo diciassette anni»" dico.
"«e lei ha addirittura meno di diciassette anni» ha aggiunto"
Annuisco.
Prima che Harry possa aprire bocca mia madre urla dal piano di sotto che sta uscendo per andare al pub di mia sorella con mio padre.
"Okay, a dopo" urlo ed Harry si tappa un orecchio.
"Chi era?" Chiede ridacchiando.
"Mia madre, stanno uscendo per andare da mia sorella" faccio spallucce.
Mi alzo dal letto e vado verso la cucina, inizio ad avere fame.
"Stanno uscendo? E quando tornano?"
Prendo una crostata in frigo e ne taglio un pezzo, appoggiando il telefono contro il muro sul bancone per tenerlo in piedi.
"Credo stasera, come sempre" conservo la crostata, prendo un tovagliolo e do un morso alla mia fetta.
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Verde oceano.
Fanfiction[riassunto prologo] 67 giorni dopo l'inizio del secondo semestre scolastico iniziai a stare male, ripetutamente, iniziai a vomitare sangue chiamai disperata mio padre, ovviamente si pensò subito alla tubercolosi, specialmente perché in quei giorni u...