Capitolo 13.

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Okay non so cosa diavolo sia successo ma mi sono accorta che mancava questo capitolo, che idiota. Wattpad mi odia i Know i KNOW i KNOOOWWWW FOR SURE

OBV NON EDITATO CAUSE QUI SOPRA RIPORTATE!

Dischiudo le palpebre e la situazione è sempre la stessa. Mi bruciano gli occhi per il pianto e per la notte insonne.
Perché la mia vita deve essere così complicata? Passo mesi interi a stare male e vomitare sangue e ad essere incubata con mille fili attaccati, quando poi torno a stare bene la mia "vita sociale" se ne va a puttane.
Sono sepolta sotto un piumone gigante, con 30 gradi circa, ma io continuo a sentire freddo.
"Ho il freddo dentro" direbbe qualche finto hipster, ma no, la verità è che non ho abbastanza sangue da riscaldarmi per bene. Nulla di troppo filosofico.

Scosto la coperta per scendere dal letto, ho bisogno di bere qualcosa, ho la bocca secchissima e le labbra asciutte.
Evito persino di guardarmi allo specchio, non mi sono legata i capelli perciò stando a letto tutto il giorno saranno diventati indomabili. Mi sto trasformando in una versione moderna dei Flinstone.

Mentre scendo le scale sento immediatamente mia madre e mio padre litigare, tipico.
Entro in cucina e mi avvicino al frigo, tutti gli occhi sono puntati su di me, non li guardo ma li sento addosso, perforarmi ogni centimetro.
"Hai fame? Ti faccio un panino?" Chiede subito mia madre.
Scuoto la testa e mi verso un bicchier d'acqua.
"Coraline non va bene il fatto che continui a non mangiare"
Faccio spallucce e guardo Luna che alza gli occhi al cielo come a dire "sai com'è fatta".
Non ho un gran rapporto con mia sorella, ci odiavamo fino a qualche anno fa, ma da quando io sono entrata alle superiori e lei ha quel piccolo ristorante e sta via tutto il giorno le cose sono migliorate.
Ci vediamo praticamente solo la domenica a pranzo, di sera e in parte dei festivi. Ha un ragazzo da otto anni perciò quando ha un po' di tempo libero va da lui. Stanno insieme da otto anni e ancora non si sono sposati, finirò per morire senza nipoti e senza aver mai fatto la damigella d'onore o la testimone di nozze.
La vita non potrebbe andare peggio.
"Se non ha fame non la devi costringere" risponde stizzito mio padre al posto mio.
Mia madre si gira e lo fulmina con lo sguardo. Oggi è il 15 agosto, nella nostra città sarebbe un gran giorno, organizzano i giochi migliori in ogni spiaggia, si fa il bagno a mezzanotte, c'è una fiera gigantesca aperta tutta la notte e alle dieci di sera spareranno i fuochi d'artificio come tutti gli anni.
Quest'anno, però, i miei genitori stanno rinunciando a tutto solo perché io sto male e non ho la voglia di andare da nessuna parte.
"Potete esaudirmi un unico desiderio?" Chiedo mordendo il vetro del bicchiere.
Mia madre allunga un braccio e appoggia il palmo contro il bancone, con il busto rivolto verso di me, l'altra mano sul fianco e uno sguardo indifferente.
"Andate da Lexi, vi prego"
Mia madre inizia a scuotere la testa e apre la bocca ma io la blocco prima che inizi a parlare.
"Mamma per favore, è ferragosto, andate da Frankie, non vedo quel bambino da almeno due mesi e mi manca tantissimo, così potrete fargli delle foto e dei video e dirmi come sta, potrete salutarmi Lexi e Gabe"
Fisso mia madre, mio padre e Luna con sguardo supplichevole.

Lexi è nostra cugina, sua madre, mia zia, è morta di cancro prima ancora che io nascessi perciò la mia famiglia si è sempre presa cura di Lexi come se fosse mia sorella e due anni fa ha conosciuto un ragazzo di nome Gabe si sono innamorati e sei mesi dopo lei è rimasta incinta.
Mia madre inizialmente non l'ha vista come una cosa positiva dato che stavano insieme da solo sei mesi ma dopo un po' ci ha preso l'abitudine nonostante la sua perenne corazza dura. Quando Frankie stava per nascere io Luna e la migliore amica di Lexi, Lisa, siamo andate in ospedale per prime, dopo Gabe ovviamente. Abbiamo cercato di contattare mia madre ma aveva il telefono spento. Quando è arrivata Frankie era già nato. Ricordo ancora quando Gabe è passato dall'altra parte del vetro e ha preso in braccio per la prima volta suo figlio, le infermiere avevano detto di non fare foto ma io da brava criminale quale sono ho comunque fatto un video. Tenevo il telefono in mano, poggiato contro il mento, come se fossi in una posizione normale.
A Gabe tremavano le mani, mi ricordo che aveva persino detto "No, non posso prenderlo in braccio" perché aveva talmente paura di fargli male in qualche modo.
Quando invece siamo entrate in camera di Lexi lei piangeva perché, cito "È troppo bello, e l'ho fatto io, me l'hanno avvicinato e gli ho dato un bacio" e poi ha continuato a dire "è bellissimo, è bellissimo".

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